L’emozione della velocità, l’adrenalina delle curve e il rombo dei motori: il mondo delle moto ha sempre riscontrato un largo interesse nel nostro Paese, dove si contano milioni di appassionati. Si pensi a quanti spettatori restano incollati alla tv, al volume delle sponsorizzazioni, al mondo delle quote sulla MotoGP o anche ai videogame. La passione per le due ruote, infatti, ha trovato facilmente anche nel campo dell’intrattenimento virtuale uno spazio utile per coinvolgere i fan. Dai cabinati arcade alle console di ultima generazione, i giochi dedicati alle moto hanno saputo evolversi, offrendo esperienze sempre più realistiche e coinvolgenti.
I primi titoli a tema risalgono agli anni ’80, quando a dispetto delle limitazioni dell’epoca sono comparsi giochi sofisticati come “Hang-On”, introducendo la grafica a 16 bit e la tecnologia “Super Scaler” che permetteva un effetto pseudo-3D. La sua particolarità risiedeva nella presenza di una scocca della moto collegata al gioco, che consentiva di controllare ancora meglio i movimenti. Un altro titolo iconico di quegli anni è “Excitebike”, che ha saputo divertire generazioni di videogiocatori con il suo gameplay tutto sommato semplice, che consisteva nel saltare al momento giusto per superare gli ostacoli e prendere velocità.
In seguito i videogiochi sulle moto hanno compiuto un salto di qualità, introducendo elementi di simulazione sempre più realistici. “GP500”, uscito nel 1999, è considerato da molti il padre dei simulatori motociclistici, con la sua grafica a quei tempi indubbiamente avanzata e l’impiego di modelli fisici accurati. Un altro titolo molto famoso viene individuato in “Tourist Trophy”, pubblicato nel 2006 per PlayStation 2, che offriva un’ampia scelta di moto stradali e da corsa e un modello di guida più simulativo. Se si parla di vere e proprie serie, invece, allora non si possono non citare “MotoGP” e “SBK”, con tanto di licenze ufficiali.
Negli ultimi anni i videogiochi di moto hanno continuato a innovarsi, sfruttando le moderne tecnologie. Già “MotoGP 19” aveva introdotto una nuova intelligenza artificiale nota come A.N.N.A., che ha rivoluzionato il modo di giocare in single player. Anche le piattaforme mobile hanno visto la diffusione di molti titoli di motociclismo, che hanno portato il divertimento delle due ruote anche su smartphone e tablet. Sebbene la realtà virtuale non abbia ancora visto una grande diffusione nei videogiochi di questo genere, il futuro potrebbe portare a nuove esperienze ancora più immersive delle precedenti.
I videogiochi di moto non si limitano comunque alla sola simulazione delle gare su pista, ma offrono anche esperienze diverse come quelle legate al freestyle e ad altri tipi di corse. “MX vs ATV Reflex”, per esempio, permetteva di controllare la moto e il motociclista in maniera indipendente, mentre “Road Rash” concedeva la possibilità di utilizzare ogni mezzo scorretto pur di vincere, anche combattendo con gli avversari. In buona sostanza, i videogiochi sulle moto hanno saputo regalare in questi decenni emozioni e divertimento a svariati milioni di appassionati sparsi per il globo, pur non riuscendo a raggiungere i livelli dei titoli su calcio, tennis o pallacanestro. Dai classici arcade alle simulazioni più realistiche, questi titoli sono stati abili nel catturare e trasmettere l’essenza del motociclismo, per quanto la sensazione generale è che con le ultime generazioni di console si possano raggiungere vette ancora più elevate.