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Eat the Reich – Vampiri assetati di sangue nazista – Recensione

28 Nov 2024 | Giochi di Ruolo, News, Recensioni, Recensioni Giochi di Ruolo

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Eat the Reich è un gioco di ruolo pubblicato in Italia da Mana Project Studio ed in lingua originale (inglese) da Rowan, Rook e Decard, creato da Grant Howitt, già autore di Spire ed Heart: The City Beneath (in Italia editi da Isola Illyon) ed illustrato meravigliosamente da Will Kirkby.

Si tratta di un GDR assolutamente atipico, in quanto ambientato in un unico scenario ed incentrato su una sola missione: guidare un manipolo di vampiri (usando i sei personaggi incredibili pregenerati), per liberare la Parigi occupata sul finire della Seconda Guerra Mondiale.

La resistenza in salsa pulp

 

Parto subito con il precisare che Eat the Reich è un GDR adatto a one shot o al massimo a mini campagne di qualche sessione lunga, perché è un gioco in cui non esistono pause, crescita dei personaggi ed ore di dialoghi interminabili. In Eat the Reich il ritmo è rapido e frenetico e la narrazione non è solo affidata alla bravura del narratore/master ma anche a quella dei giocatori che non dovranno nemmeno doversi creare un personaggio ma saranno chiamati invece a scegliere tra uno dei sei vampiri pregenerati, ognuno con una sua caratterizzazione e le sue abilità specifiche.

Il manuale specifica nella prima parte che questo non è un gioco per tutti e che non è un atto di resistenza ma un atto di creazione degli autori che riflette la frustrazione rispetto al problema del nazismo e dei fascismi nel mondo reale, che io e tutta la redazione di Serial Gamer ci sentiamo di condividere; Eat the Reich non è storicamente attendibile e nemmeno vuole esserlo e apporta diverse modifiche tanto alla cronologia delle vicende della Seconda Guerra Mondiale quanto alla struttura di Parigi che è il teatro della missione presente nel volume. I nazisti hanno occupato la capitale francese per molto più tempo che nella realtà e gli invasori hanno costruito nuove strutture imponenti e delle mostruosità simili a Licantropi (Übermensch) che si contrappongono ai personaggi (che sono comunque anti-eroi) vampiri gestiti dai giocatori.

eat the reich rpg licantropo Serial Gamer

I sei PG pregenerati utilizzabili sono: la nobile e goth Iryna armata della sua sciabola, la determinata specialista in esplosivi Nicole, il necromante mafioso londinese Cosgrave, il cowboy americano in decomposizione Chuck, Astrid che ha corpo e anima infestati da un antico predatore e Flint che è metà uomo e metà pipistrello e che vive in una buia caverna.

Ogni personaggio ha un equipaggiamento e capacità diverse, Iryna può compiere stregonerie grazie ad alcune capacità ed equipaggiamenti, Nicole è un arsenale vivente, Cosgrave è il PG più magico, Chuck è il più eccentrico e ha l’abitudine di mangiare i cadaveri, Astrid è la più indicata per massacrare i nazisti e Flint che è il PG più indicato per i neofiti e per chi non vuole perdersi troppo in chiacchiere. Ovviamente questi tratti andranno interpretati e rivisti dai giocatori che avranno comunque una certa libertà nel rivedere e rendere epici questi personaggi.

I sei vampiri fanno parte del F.A.N.G., un’organizzazione formata da vampiri, cadaveri ambulanti, maghi e streghe ed un’eccezionale staff amministrativo umano che ha come scopo finale paracadutare un commando (i giocatori) su Parigi e prosciugare Hitler di tutto il sangue destabilizzando e fermando così la macchina da guerra nazista. Il F.A.N.G., di cui non esiste documentazione sul significato dell’acronimo, è guidato dal comandante Slate, un umano molto caratteristico che risponde direttamente al comando Alleato e che ha raccolto molte vittorie nei pochi mesi di attività della strampalata organizzazione. Il dispiegamento dei protagonisti a Parigi avviene attraverso il lancio di bare tattiche da sbarco, ovvero delle scatole d’acciaio rinforzato dotata di cilindri pressurizzati con all’interno del sangue di suora di alta qualità e di un sistema integrato di assorbimento pneumatico degli urti che permette di mantenere l’integrità strutturale delle bare.

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Il sistema utilizzato in Eat the Reich è l’Havoc Engine, semplice, diretto ed incentrato sull’azione.

Per effettuare ogni tipo di azione i PG usa uno dei sette Attributi: Cercare, Ingannare, Intrufolarsi, Menare, Riparare, Sparare ed infine Terrorizzare i cui valori costituiranno la base della riserva di dadi da utilizzare. Il Game Master sceglie quale personaggio agisce per primo e i turni dei giocatori ed ovviamente si occuperà di tirare per le Minacce (ovvero i nemici nazisti).

In base alla riserva di dadi occorrerà tirare un determinato numero di dadi a sei facce ai quali si potranno aggiungere altri D6 utilizzando equipaggiamenti o Capacità dei personaggi (le capacità hanno un costo, solitamente in Sangue, indicato sulla scheda del PG). Ogni risultato tra 1 e 3 verrà scartato mentre 4 e 5 saranno successi e 6 successo critico. Questi successi potranno essere utilizzati per portare avanti un obiettivo, eliminare una Minaccia, nutrirsi di sangue nazista, infliggere o prevenire danni, curarsi oppure attivare la Mossa Speciale del vampiro utilizzato.

Il manuale di Eat the Reich, come già detto, contiene una oneshot già pronta di cui non vi farò altri spoiler ed al GM basterà leggere il volume e poi seguire il corso dell’avventura che si può terminare in 4-5 ore, ma il sistema di gioco si può ovviamente utilizzare per creare altre avventure usando gli stessi personaggi, modificandoli o creandone di nuovi e nelle ultime pagine troverete appunto spunti per altre missioni e tutte le indicazioni per le modifiche.

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In definitiva, Eat the Reich è un GDR cartaceo che soddisferà sicuramente i gruppi di giocatori che prediligono l’azione spettacolare ed immediata con quintali di violenza e gore in chiave pulp mentre non è pensato per chi cerca una tipologia di gioco più narrativa, riflessiva ed investigativa. Eat the Reich da il meglio di sé con la missione presente nella seconda metà del manuale, che è molto snello e veloce da leggere e da preparare e che permette di effettuare una oneshot esplosiva della durata di una manciata di ore (da tre a cinque) o con uno degli scenari consigliati nelle ultime pagine che però richiederà un po’ di lavoro in più da parte del GM. Il sistema di gioco Havoc Engine permette di effettuare azioni e turni molto rapidi che lasciano spazio alla spettacolarità e all’interpretazione dei giocatori, soprattutto usando i 6 PG pregenerati che sono perfetti anti-eroi vampirici davvero ben caratterizzati e fuori dalle righe. Il plus del gioco è ovviamente che permette di uccidere tonnellate di nazisti e di licantropi del Reich, che è sempre molto appagante, a meno che non siate fascisti o nazisti voi stessi, ma non riuscirei davvero a spiegarmi la vostra presenza su queste pagine e soprattutto il motivo per cui stiate ancora leggendo questa recensione.

*Recensione effettuata grazie ad una copia digitale del manuale fornita da Mana Project Studio in cambio di una valutazione onesta.

Eat the Reich

recensione eatthereich Serial Gamer

  • Voto Serial Gamer Italia 80% 80%
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Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

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