Uscita originariamente nel lontano 2003 (in Italia nel 2005), The Walking Dead è probabilmente diventata la serie a fumetti americana (che non parla di supereroi) più famosa del mondo e a distanza di quasi 18 anni l’epopea di Rick Grimes e soci ricomincia dal numero 1, ma questa volta a colori, infatti a partire dal 18 marzo 2021 sarà disponibile nelle edicole e nelle fumetterie italiane, pubblicata ovviamente da saldaPress, The Walking Dead Color Edition.
Creata dallo sceneggiatore Robert Kirkman e disegnata (per i primi 6 albi spillati, 3 di questo formato italiano) da Tony Moore, The Walking Dead racconta, per chi ancora non lo sapesse, la storia di Rick Grimes, agente di polizia di una piccola provincia nelle vicinanze di Atlanta, negli USA, che dopo essere stato ferito da alcuni malviventi finisce in coma e quando si risveglia scopre che il mondo non è più come lo aveva lasciato.
Pensata e pubblicata originariamente in bianco e nero per motivi di budget e per non impressionare i più sensibili con le moltissime tavole ad alto contenuto di splatter (come ammette anche Kirkman nella lettera presente alla fine di questo albo) ora l’opera ritorna, in Italia nel formato “bonelliano” che già ha contraddistinto l’edizione da edicola della serie regolare, completamente a colori, grazie al lavoro di Dave McCaig.
Ogni albo italiano, che conterrà due spillati americani, uscirà con cadenza mensile e di questo primo volume oltre ad un’edizione regolare, che fino all’uscita del secondo numero sarà venduta al prezzo di lancio di €2,99, sono disponibili in tiratura limitata anche due bellissime variant cover, una ad opera di Julian Totino Tedesco (disponibile solo sullo shop di saldaPress) e l’altra creata da Arthur Adams (disponibile in fumetteria e sullo shop dell’editore) entrambe vendute ad €6,00 cad.; a partire dal secondo numero il prezzo di copertina sarà di €4,90 per la versione normale.
A partire da maggio poi, per la prima volta nel nostro paese, sarà disponibile anche l’edizione, sempre a colori, con il formato originale americano; insomma, anche se The Walking Dead è terminata da quasi due anni in America, i vecchi e i nuovi fan avranno di che consolarsi.
Il mondo che conoscevamo è sparito
Anche se la serie è uscita da tantissimi anni, in questa recensione eviterò di raccontarvi per filo e per segno la trama, sinceramente non so ancora se recensiremo su queste pagine tutti i numeri di questa edizione a colori o se ci limiteremo a questo primo albo, ma vi posso già anticipare che queste 48 pagine di storia (64 totali) in veste rinnovata mi hanno convinto, nonostante possegga i volumi brossurati dell’intera serie, a collezionare anche The Walking Dead Color Edition.
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Perché, vi starete chiedendo, giusto? Perché la storia di Rick Grimes e dei suoi compagni di sventura è un’opera narrativamente potentissima e che affronta una moltitudine di temi che esulano dal solo essere un fumetto horror/apocalittico e che affronta in maniera viscerale dalla psicologia umana a mille altri temi d’attualità svariando dall’ecologismo fino all’etica, e a colori, già da questo primo numero, rende a mio parere ancora di più che in originale in bianco e nero e posso solo immaginare e pregustare quanto riuscirà a farlo maggiormente nelle scene iconiche che arriveranno col passare dei mesi e con lo scorrere delle tavole di Tony Moore e poi di Charlie Adlard colorate da Dave McCaig.
Comunque, per i nuovi lettori, la trama di questo primo episodio ci permette di conoscere in primis uno dei protagonisti assoluti della serie, Rick Grimes, e inoltre introduce, seppur brevemente, anche altri personaggi importanti come Morgan Jones con suo figlio Duane e il giovane ed iperattivo Glenn, che incontreranno il buon poliziotto che risvegliatosi dal coma e scoperto che il mondo è disseminato di morti viventi si metterà alla ricerca di sua moglie Lori e suo figlio Carl.
Robert Kirkman ha sceneggiato il primo albo (i primi due spillati) di quella che diventerà la sua opera più conosciuta in maniera magistrale, dosando alla perfezione colpi di scena, momenti riflessivi/introspettivi dei personaggi e scene d’azione frenetiche e ricche di suspance.
Tony Moore invece da vita al mondo morente e decadente di The Walking Dead in maniera realistica e dettagliata che rende a meraviglia soprattutto per l’espressività dei volti e dei corpi tanto dei personaggi viventi che di quelli in putrefazione. Il lavoro di Dave McCaig è sopraffino e la colorazione da una marcia in più ad un’opera che già era di altissimo livello in bianco e nero, senza snaturarla ma facendo quasi sembrare che ogni vignetta di ogni pagina fosse già studiata per essere realizzata così.
Per concludere, visto che altrimenti vi potreste ritrovare con una recensione lunga come quelle create dalle tentacolari braccia del nostro Pido (che mi ha dato del dispotico all’interno di una sua recensione e meritava questa citazione), The Walking Dead Color Edition è la versione perfetta per chi volesse cominciare solamente ora a seguire l’opera o per chi non si era ancora avvicinato al fumetto di Kirkman proprio perché non gradiva la scelta del bianco e nero, così come è assolutamente consigliata anche a tutti coloro che vogliono rileggere l’apocalittica storia di Rick e soci in una chiave, almeno cromaticamente, completamente nuova.
Chiaramente le uniche cose inedite che questa edizione propone sono le pagine completamente a colori, una lettera d’intenti e spiegazione di Robert Kirkman e la rubrica “Tagli, ritagli e frattaglie” che mostrano i canovacci (le bozze) dell’autore di ogni singolo episodo con il commento delle singole pagine e di quello che ha deciso di cambiare una volta passato alla stesura della vera e propria sceneggiatura, che per chi come me sogna di fare quello di professione in futuro sono una vera e propria manna dal cielo.
*Recensione effettuata grazie ad una copia digitale del volume fornita gentilmente da saldaPress.