Disponibile da oggi, 13 febbraio 2025 in versione Premium e dal 18 febbraio in edizione Standard su Xbox Series X|S e PC (via Steam e Windows Store), Avowed è il nuovo GDR di Obsidian Entertainment e pubblicato da Xbox Game Studios ed è ambientato nel mondo di Eora, già protagonista dei due Pillars of Eternity sviluppati dalla stessa software house californiana.
Ho avuto modo di provare con largo anticipo questa avventura nelle Terre Viventi ed eccomi quindi pronto a svelarvi ogni dettaglio, ovviamente senza spoiler sulla trama, nella nostra recensione approfondita.
L’inviato dell’Impero Aedyr
In Avowed vestiremo, in prima o in terza persona (visuale che andrà abilitata all’inizio dell’avventura), i panni di un inviato/a dell’Impero Aedyr incaricato direttamente dall’Imperatore in persona di recarsi nelle Terre Viventi, un isola di Eora in cui vivono viaggiatori, esiliati e rifugiati, per esplorarle e scoprire per quale motivo le divinità sembrano aver rivolto le loro attenzioni a queste terre praticamente prive di leggi e in cui è comparsa una misteriosa malattia nota come la Piaga dei Sogni.
Dopo un’introduzione in cui la voce narrante dell’Imperatore spiega l’incipit della storia in un susseguirsi di immagini, avremo modo grazie ad un editor piuttosto vario e completo di personalizzare il nostro protagonista, che è un deiforme, ovvero benedetto fin da prima di essere messo al mondo da una misteriosa divinità e che si mostra con dei segni particolari sul volto. Sono presenti 24 impostazioni predefinite da cui partire per poi modificare corporatura, tonalità della pelle, volto, tratti da deiforme, barba e capelli, tratti facciali, carnagione, cicatrici e diverse altre opzioni che permettono di ottenere, a livello fisico, un risultato appagante con una buona profondità di scelte. Completano l’editor la scelta delle origini del nostro PG, che determinano un’opzione di dialogo personalizzata durante tutta l’avventura e la scelta della prima arma utilizzata; i cinque background sono: Studioso arcano, Augure di corte, Discendente nobile, Esploratore dell’Avanguardia ed Eroe di guerra. Una volta distribuiti i punti nei sei attributi (Potenza, Costituzione, Destrezza, Percezione, Intelletto e Risolutezza) e scelta la difficoltà di gioco (Storia, Facile, Normale, Difficile e Via dei dannati), la voce doppiata (in inglese) del PG e altre impostazioni saremo finalmente pronti a partire.
Il filmato introduttivo ci porta, dopo un naufragio, ad approdare nelle Terre Viventi nel 2838 in una spiaggia vicino ad un avamposto Aedyr, in cui inizieremo a scoprire di più sulla Piaga dei Sogni su cui siamo chiamati ad indagare, che colpisce umanoidi ed animali mutandoli e rendendoli aggressivi e colpendo le loro capacità comunicative. Una volta indagato e liberato il forte, in un prologo che funge soprattutto da tutorial di tutte le dinamiche di gameplay principali del gioco, e conosciuto due compagni (in questo caso temporanei) che forniscono supporto in battaglia, il nostro Inviato riuscirà a raggiungere il porto di Riva dell’Alba, nella città di Paradis, da dove si dipaneranno le prime missioni principali e secondarie. La trama principale può essere terminata, a difficoltà normale, in circa 20-25 ore, ma completando tutte le attività secondarie ed esplorando a fondo le diverse aree di gioco si possono raggiungere facilmente 50-60 ore complessive, nella mia prima run ho completato quasi tutte le missioni secondarie ed esplorato circa l’80% di ogni location e sono arrivato a superare di poco 40 ore giocate, in seguito ho provato diversi background e ripetuto, grazie ai salvataggi automatici dei punti di “non ritorno” principali, a cambiare le mie scelte e capirne le conseguenze.
