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Project Winter: Le vostre amicizie sopravviveranno ai tradimenti? – Recensione

4 Feb 2021 | Videogiochi, PC, Recensioni, Recensioni Videogiochi, Xbox One, Xbox Series S, Xbox Series X

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Disponibile su Steam dal febbraio 2019, Project Winter è un survival game multiplayer sviluppato dai canadesi Other Ocean Interactive che da oggi approda su Xbox Series X|S, Xbox One e Windows 10 anche attraverso il Game Pass su entrambe le piattaforme.

Raccogli, ripara, sopravvivi e scappa

In Project Winter, otto giocatori devono riuscire a sopravvivere ad un ambiente innevato impervio e selvaggio, tra bufere di neve, strani eventi globali e tradimenti. Esistono attualmente tre modalità di gioco: Base, Normale e Blackout (quest’ultima contenuta in un DLC venduto separatamente ad €6,99) ed è inoltre possibile fare partite personalizzate, decidendo di combinare obiettivi e ruoli delle tre modalità base.

Nella modalità Base, adatta soprattutto ai neofiti e a chi cerca un’esperienza veloce e semplificata, in una mappa ridotta, sei degli otto giocatori interpreteranno i sopravvissuti e due invece i traditori, ovviamente tutti i ruoli sono assegnati casualmente ad inizio partita e non sono visibili agli altri. Lo scopo dei sopravvissuti è riparare due obiettivi (solitamente una centrale energetica e un eliporto o alcune varianti) per poi chiamare i soccorsi dalla Baita, hub del gioco in cui i giocatori possono scaldarsi davanti al fuoco, cucinare le diverse fonti di cibo disponibili nella mappa e costruire oggetti come armi, trappole, ingranaggi e meccanismi utili per le riparazioni, zaini più grandi e così via. Invece, come risulta chiaro già dal nome, i traditori dovranno in tutti i modi cercare di fermare la fuga dei sopravvissuti, cercando di non farsi scoprire: per farlo, oltre a poter vedere i ruoli degli altri giocatori, avranno a disposizione speciali casse, apribili solo da loro, disseminate nella mappa, che contengono potenziamenti, armi, veleni, trappole, mine esplosive ed una serie di letali aiuti per adempiere lo scopo e delle botole che permettono ai due “cattivoni” di spostarsi rapidamente da un punto all’altro della mappa. I giocatori, una volta che sono morti continueranno a rimanere presenti nella mappa sotto forma di fantasmi e anche se potranno solo comunicare con altri nel loro stesso status, potranno continuare ad aiutare oppure ostacolare i sopravvissuti rimanenti, muovendosi facilmente tra un giocatore e l’altro semplicemente premendo un tasto e con la possibilità di caricare un’abilità nel tempo che permette di fornire cibo, fuoco, cure o gelo per un breve periodo in una zona delimitata della mappa. La partita ha tempistiche brevi (circa 15 minuti) e una volta esaurito il tempo i giocatori che non saranno riusciti a fuggire (o ad uccidere tutti gli altri) moriranno per una bufera di neve. Inoltre, essendo il titolo appunto un survival game occorrerà tenere d’occhio, indipendentemente dalla fazione di cui si fa parte, il livello di calore e di fame del personaggio, altrimenti tutti gli altri sforzi saranno completamente vani. La chat vocale del gioco funziona “a prossimità”, e quindi potrete sentire solo i giocatori vicini, a meno che non si recuperino delle radio, disponibili in diverse zone della mappa in due colori Blu per i sopravvissuti e Rossa, che è in automatico disponibile per i traditori ad inizio partita ma è comunque ottenibile e craftabile anche dagli altri player, che potranno così capire chi sono i “cattivi” ascoltando le loro conversazioni.

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Il crafting (la creazione di oggetti raccogliendo risorse) è molto semplificato ma altrettanto efficace: in tutte le modalità (più in basso vi descriverò le differenze delle due più difficili) saranno disponibili alberi da cui ricavare legna, rocce da cui ricavare pietre, bacche utili come cibo o come elementi per ottenere carburante, animali (alci, lupi, orsi) che forniscono cibo e pellame e numerosi bunker (apribili solo da due o tre persone attraverso l’utilizzo di apposite console da attivare in contemporanea) che contengono casse in cui sarà possibile trovare sia componenti che armi e cibo. Le armi e gli strumenti disponibili in Project Winter variano dalle falci, le asce ed i picconi alle balestre e ai fucili di precisione e i fucili a pompa.

