Disponibile dallo scorso 3 settembre su PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X|S e sviluppato da Unbroken Studios e pubblicato da Warner Bros. International Enterprises, Harry Potter: Campioni di Quidditch è il videogioco dedicato allo sport magico che si svolge a cavallo di scope volanti, inventato da J.K. Rowling nella celebre saga letteraria (e cinematografica).
Saranno riusciti gli sviluppatori a ricreare lo spirito e la magia dello sport preferito da Harry Potter? Scopritelo insieme a noi nella nostra recensione approfondita.
Batti il tuo avversario, se non ci riesci abbattilo
Premessa per chi già conosce il gioco del Quidditch: per rendere lo sport più accattivante e divertente sia in single player che in multiplayer, gli sviluppatori hanno apportato due sostanziali modifiche a quello che è il Quidditch nei libri di J.K. Rowling, ovvero i giocatori sono sei per squadra invece che sette (un solo Battitore invece di due) e se il Cercatore riesce ad acchiappare il Boccino d’Oro non finisce la partita ma la sua squadra guadagna 30 punti.
Harry Potter: Campioni di Quidditch per prima cosa permette a tutti i giocatori, che conoscano o no le regole del gioco, di provare tutti i 4 ruoli di gioco attraverso un approfondito tutorial nel campo improvvisato nel giardino di casa Wesley. Sarà necessario quindi districarsi tra le peculiarità nel ruolo di Cacciatore, una sorta di attaccante il cui compito è mandare la Pluffa (la “palla” di gioco) in goal dentro ad uno dei tre anelli che rappresentano la “porta” della squadra avversaria, ottenendo 10 punti, del Battitore che invece è una sorta di difensore che ha il compito di prendere di mira i giocatori avversari con il Bolide, una speciale e pesante “palla” che può richiamare con la sua scopa e lanciare con violenza ferendo e poi abbattendo (il secondo colpo a segno manderà KO per 15 secondi il rivale) i malcapitati giocatori dell’altra squadra, il Cercatore, ruolo che nei libri e nei film ricopre proprio Harry Potter e che è una sorta di “fantasista” che deve cercare di catturare un velocissimo pallino che compare in gioco verso metà partita, noto come il Boccino d’Oro che va inseguito fino a caricare una barra che permette di catturarlo e assicurare 30 punti al proprio team ed infine il Portiere, che ha il compito di non fare entrare la Pluffa nelle proprie porte e di respingere a calci i bolidi del Battitore nemico.
Le partite, che durano al massimo sette minuti, terminano non appena una delle due squadre arriva a 100 punti e mentre in single player ci si deve districare in tutti i ruoli di gioco grazie al semplice utilizzo della croce direzionale, in multiplayer, che prevede match 3 vs 3, ogni giocatore sceglie e dovrà utilizzare due ruoli da alternare durante gli scontri: Portiere/Cacciatore, Battitore/Cacciatore o Cacciatore/Cercatore-
Mentre il gameplay del Cercatore consiste solamente nel suddetto inseguimento del Boccino d’Oro, passando attraverso degli anelli dorati creati dalla traiettoria del pallino per accumulare velocità e riempire la barra che permetterà poi di acchiapparlo, schivando nel contempo gli attacchi degli avversari, i bolidi del Battitore nemico e gli spintoni del cercatore rivale, il Portiere dovrà difendere la sua area invisibile e cercare di bloccare i tiri degli avversari, respingere i bolidi del Battitore a calci e creare una fila di anelli azzurri in una zona a sua scelta del campo che permettono ai compagni di squadra di aumentare la propria velocità, i Battitori possono scattare, richiamare il bolide e lanciarlo, colpire gli avversari mentre i Cacciatori possono attaccare gli avversari corpo a corpo spintonandoli, scattare, passare e tirare nei cerchi la Pluffa. Una volta segnato un “goal” la Pluffa apparirà in una zona di campo casuale adiacente nelle vicinanze della porta in cui si è segnato, per facilitare la squadra che ha subito ad ottenerne il possesso e le partite si combattono vigorosamente nel cercare di prendere la speciale “palla” di gioco dagli avversari.
In single player è possibile giocare 4 Coppe: La Coppa del Giardino della Tana dei Wesley, che funge da tutorial, la Coppa delle Case di Quidditch di Hogwarts scegliendo tra Grifondoro, Tassorosso, Corvonero o Serpeverde, la Coppa di Quidditch del Torneo di Tremaghi scegliendo tra Hogwarts, Beauxbatons o Durmstrang ed infine con una delle 16 nazioni disponibili nella Coppa del Mondo di Quidditch. Si può scegliere tra 5 difficoltà (le prime due sbloccate subito e le altre tre sbloccabili giocando) ed in tutte le Coppe bisognerà affrontare un girone con le altre squadre per poi arrivare a turni ad eliminazione diretta per portare l’ambito premio a casa. Le partite multiplayer sono partite singole in 3 vs 3 e completano l’offerta le amichevoli contro i bot e l’allenamento aperto, entrambe le modalità sono giocabili in singolo o in cooperativa.
Il giocatore può creare la propria squadra personalizzando i giocatori ruolo per ruolo personalizzandoli con elementi estetici ottenibili dalle sfide (giornaliere, settimanali e di carriera) e con il passaggio di livello generale del proprio account, mentre i punti esperienza acquisiti durante le partite permettono di migliorare le prestazioni dei propri personaggi, usando punti abilità per acquistare delle skill divise in tre aree per ogni ruolo e di migliorare e cambiare la scopa volante, ognuna con peculiarità di velocità, resistenza e agilità.
Il pass stagionale (gratuito, non esistono microtransazioni in game) offre le valute con cui comprare elementi estetici nel negozio di gioco e diverse ricompense estetiche e personaggi famosi da utilizzare, completando le possibilità di personalizzazione che per il momento sono varie ma che richiederanno ovviamente un aggiornamento continuo se gli sviluppatori vorranno mantenere vivo questo atipico titolo sportivo.
Tecnicamente il titolo si presenta con una grafica molto cartoonesca e mentre le arene sono convincenti ed evocative, i personaggi sono un po’ troppo “semplici” e sembrano usciti da un gioco mobile. Il titolo è fluido e non presenta cali di framerate ed ha un’ottima colonna sonora con un buonissimo doppiaggio in italiano, anche se le telecronache sono troppo ripetitive ed esauriscono la varietà dopo una manciata di match.
Harry Potter: Campioni di Quidditch è anche profondo e complesso da padroneggiare, ma ha il grosso difetto di esaurire prestissimo i contenuti, ovviamente in attesa di vedere quale sarà il supporto a medio-lungo termine degli sviluppatori.
In definitiva, Harry Potter: Campioni di Quidditch riuscirà sicuramente a divertire ed appassionare, almeno per qualche decina di ore, gli appassionati del mondo creato dalla Rowling e dei suoi libri e dei film, mentre difficilmente riuscirà ad interessare e fare breccia nel cuore dei giocatori casual che non conoscono la bibliografia o cinematografia dei maghetti. Un titolo comunque divertente e coinvolgente che forse però avrebbe avuto più possibilità a lungo termine uscendo come free-to-play e che come titolo a prezzo budget (39,99€) forse ha una mole contenutistica un po’ troppo avara.
*Versione testata: Xbox Series X, grazie ad un codice digitale della Deluxe Edition offerto dal publisher.