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Sir Lovelot – Un piccolo cavaliere con tanto amore da elargire – Recensione

20 Mar 2021 | Recensioni Videogiochi, Nintendo Switch, PC, PlayStation 4, PlayStation 4 Pro, PlayStation 5, Recensioni, Videogiochi, Xbox One, Xbox One X

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Non ho mai nascosto la mia scarsa coordinazione occhio-mano ed i miei riflessi di un bradipo, ambedue caratteristiche hanno spinto l’intera redazione di Serial Gamer a soprannominarmi Senzamani. Dopo aver visto il trailer di Sir Lovelot, nuovo platform di pixel.lu e Sometimes You in uscita il 3 marzo 2021 per PC (via Steam), PlayStation 4 e 5, Switch ed Xbox One, la mia unica reazione possibile è stata la disperazione! È stato evidente fin dal primo assaggio del prodotto il forte sentore di altri titoli in pixel art come il titolo in questione, appartenenti al suddetto genere e che fanno dell’estrema difficoltà e delle dinamiche trial and error i loro capisaldi; sto parlando di titoli quali saga videoludica di Meat Boy, frutto delle menti follemente geniali di McMillen e Refenes, od anche Celeste di Matt Makes Games, che risultano assolutamente essere gli esempi più emblematici.

Nonostante le evidenti difficoltà iniziali, Sir Lovelot è riuscito a conquistarmi appieno… ma questo risulta essere sia un bene che un male! Andremo ad approfondire il perché di questa mia stramba affermazione qui di seguito, sviscerando ogni singolo aspetto di questo piccolo titolo, dai suoi punti di forza alle sue criticità.

L’amore vero passa attraverso numerose tappe… e Sir Lovelot lo sa bene!

Sir Lovelot è un cavaliere che ha votato la sua vita alla ricerca… ma se avete pensato al Santo Graal o a cose simili siete decisamente sulla strada sbagliata! Il nostro piccolo cavaliere anela al grande amore della propria vita! Ma raramente si ha fortuna al primo tentativo… infatti il nostro piccolo cavaliere pixelloso dovrà incontrare ben donzelle birichine prima di poter vivere assieme alla principessa per sempre felici e contenti. Cinquanta donzelle per altrettanti livelli di gioco, all’interno del quale l’obiettivo è semplice: trovare un fiore da porgere alla gentil donzella, recarsi alla sua torre e passare una notte di folle passione! Una passeggiata, no? Non proprio. Non proprio è la risposta migliore che si possa dare a tale domanda. Ogni livello è infatti costellato da numerosi e mortali pericoli, quali ad esempio spine, lame rotanti e/o oscillanti, proiettili vaganti, diverse tipologie di mostri e chi più ne ha più ne metta! Se a questo si aggiunge il fatto che le damigelle diverranno via via sempre più esigenti, richiedendo doni sempre più numerosi e preziosi, il nostro cavaliere avrà indubbiamente il suo bel daffare tra salti, scatti ed un bizzarro potere che gli permette di sparare piccole onde energetiche dalle mani… ah, l’incredibile ed inspiegabile potere dell’amore!

La difficoltà andrà ad aumentare pian piano che esploreremo le quattro aree all’interno delle quali il gioco si va a declinare, ma il problema sta proprio in questo aspetto: Sir Lovelot, sebbene divertente e simpatico, non riesce ad essere minimamente paragonabile a livello di difficoltà e longevità ai sopraccitati titoli, riuscendo ad essere platinato pure da un senzamani quale il sottoscritto!!! Un game design semplice ed efficace che però non riesce ad osare troppo rimanendo ancorato fin troppo a schemi convenzionali di platforming, rischiando di non convincere gli appassionati hardcore del genere.

Sir Lovelot

Accattivante, ma non troppo

Per quanto riguarda la realizzazione tecnica di Sir Lovelot, mi ritengo soddisfatto in quanto sia la componente grafica che quella sonora nella loro semplicità riescono a risultare accattivanti, peccando purtroppo nell’eccessiva ripetitività. Sarebbe bastato un lieve tocco caratteristico in più nelle varie aree per aumentare il mordente del prodotto, che così com’è risulta essere lievemente monotono. Insomma, un comparto tecnico economico, ma notevole tenendo in conto che ci si trova di fronte ad un titolo indie.

Sir Lovelot

Conclusioni

Tutto sommato, Sir Lovelot è un gioco che consiglio, soprattutto tenendo in conto del suo prezzo di 9,99 € su console e 8,99 € su PC, contenuto e decisamente in linea col contenuto offerto. Sir Lovelot richiede attenzione, pazienza, memoria sensoriale e riflessi, premiando il giocatore con alcune ore di divertimento condite da una lieve aura umoristica.

Un titolo adatto per chiunque voglia provare ad avvicinarsi al genere senza buttarsi direttamente in quel macello, letteralmente, che può essere Super Meat Boy, ma che forse non potrà soddisfare chi proviene già da quelle vette per me ad ora irraggiungibili.

Sir Lovelot

*Versione testata: PlayStation 4, grazie al codice digitale fornito dal publisher

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Sir Lovelot

Console: 9,99 € / PC: 8,99 €
6.6

Gameplay

7.5/10

Grafica

6.5/10

Sonoro

6.5/10

Longevità

6.0/10

Pro

  • Grado sfida crescente…

Contro

  • ...ma non troppo stimolante
  • Non molto longevo, anche per chi anela al completismo

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