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Call of Duty: Black Ops 6, il rilancio di Black Ops – Recensione

2 Dic 2024 | PC, PlayStation 5, Recensioni, Recensioni Videogiochi, Videogiochi, Xbox Series S, Xbox Series X

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Il periodo autunnale nel panorama videoludico è da sempre caratterizzato dalle classiche uscite annuali che vedono coinvolti la quasi totalità degli sportivi e la serie sparatutto per eccellenza Call of Duty e, confermando la regola, anche in questo 2024 il colosso firmato Activision ritorna in maniera prorompente sulla scena mettendo nuova enfasi sia sulla campagna che sul comparto multigiocatore, considerato il fiore all’occhiello della serie ventennale. Come di consueto lo sviluppo del nuovo capitolo della saga vede l’alternarsi del team al lavoro sull’opera e, dopo Modern Warfare III gestito da Sledgehammer Games, ritornano i ragazzi di Treyarch, Infinity Ward e Raven Software che puntano a rivitalizzare la “sottoserie” (se così possiamo chiamarla) di Black Ops dopo l’esperienza non all’altezza di Cold War del 2020. Vediamo dunque se le premesse di puntare forte sulla campagna e su alcune novità lato multigiocatore basteranno per dar vita ad un capitolo da ricordare.

Campagna in grande stile

Negli ultimi anni la campagna dei vari capitoli della serie Call of Duty è sempre stata una dei talloni da killer della saga ma Treyarch con il suo ottimo lavoro è riuscita ad invertire la rotta dando vita ad una serie di missioni coinvolgenti e ricche di pathos grazie anche al ritorno di Woods e compagnia direttamente dai vecchi capitoli di Black Ops. Tra missioni di spionaggio e di sparatorie impegnative Treyarch ha confezionato una campagna che permette di divertirsi e affrontare le varie sequenze con qualsiasi tipo di approccio dando anche molta libertà ai giocatori. Nella decina d’ore utili per arrivare ai titoli di coda siamo stati piacevolmente colpiti dalle possibilità e dalla qualità messa in scena dal team di sviluppo.

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Multigiocatore all’insegna dell’Omnimovimento

Mettendo da parte una campagna ottima, tra le migliori degli ultimi anni e forse della serie, il grande cambiamento apportato dal team di sviluppo risiede nel gameplay con Black Ops 6 che vede l’introduzione del Movimento Assoluto, una feature che rivoluziona il sistema di movimento introducendo sempre più possibilità per i giocatori. Treyarch ha infatti messo a punto un sistema omnidirezionale che consente di muoversi e compiere azioni in ogni direzione: d’ora in poi è possibile infatti scivolare, correre e tuffarsi ovunque si voglia aumentando di molto le opzioni per evadere o aver la meglio nel combattimento rendendo tutto sempre più fluido e facendo un passo avanti deciso sull’innovazione del gameplay.
Questa aggiunta si sposa decisamente bene con le sedici mappe presenti all’interno del pacchetto multigiocatore che vedono una buona varietà anche se non risultano tra le più ispirate della serie, troviamo mappe di medie dimensioni come Derelict e Vorkuta, passando ad ambientazioni più aperte come Protocol senza dimenticare la classica Nuketown presenza fissa nei Black Ops.
Nel complesso tutte risultano ben pensate permettendo ai giocatori di dare vita a scontri sia ravvicinati impugnando mitragliette e fucili a pompa oppure combattimenti a distanza con fucili d’assalto e cecchini.

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Armi per tutti i gusti

Proprio sulle armi il lavoro svolto dal team di sviluppo è come sempre eccellente con tutte le bocche da fuoco riportate alla perfezione con i loro suoni e i classici accessori per dare la possibilità a tutti i giocatori di personalizzare la propria esperienza di gioco. Ottimo lavoro anche per quanto riguarda il bilanciamento di quest’ultime dato che non ci è sembrato di vedere armi più forti e sbilanciate rispetto ad altre sperando che la situazione non venga modificata nelle prossime settimane con eventuali patch.
A contorno poi dell’esperienza multigiocatore Treyarch è andata anche a modificare alcuni aspetti della progressione che permette ai giocatori più accaniti di sbloccare i livelli prestigio con diverse chicche estetiche relative ai vecchi capitoli della saga dando qualche motivazione in più nella progressione.
Progressione che è rimasta invece invariata per quanto riguarda le armi con lo sblocco degli accessori legate ai livelli di quest’ultime con la possibilità di avere sempre più opzioni a dispozione man mano che si utilizza la propria arma.

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Zombi all’insegna del classico

Nel comparto multigiocatore troviamo anche il classico ritorno della modalità Zombie, una delle esperienze controverse col passare degli anni con quest’ultima che ha avuto sempre alti e bassi col passare dei capitoli. L’idea del team è stata quella di tornare verso i primi anni della modalità dove aveva riscontrato tanto successo tra i videogiocatori optando per due mappe principali Liberty Falls e Terminus caratterizzate da esperienze diametralmente opposte soprattutto come mood, dato che la prima vede un’atmosfera più “rilassata” svolgendosi durante il giorno, mentre l’altra più dark cercando di incutere ancora più timore ai giocatori.
Ovviamente non mancano gli easter egg e le due mappe sono foriere di una quantità smisurata di chicche sparse per ogni angolo delle loro strutture tanto che è possibile addirittura esplorare altre isole in Terminus.

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Alti e bassi

Per quanto riguarda il comparto grafico e tecnico di questo capitolo di Call of Duty bisogna fare una distinzione tra quanto si vede nella campagna e quello che salta all’occhio nel multigiocatore. Nella modalità single player infatti la qualità delle cutscene ed il colpo d’occhio generali sono veramente di alto livello consegnando nelle mani dei giocatori una delle campagne migliori anche sotto questo punto di vista; sbarcando online però la qualità generale risente di un motore grafico, condiviso con Warzone, che incomincia a dare qualche problemino nell’ottimizzazione anche se il team ha comunque svolto un ottimo lavoro nella gestione delle animazioni e nell’illuminazione.
Da sottolineare positivamente il comparto sonoro che risulta sempre uno dei cavalli di battaglia della serie Call of Duty con musiche ed effetti sonori di una qualità elevatissima.

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Black Ops ritorna alla grande

Call of Duty: Black Ops 6 entra di diritto tra i migliori capitoli della serie grazie ad un lavoro ottimo svolto dal team sia per quanto riguarda la campagna single player che per quello che concerne il multigiocatore sempre coinvolgente e divertente da giocare. Ottima anche la resa visiva soprattutto della campagna che permette di vivere delle missioni uniche e tra le più belle della serie. Se siete amanti della storica saga targata Activision non potete farvi scappare questo capitolo.

*Versione Testata: PS5, grazie al codice fornitoci dal publisher

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Call of Duty: Black Ops 6

8.7

Trama

8.0/10

Gameplay

9.0/10

Grafica

9.0/10

Sonoro

9.0/10

Longevità

8.5/10

Pro

  • Campagna su alti livelli
  • Multigiocatore sempre divertente e frenetico
  • Zombi va verso i classici dei primi anni

Contro

  • Qualche incertezza tecnica

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

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