Dopo l’uscita nelle sale nel 2024, la pellicola Il mio posto è qui, diretta da Daniela Porto – autrice dell’omonimo romanzo da cui il film è tratto – e da Cristiano Bortone, torna a Roma dal 3 all’11 marzo con sette proiezioni gratuite. L’iniziativa virtuosa, che coinvolge gruppi di studenti e associazioni di quartiere, vuole creare un momento di riflessione sensibilizzando e diffondendo consapevolezza su temi fondamentali quali l’emancipazione femminile, i diritti della comunità LGBTQIA+ e la lotta contro i pregiudizi.
Il programma di proiezioni non si limita alla visione del film, ma è una vera e propria esperienza con fine ultimo la valorizzazione della cultura e la sensibilizzazione. Durante le giornate in sala, infatti, attori e registi saranno presenti per approfondire i temi trattati e interagire con il pubblico, rispondendo alle domande e offrendo stimoli intellettuali.
Le proiezioni per gli studenti delle scuole medie e superiori saranno un’occasione per accendere un dibattito che proseguirà anche all’interno delle classi. L’obiettivo di questo programma, infatti, non è solo quello di sensibilizzare sui temi della violenza e della discriminazione, ma di favorire una riflessione costruttiva e propositiva che inizi già sui banchi di scuola.
Le proiezioni si svolgeranno in differenti sale e aree polifunzionali, distribuite nei vari Municipi del Comune di Roma. Oltre alla partecipazione dell’autrice e regista Daniela Porto e dell’attore Marco Leonardi, l’evento si arricchirà del contributo di rappresentanti istituzionali. In particolare, l’Assessore Municipale Marcello Morlacchi e la Presidente dell’Impresa sociale Promet, Laura Barbaliscia saranno presenti il 3 Marzo; il Consigliere Comunale Riccardo Corbucci e il Consigliere Municipale Filippo Laguzzi saranno presenti il 4 marzo; il 5 marzo interverranno il Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli, il Consigliere Municipale Flavio Mancini e la Presidente dell’Impresa sociale Promet, Laura Barbaliscia; l’Assessore Municipale Marcello Morlacchi e la Presidente dell’Impresa sociale Promet, Laura Barbaliscia prenderanno parte il 6 marzo; l’8 marzo saranno presenti l’Assessore Municipale Marcello Morlacchi e la Consigliera Municipale Maria Mazzitelli; il 10 marzo vedrà la partecipazione dell’Assessora Municipale Francesca Vetrugno; infine, l’11 marzo presenzieranno l’Assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio e l’Assessora Municipale Giulia Fainella.
Due proiezioni particolarmente significative saranno quelle del 4 e dell’8 marzo. Il 4 marzo sarà un’occasione speciale per potersi confrontare con Daniela Porto, co-regista della pellicola Il mio posto è qui e autrice dell’omonimo libro. Durante una seconda proiezione con dibattito che si svolgerà la sera dello stesso giorno presso il Nuovo Cinema Aquila, presenzieranno inoltre Laura Delli Colli, presidente Giornalisti Cinematografici italiani; Mario Colamarino, presidente Circolo Mario Mieli; Andrea Barbetti, ANPI Ragazze della resistenza. A coordinare Lillo Di Mauro, presidente di Agapanto, associazione di anzian* LGBTQ+ che si occupa di problematiche legate alla terza età. L’8 marzo, invece, la proiezione cade in concomitanza con la Giornata Internazionale della Donna e si configura come un’occasione unica di dibattito e riflessione, dedicata ai diritti e alle sfide quotidiane che le donne affrontano.
L’iniziativa è stata resa possibile da Alphio – associazione no profit che sostiene l’inclusione sociale – in collaborazione con il patrocinio del Comune d Roma e il sostegno degli sponsor: Banca di Credito Cooperativo di Roma e DeMa Srl.
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Una storia di emancipazione e amicizia
Ambientato nell’Italia del dopoguerra, il film narra la vicenda di Marta (Ludovica Martino), ragazza promessa in sposa a un uomo che non ama, e Lorenzo (Marco Leonardi), uomo omosessuale nel paese soprannominato “l’organizzatore dei matrimoni”. La loro amicizia, nata in un contesto di forte chiusura culturale, diventa un motore di cambiamento: Marta scopre la possibilità di realizzarsi come donna indipendente, mentre Lorenzo trova la forza di ribellarsi ai pregiudizi che lo emarginano. Sullo sfondo, l’Italia degli anni ’40 e ’50 fa da cornice a un racconto di coraggio, solidarietà e desiderio di riscatto, che pone al centro il tema dell’emancipazione femminile e della difesa dei diritti di tutti. Il mio posto è qui propone uno sguardo realistico su un passato che, ancora oggi, parla a noi con urgenza, ricordandoci quanto sia importante continuare a lottare contro le discriminazioni.