Nella modalità Normale la mappa è decisamente più grande, ci sarà più tempo per completare gli obiettivi e i ruoli dei giocatori sono maggiormente diversificati, infatti oltre ad un Traditore e ad un innocente (così si chiama il sopravvissuto base in questa modalità) nella lobby ci saranno due Medici (uno per fazione), che possiedono un’abilità che una volta caricata permette di rialzare che si trovano a terra morenti a discapito della sua salute, due Hacker (uno “buono” e uno “cattivo”) che possono spendere una carica (che col tempo si accumulano) per aprire un bunker da solo ed immediatamente, due Scienziati, che possono raccogliere il cuore di un giocatore morto e rianimarlo in una speciale stazione presente nella mappa, a patto che ci sia ancora un fantasma a cui assegnare il corpo. A seguire, nella fazione dei “buoni” ci sono il Disertore, che ad abilità caricata potrà aprire una cassa di tradimento, il Soldato, che conosce la posizione di un’armeria vicina, presente nella mappa (disponibile dopo aver riparato il primo obiettivo) di cui solo lui e i traditori conoscono il codice per poterla aprire ed un Detective, che può smascherare i traditori, indagando sui cadaveri. Infine l’ottavo ruolo è quello del Ladro d’identità, che non appartiene inizialmente a nessuna fazione e può scegliere di assumere un ruolo prendendolo da un cadavere, ovviamente potrà fuggire solo se deciderà di assumere il ruolo di sopravvissuto e potrà aprire le casse tradimento (o i lanci di rifornimenti per i traditori) solo scegliendo uno dei ruoli “cattivi”.

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Nella modalità Blackout, invece, non oggetto di questa recensione in quanto non disponibile per l’acquisto fino ad oggi e non inclusa nel codice che abbiamo ricevuto per la recensione, i ruoli sono ancora più differenziati, la mappa ancora più grande (con animali furiosi e alternanza notte giorno con conseguenti problemi di visibilità) e i sopravvissuti dovranno fuggire da un portale dopo aver completato due obiettivi normalmente più difficili di quelli delle due modalità base. 

Infine non mancano le possibilità di personalizzazione estetica, con diverse tipologie di casse acquistabili con la valuta di gioco (semplicemente ottenibile giocando) che permettono di avere personaggi molto originali e divertenti, una progressione in diverse tipologie di ruoli che sblocca altri vestiti ed una valuta acquistabile con soldi reali (anche se potrete accumulare tre di questi crediti durante le prime partite della giornata, ogni 24 ore) che invece consentono di acquistare altri oggetti estetici in uno speciale menu del negozio che si rinnova ogni settimana.

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Non ci sono amici su Project Winter

Il gameplay è semplice e ottimizzato in maniera più che discreta per il joypad, anche se dobbiamo specificare che mirare con le armi a distanza non sarà per nulla semplice, almeno inizialmente, e che ci vorranno diverse ore di gioco per riuscire ad assimilarla. Il gioco è cross-platform e quindi è possibile giocare da console con i giocatori PC e viceversa, sia da Steam che da Windows 10. I menu sono ottimamente tradotti in italiano mentre il sonoro, oltre al simpatico tema musicale principale, riproduce in maniera molto efficace tutti i rumori ambientali del picco di montagna in cui i sopravvissuti dovranno lottare per la propria vita. Sia su Xbox Series X che su Xbox Series S il framerate del gioco è stabile a 60 fps e non abbiamo riscontrato particolari bug o problematiche durante la nostra prova, che ci ha permesso di giocare oltre 40 ore in anteprima negli ultimi 10 giorni. 

Graficamente il gioco è molto ben curato, seppur nella sua semplicità, e la visuale a nido d’uccello con telecamera fissa è una scelta dovuta dalla necessità di creare dei punti ciechi dietro agli alberi, agli edifici e agli elementi ambientali per permettere ai traditori di avere più possibilità di agire senza farsi scoprire. Certo gli elementi nella mappa, seppur disposti in maniera casuale all’inizio di ogni partita, sono limitati nel numero, così come le animazioni, ma ottengono comunque il loro effetto e quindi non ci sembra un difetto che possa compromettere la longevità, davvero altissima, di questo titolo. 

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In conclusione Project Winter è un ottimo titolo per chi ama questa tipologia di giochi multiplayer, che anche grazie al Game Pass fornirà davvero molte ore di divertimento in compagnia di amici o sconosciuti. Le partite sono varie e divertenti grazie soprattutto alla necessità di interpretare, anche vocalmente, i propri personaggi e di dover celare la propria identità quando si è traditori. Vista la presenza nel Game Pass ed il prezzo non proibitivo (19,99€) consiglio assolutamente a tutti di dare un’occasione a questa produzione.
Nelle nostre ore di prova, principalmente giocate con player stranieri che giocavano su PC, abbiamo avuto modo di vedere davvero una miriade di situazioni divertenti ed appaganti, e anche di insultarci un po’, perché si sa che quando ci sono dei tradimenti di mezzo, anche se in gioco, bisogna fare attenzione a non rovinare le amicizie (ovviamente si scherza, se no avrei già cacciato Marko, che lo ha giocato con me, dalla redazione). Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane ci troverete su Twitch, dove proporremo con continuità questo gioco.

*Versione testata: Xbox Series X|S, grazie ad un codice fornito dal publisher

 

 

 

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Project Winter

€19,99
7.8

Ambientazione

7.5/10

Grafica

7.0/10

Gameplay

8.5/10

Longevità

9.0/10

Sonoro

7.0/10

Pro

  • Divertente e coinvolgente
  • Gameplay semplice ma funzionale
  • Potrete tradire i vostri amici...

Contro

  • Poche modalità di gioco

Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

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