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La storia si svolge principalmente in quattro macro aree delle Terre Viventi più moltissimi dungeon e altre aree esplorabili e la vicenda è incentrata sia sulla ricerca di una cura per la Piaga dei Sogni che su quella della divinità che ha reso l’Inviato un deiforme.
Senza farvi ulteriori spoiler, la trama principale è davvero ben strutturata e le scelte comportano differenze sia narrative che sociali ed ovviamente alcuni finali differenti; ogni macro area del gioco ha le sue missioni secondarie, alcune davvero molto ispirate ed in generale poco ripetitive, i suoi segreti e collezionabili ed un totem con più parti da trovare seguendo indizi ed esplorando che permettono, una volta attivati nell’accampamento in cui si può riposare, alcuni bonus attivi al nostro protagonista e ai quattro compagni che si uniranno man mano che progrediremo nell’avventura; inoltre ovviamente alcune quest, oltre a quelle principali, saranno da completare attraverso step che coinvolgeranno più aree di gioco.
A livello di gameplay, Avowed ha delle particolarità che lo rendono unico, a partire dal fatto che non sarà necessario scegliere una classe ma che si potranno scegliere man mano le abilità dai tre diversi rami con come unico pregresso il livello generale del PG. Si potrà quindi scegliere di volta in volta quali skill attivare con il passaggio di livello scegliendo tra il ramo del Guerriero, che potenzia gli attacchi con armi corpo a corpo, la vita massima e quella recuperabile dopo una ferita, gli attacchi a mani nude e determinati poteri legati ad attacchi, alla potenza e ai danni, il ramo del Ranger con sblocchi legati alla destrezza, gli attacchi a distanza con archi e armi da fuoco ed alla furtività ed il ramo del Mago, con sblocchi legati all’intelletto, all’essenza (che è in pratica il mana) ed ovviamente alle magie. Il non avere una classe predefinita rende il gioco molto più vario perché sarà possibile personalizzare il PG in modo che possa sfruttare tutte le abilità che si preferiscono per il proprio modo di giocare senza avere preclusioni e pescando man mano da tutti e tre i rami le skill che sembrano più appropriate, potenziando quelle che si prediligono e con la possibilità di usare la moneta di gioco per ripristinare tutti i punti e scegliere diversamente in un qualsiasi momento.
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Oltre ai tre rami principali c’è il ramo delle abilità da deiforme, che si sbloccheranno in determinati punti della storia o trovando delle rimembranze della divinità esplorando le aree di gioco e quelli dei compagni, ognuno dei quali avrà a disposizione quattro skill (con più punti e sotto-abilità) da potenziare e tra le quali scegliere.
Avowed inoltre comprende un sistema di crafting delle risorse che permettono, in ogni accampamento, di potenziare le armi e le armature (che vanno dal livello di qualità comune a quello leggendario) e di creare ricette che permettono di recuperare più salute ed essenza rispetto all’usare i singoli ingredienti; anche le risorse, a parte quelle “culinarie” hanno una rarità e durante i riposi sarà possibile, oltre ad approfondire la conoscenza con i compagni reclutati, anche creare nuove risorse di livello più alto utilizzando quelle di qualità precedente. Alcune armi ed armature inoltre si potranno incantare magicamente, scegliendo, una volta raccolte abbastanza risorse, tra due possibili evoluzioni (una esclude la possibilità di attivare l’altra). Le armature si dividono in tre parti (torso, gambe e braccia) e l’equipaggiamento conta inoltre la possibilità di usare due anelli ed un medaglione mentre la dotazione di armi comprende due slot diversi che si possono equipaggiare con un’arma pesante o due leggere, in mischia o a distanza (per esempio in uno slot spada e scudo e nel secondo l’arco a due mani o due pistole ad una mano) e completa la dotazione un oggetto da lancio (ne esistono di diversi tipi, legati anche agli elementi).
