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Shadows of the Damned: Hella Remastered – Ritorno nello stravagante inferno di Suda51 e Shinji Mikami – Recensione

25 Ott 2024 | News, Nintendo Switch, PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Recensioni, Recensioni Videogiochi, Steam, Videogiochi, Xbox One, Xbox Series S, Xbox Series X

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A distanza di 11 anni dalla pubblicazione originale, a partire dal 31 ottobre sarà disponibile su PC, Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One ed Xbox Series X|S Shadows of the Damned: Hella Remastered, la versione aggiornata per hardware di nuova generazione del gioco frutto di una straordinaria collaborazione di Goichi “Suda51” Suda, creatore della serie No More Heroes, Shinji Mikami, l’uomo dietro Resident Evil, Dino Crisis e altri titoli di successo e Akira Yamaoka, noto compositore della colonna sonora di Silent Hill. Scopriamo tutti i dettagli di questa edizione remastered del viaggio all’inferno del cacciatore di demoni Garcia Hotspur, nella nostra recensione approfondita.

Cosa non si fa per una donna…

Innanzitutto occorre specificare che il lavoro di Grasshopper Manufacture per portare questa remastered di Shadows of the Damned su hardware di nuova generazione è, perlomeno per quanto riguarda il comparto grafico e visivo, poco più di un compitino. Non esistono opzioni grafiche modificabili né su console né su PC e l’unica miglioria evidente è la risoluzione in 4K ed il fatto che il titolo è eseguito a tutto schermo in 16:9 invece che in 4:3 come era l’originale. Sebbene graficamente sia ancora oggi abbastanza apprezzabile, è chiaro che gli sviluppatori avrebbero potuto effettuare uno svecchiamento dei modelli poligonali e delle animazioni ed un aggiornamento in chiave moderna del gameplay.

Dopo queste doverose premesse, c’è da dire anche che Shadows of the Damned: Hella Remastered viene venduto a prezzo budget (24,99€) ed è comunque uno sparatutto in 3D ancora molto divertente e che fa trasparire in ogni capitolo la genialità del duo Suda51 e Mikami e che è un bene che questo storico titolo sia ora fruibile da chi non ne ha avuto possibilità con le versioni Xbox 360 e PS3 nello scorso decennio.

Hellblade II

Il protagonista del gioco è Garcia Hotspur, cacciatore di demoni dal look dark e ricoperto di tatuaggi che dovrà recarsi all’inferno per salvare la sua ragazza, Paula, presa in ostaggio dal Signore dei Demoni Fleming che vuole vendicarsi delle numerose morti dei suoi sottoposti ad opera del giovane, uccidendo ripetutamente e nei modi più macabri e stravaganti la sua giovane amata dopo averla rapita. Ad aiutare il nostro alter ego virtuale c’è il demone (che nella forma “normale” è un teschio volante) Johnson, che può trasformarsi all’occorrenza in moto, torcia e in diverse armi da fuoco una più strana dell’altra, sia per i nomi che prendono sia per il loro metodo di utilizzo, oltre ovviamente a fare da “Virgilio” a Garcia nel suo tour infernale. Con il demone a guidarlo, Garcia dovrà farsi largo combattendo orde di demoni sfruttando a suo favore ombra/oscurità e luce, aprendo porte (alcune con serrature a forma di testa di bambino, che richiederanno fragole e cervelli come chiave) e imparando a conoscere la vera natura dei demoni e del loro infernale mondo sotterraneo.

L’ambientazione, i personaggi ed il rapporto tra Garcia e Johnson, fatto di demenziali battute e divertenti siparietti con un umorismo dark misto a quello tipico giapponese; sebbene il viaggio non sia lunghissimo (in otto-dieci ore si completa tranquillamente) le ottime interpretazioni di Steve Blum (Garcia) e di Greg Ellis (Johnson) arricchiscono davvero l’esperienza di gioco, strappando più di qualche risata e dando spessore ai personaggi ed al loro rapporto.

shadows of the damned hella remastered 02 scaled Serial Gamer

Mentre la trama e i personaggi sono davvero invecchiati molto bene in questi 11 anni, come detto in apertura, non si può dire lo stesso del gameplay che si presenta uguale al lancio originale su PS3 ed Xbox 360. Il titolo è uno sparatutto in terza persona con un sistema di shooting simile a quello di Resident Evil 4 ma con un level design molto più semplice con piccoli livelli (anche molto simili tra loro) durante tutti e 5 gli atti che compongono il gioco ed enigmi davvero basilari, che si limitano in pratica totalmente al trovare il modo di aprire le porte con una manciata di varianti possibili. Ovviamente il fulcro dell’esperienza sono i combattimenti con le incalzanti orde di demoni e le boss fight, che offrono un pochino di varietà in più rispetto agli enigmi senza però avere mai una difficoltà davvero punitiva e che rendono il gioco ancora abbastanza coinvolgente, anche grazie alla presenza delle piccole varianti nei combattimenti ed alla presenza di qualche mini gioco e della possibilità di usare ombra e luce in modi diversi nel corso di questo viaggio infernale; sarà possibile inoltre, tramite speciali gemme, migliorare danni, velocità e capacità delle armi, la salute massima di Garcia, la velocità di carica della torcia e cadenza, dimensione e stordimento dei colpi speciali che rendono ancora più “ghiotta” la modalità New Game Plus che è una delle pochissime novità di questa remastered insieme a dei nuovi costumi per il nostro cacciatore di demoni.

shadows of the damned hella remastered 03 scaled Serial Gamer

In definitiva, Shadows of the Damned: Hella Remastered rimane un titolo divertentissimo e che piacerà sicuramente, nonostante il comparto grafico/visivo ed il gameplay non siano invecchiati molto bene, a tutti gli amanti degli shooter in terza persona vecchio stile e agli amanti dell’estro creativo di SUDA51 e di Shinji Mikami. Consigliato a tutti coloro che non sono riusciti a giocarci al lancio originale di oltre 10 anni fa e a chi vuole rinfrescarsi la memoria con un’avventura dalla trama ben scritta, nella sua semplicità, con due protagonisti esilaranti, sboccati e divertenti.

*Versione testata: Xbox Series X, grazie ad un codice digitale offerto dal publisher.

Shadows of the Damned: Hella Remastered

shadows of the damned hella remastered cover Serial Gamer

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Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

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