I ricordi sono certamente una cosa difficile da fabbricare, e ancora di più da capire. Ce li troviamo in testa come per magia, e modificano totalmente la nostra vita, indirizzandoci verso una via piuttosto che un’altra, come se fossero il timone di una barca con la prua immersa nel passato e la poppa diretta a squarciare il futuro.
La serie Atelier nello specifico ha percorso una rotta molto lunga, e abbiamo già avuto modo di parlarne diverse volte sulle pagine di Serial Gamer. Oggi il viaggio del vascello di atelier ci porta su una spiaggia già conosciuta, ma che potremmo trovare diversa dall’ultima volta che l’abbiamo visitata.
Uscendo dalla metafora, ci troviamo oggi per le mani l’Atelier Misterious Trilogy Deluxe pack, una nuova raccolta di titoli della saga Atelier che, come già visto in precedenza, propone tre versioni rimasterizzate di gloriosi titoli del passato della serie: Atelier Sophie: The Alchemist of the Mysterious Book, Atelier Firis: The Alchemist and the Mysterious Journey e Atelier Lydie & Suelle: The Alchemists and the Mysterious Paintings.
I tre titoli, come intuibile dai punti in comune dei loro nomi, fanno parte di una trilogia concettuale e legata più a universo narrativo e meccaniche piuttosto che ai personaggi: come visto con la Atelier Dusk Trilogy Pack, abbiamo per le mani una collection che unisce tre capitoli fortemente separati, offrendo ai giocatori ola possibilità di metterci su le mani insieme ai numerosi DLC che Gust ha offerto a seguito dal lancio, il tutto in edizione migliorata.
Le trame non cambiano dalle versioni base dei vari titoli, e ci rimetteranno nei panni delle rispettive protagoniste, ognuna con le sue aspirazioni e sfide da affrontare: in Atelier Sophie ci troveremo in compagnia dei nostri amici d’infanzia nella nostra placida città natale quando un misterioso libro parlante ci guiderà verso la promessa di un tesoro dimenticato, in Atelier Firis vivremo la vita della giovane minatrice della città di Ertona, così perfetta nel suo compito di trovare i minerali più preziosi e così annoiata da una vita senza prospettive, almeno fino a quando non sarà una certa alchimista di nome Sophie a venire a scuotere la nostra routine e a donarci un nuovo sogno. Per ultimo, in Atelier Lydie e Suelle conosceremo le due gemelle che danno il nome alla produzione, intrappolate in una vita poco soddisfacente come lavoranti nell’officina alchemica del padre, che preferisce fuggire nella sua passione di pittore piuttosto che impegnarsi a sbarcare il lunario. Le due, frenate dalle loro responsabilità scopriranno che effettivamente i dipinti del padre nascondono un segreto più che notevole, essendo dei portali verso un altro mondo, abitato da una misteriosa donna…
Insomma, dal punto di vista narrativo la produzione non offre nulla di nuovo rispetto a quello che ii fan già conoscono: Le storie tra le più interessanti della saga, nel bene e nel male, sono ora unite e disponibili per la fruizione nella maniera più semplice, conveniente e tecnicamente migliore possibile. Che se ne voglia avere esperienza come recupero di una saga che fa parte della cultura generale di un genere, o per riviverla come proposta già accettata, è decisamente il momento migliore.
Anche dal punto di vista del gameplay i titoli del pacchetto sono gli stessi di sempre, semplicemente arricchiti nelle loro versioni DX di tutti i contenuti aggiuntivi rilasciati a seguito del lancio: questi non variano l’esperienza a onor del vero praticamente di nulla, ma risulta comunque una gradevole ventata di fresco per tutti i giocatori che non avevano avuto accesso ai DLC in prima battuta.
I vari titoli, seppur in maniera diversa e con equilibri differenti, sono sempre un amalgama di meccaniche JRPG, esplorazione e fondamentali feature relative al crafting, e se attraverso i vari capitoli la saga Atelier ha sempre sperimentato una maggiore attenzione ora a questo e ora a quello, gli ingredienti sono sempre quelli che conosciamo. Come una formula alchemica possiamo vedere anche in questa trilogia come pur mantenendo la stessa formula e andando a modificare il coefficiente dei reagenti, per importanza, centralità e impatto, il risultato cambia magicamente.
Dal punto di vista tecnico il titolo è pressoché privo di difetti da imputare direttamente a questo. Il gioco scorre liscio e senza impacci, e il provato su PS5 è assolutamente promosso grazie ad un porting solido e con in realtà davvero poche possibilità di sbagliare, vista la sua marmorea fedeltà alle versioni base.
In conclusione, similmente a quanto visto con uscite affini da parte degli sviluppatori di Gust, Atelier Misterious Trilogy Deluxe Pack è un prodotto solido e diretto, più simile ad una nuova opportunità che a una nuova esperienza. Il modo di fruire le opere incluse all’interno del pacchetto infatti è quello di sempre, solo arricchito di numerosi orpelli tanto piacevoli e completivi quanto alla prova dei fatti nient’altro che questo, ma il fatto stesso che i tre titoli si presentino insieme all’interno di un solo pack da a tutti i giocatori del mondo una succulenta possibilità, quella di godere di tre capitoli importantissimi per una saga imponente nel genere JRPG.
Come Sophie, Firis, Lydie e Suelle sono unite in questa nuova veste per offrirsi ai fan, è tempo che proprio noi prendiamo in mano i nostri calderoni e ci stringiamo intorno alle nostre protagoniste, per creare un legame tra noi e loro che sia l’ingrediente principale della formula per la nostalgia.
*Versione Testata: PS5, grazie al codice fornito dal publisher