Sbarcare su World of Warcraft è una sensazione strana, perché per chi è nuovo sembra di raggiungere un’ancestrale terra dei padri, e per i veterani è come togliersi la cravatta e sedersi a tavola appena tornati a casa. Se non per il fatto che oggi c’è qualcosa di nuovo sul menù.
World of Warcraft Shadowlands inizia un nuovo atto nella storia dell’MMORPG più celebre di sempre, proseguendo dai fatti che ci hanno portato fino a qui oggi: nell’intro troviamo infatti subito l’ex capoguerra della fazione dell’Orda Sylvanas, che riesce a sconfiggere l’attuale Lich King e a distruggerne la corona, incrinando il velo che separava il mondo dei vivi e quello dei morti, appunto le Shadowlands che danno il nome all’espansione, dei reami dell’oltretomba governati ciascuno da una diversa e potente congrega. La domanda che sorge spontanea dopo esserci liberati dell’entusiasmo dato dall’epicità dello showdown (cosa non facile) è semplicemente: “Perché?”
Quali sono gli obiettivi che muovono Sylvanas, un personaggio già da tempo difficile da inquadrare? Qual è il piano della astuta capoguerra? Mentre tenteremo di mettere insieme i pezzi per dare un senso agli stravolgimenti del mondo, dovremo cercare indizi proprio nelle Shadowlands e seguire le connessioni tra Sylvanas e la Fauce, il luogo più oscuro dell’aldilà dove si riversano le anime più pericolose e malvage.
All’interno di Shadowlands potremo muovere i nostri pg entro quattro nuove zone, ovvero i reami di cui parlavamo prima: Bastione, Maldraxxus, Revendreth e Selvarden : le diverse aree sono varie e fondamentalmente diverse tra di loro, offrendo di fatto ai giocatori la possibilità di esplorare zone variegate e per tutti i gusti senza stancarsi mai del colpo d’occhio. Se poi il gusto della scoperta non sarà sufficiente, un’ulteriore motivazione per mettersi lo zaino in spalla è la meccanica delle Congreghe, che tra le altre cose contribuirà proprio a riempire quello zaino: Queste congreghe, che governano ognuna un reame delle Tetreterre sono delle vere e proprie fazioni, per le quali ci troveremo a lavorare e completare missioni, per avere in cambio esperienza e equipaggiamento unico. Una volta raggiunto il livello massimo di “affiliazione” con una congrega potremo votarci a questa e ottenere ancora ulteriori poteri a seconda della nostra scelta.
Questo nuovo sistema non preclude certamente la distinzione tra Alleanza e Orda, ma semplicemente caratterizza in maniera ancora migliore il nostro personaggio in un luogo dove le guerre terrene contano molto poco, almeno fino al disastro combinato da Sylvanas. Conclusa la campagna principale poi ci troveremo nuovamente nella Fauce, che si rivelerà essere la nostra zona Endgame: qui le anime più pericolose ci metteranno alla prova soprattutto nel dungeon chiamato la Torre dei Dannati: si tratta di una segreta procedurale a piani, sempre diversi tra di loro e che ci permetteranno, una volta superate le sfide collegate, di farmare materiali leggendari nella maniera più efficiente all’interno di WoW. Potremo affrontare la torre da soli o in compagnia, ma in qualunque caso ci troveremo qui davvero davanti ad una sfida degna del nostro eroe.
Per quanto riguarrda poi il contenuto endgame per eccellenza, i giocatori dovranno pazientare ancora un po’. Il raid peculiare di Shadolands infatti sarà disponibile dal 8 dicembre nella sua versione normale ed eroica e prenderà il nome di Castle Nathria. Questa sfida conterrà 10 boss e sarà ambientato in un castello dalle tinte fortemente gotiche situato nel regno di Revendreth. Tra le mura di questa rocca si coronerà dunque l’avventura di Shadowlands e potremo avere ragione per ultimo degli oscuri ospiti di questo luogo.
Cosa propone dunque in soldoni l’aggiunta di gameplay di Shadowlands? Basandosi ovviamente sulle meccaniche già collaudate e sullo scheletro di gioco dell’MMORPG probabilmente più solido di tutti, i giocatori troveranno ad attenderli nelle Tetreterre una nuova campagna per la storyline principale, che ci porterà nei quattro reami dell’aldilà. Qui la proposta sarà arricchita dal sistema delle fazioni, con relative quest e brevi campagne uniche per ciascuna. Pure essendo ridotta poi al minimo secondo la volontà degli sviluppatori, la componente di farming forsennato, concludere gli incarichi per le congreghe ci porterà grandi benefici in termini di poteri, equipaggiamento ed elementi estetici.
Sempre seguendo i feedback dei giocatori che non avevano gradito più di troppo il sistema di progressione di personaggi e alt nel corso della scorsa espansione, Blizzard ha proposto come novità in Shadowlands la “nuova partita +”, nella quale gli alt potranno scegliere sin da subito una congrega, avere tutte le world mission sbloccate e cominciare a livellare il comparto endgame già durante la progressione base del PG.
Le altre novità sono variegate e molte: il sistema di job viene svecchiato per dare un duro colpo al fastidioso meta che vede gli alchimisti come scelta quasi obbligata il sistema di livello viene aggiornato e la progressione modernizzata, insomma sia che siate nuovi giocatori sia che siate veterani, l’aria che respirerete su Shadowlands sarà fresca per essere l’aria dell’aldilà.
Nel complesso come viene accolto dunque Shadowlands? L’ultima espansione di World of Warcraft ha con se tutto ciò che serve per rimanere nella storia del MMORPG: una storia epica supportata da una campagna validissima e varia, che ci porterà a esplorare tante nuove ambientazioni, un nuovo sistema di progressione e job, nuove fazioni e tanto altro, tutto nella cornice sempre magica del colossal Blizzard; Il risultato è un centro praticamente perfetto.
Shadowlands prosegue su un cammino glorioso di epicità e divertimento, i due ingredienti principali che da sempre fanno di World of Warcraft qualcosa di unico, e ritrovare tutta la proposta degli sviluppatori ora a nostra disposizione per vivere altre mille avventure è un invito a nozze che nessuno potrà rifiutare.