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Il combattimento è ben variegato e differenziato in base alla propria dotazione e oltre a consentire attacchi e parate classici e ad un focus prolungato con le armi a distanza che consente di effettuare colpi più potenti, permette di utilizzare le abilità preferite e le pozioni con la croce direzionale (con opzioni facilmente impostabili dal menu) e con un menu radiale attivabile con il tasto dorsale alto a sinistra (LB) che permette di utilizzare le altre abilità del PG e dei compagni in maniera rapida. Ammetto che in questi mesi, guardando i trailer ed i video del gioco in fase di sviluppo, il combattimento era la parte che mi lasciava più perplesso, mentre posso assolutamente confermare che è funzionale, divertente ed incredibilmente appagante, soprattutto cambiando la propria dotazione per apprezzarne la profondità ed anche le magie e le abilità rendono tutte le fasi di combat molto apprezzabili.
Le macro aree di Avowed presentano biomi molto diversi fra loro con un’ottima quantità di segreti, enigmi ambientali e legati ai diversi elementi e ad un saggio utilizzo degli oggetti da lancio e delle abilità dei compagni, visto che ognuno di loro può utilizzare elementi o magia per sbloccare aree altrimenti chiuse (così come alcune zone saranno distruttibili dalle nostre armi) ed esplorare le Terre Viventi risulta piacevole e la presenza dei Fari, che permettono il viaggio rapido, evita, a chi non apprezza, il dover ripercorrere le stesse strade mille volte.
I personaggi principali e secondari sono ben caratterizzati ed il mondo di gioco appare vivo e credibile e ricco di diari da trovare (sono davvero centinaia) per arricchire la lore e di dialoghi con NPC, sia nelle zone abitate che nelle terre più selvagge. Anche i nemici sono abbastanza vari e ben diversificati con alcuni boss che si rivelano particolarmente impegnativi e con dinamiche anche più complesse, buona l’IA dei nemici che sfruttano soprattutto le cure dei sacerdoti e le armi a distanza per frenare gli assalti del nostro Inviato e dei suoi compagni.
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A livello tecnico Avowed propone, su Xbox Series X dove abbiamo effettuato la prova, tre diverse opzioni grafiche: Prestazioni, Qualità e bilanciata. Graficamente questo ultimo lavoro di Obsidian è davvero notevole ed offre scorci meravigliosi di Eora con un ottimo level design delle mappe ed un livello di dettaglio ottimo e molto migliorato se paragonato per esempio al loro The Outer Worlds, apparendo più rifinito sia a livello di modelli poligonali che a livello di luce ed effetti particellari.
Anche il comparto audio offre una colonna sonora orchestrale degna di nota e sempre azzeccata ed un doppiaggio davvero efficace (in inglese); la localizzazione in italiano è apparsa precisa e ben realizzata ed anche rispettosa delle varie scelte di adattamento viste nei due Pillars of Eternity.
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In definitiva, Avowed è un gioco ottimamente realizzato che renderà felici tanto i fan di Obsidian che in generale gli appassionati di GDR, con una storia ben sceneggiata e con diversi finali disponibili in base alle scelte effettuate nel corso dell’avventura, ambientato in un mondo che anche se già collaudato dai precedenti giochi, è davvero credibile e ben strutturato e diversificato attraverso anche strati sociali e dinamiche politiche dei vari insediamenti presenti nelle Terre Viventi. La trama principale mette il giocatore continuamente di fronte a scelte etiche e politiche e riesce a coinvolgere mentre alcune secondarie, come detto sopra, sono davvero memorabili e la longevità complessiva dell’opera è davvero ottima, considerando che per vedere tutti i finali saranno necessarie più run e che esplorare completamente le macro aree e tutti i loro segreti aggiungono moltissime ore di gioco oltre alle 25 circa necessarie per completare solo le quest principali.
Assolutamente uno dei migliori GDR fantasy di questa generazione sia a livello tecnico che a livello narrativo, mi sento di consigliare Avowed a tutti, in virtù del fatto che è possibile provarlo su PC e Xbox semplicemente abbonandosi un mese al Game Pass.
Versione testata: Xbox Series X, grazie ad un codice fornito da Xbox Italia in cambio di una recensione imparziale.