Se pensate che la vita sia una fatica inenarrabile e il proverbiale pendolo che oscilla tra noia e dolore, sappiate che in redazione a Serial Gamer Italia è approdato Poison Control, e che abbiamo delle pessime notizie per voi.
La vita certo non è solo rose e fiori, ma per chi nutre la speranza che l’aldilà possa ripagare il passaggio attraverso la grande tribolazione, il quadretto di questa situazione dipinto dal titolo di oggi è ben più problematico di quanto ci si può aspettare.
Il titolo è sviluppato da Nippon Ichi Software e reso disponibile su Playstation 4, Playstation 5 e Nintendo Switch non ci prova neanche a metterci a nostro agio, o comunque introdurci in maniera edulcorata all’interno del suo strano mondo, preferendo prendere di peso i giocatori e sbattendoli in una situazione onirica e ricca di contrasti che lambisce quasi il disturbante.
La trama ci vede impersonare il protagonista principale che, essendo morto sulla terra, si ritrova nell’aldilà senza avere alcun ricordo della sua vita sulla terra.
Il mondo dopo la vita è quantomeno eccentrico, ricco di colori e storpiature alla fisica comune, e questo è ancora il meno: in questa resa della vita dopo la morte gli sviluppatori propongono uno spazio metafisico dove le anime dei trapassati si trovano a doversi muovere verso la redenzione eterna ostacolate da quella che sembrerebbe una “fermentazione” dei propri sentimenti negativi. Gli spiriti infatti soverchiati da questi, vanno a creare delle pozze di veleno dove si trovano a patire fino al momento dell’assoluzione e relativa ascesa mutandosi in mostri altrettanto velenosi. Non siamo certamente in uno spazio accogliente, e se questo non bastasse ci basterà muovere pochi passi e saremo subito intercettati dalla misteriosa Poisonette, un malvagio spirito del veleno nei panni di una ragazza che, divorato il nostro corpo, tenterà di assumerne il controllo per procacciarsi un avatar fisico. Così facendo però il demone incappa in un piccolo problema: si lega indissolubilmente al nostro protagonista che, mantenendo comunque una sua coscienza, crea un conflitto perenne di identità tra se e Poisonette. La soluzione al problema è tanto diretta quanto complicata: i due (o uno) dovranno farsi strada attraverso l’aldilà fino al paradiso, dove è narrato che ogni anima avrà diritto a vedersi esaudito un desiderio, che nel caso del nostro main character sarà tornare in vita, mentre per Poisonette quello di avere un corpo tutto suo.
Molto semplice quindi, è ora che i giocatori facciano fagotto quindi e si facciano largo in un aldilà velenoso e corrosivo, abitato da pericolose creature tanto sfigurate dalla sofferenza quanto aggressive, che faranno di tutto, coscienti o no, per fermare l’avanzata verso il nostro obiettivo.
Il gameplay di Poison Control, come il setting dell’intero titolo, è quantomeno peculiare e ammantato di un’aura di assurdo che ci farà riflettere più avanti nella disamina del prodotto. Siamo davanti ad una produzione che ha forti tinte JRPG, e che propone al giocatore lunghe parti di puzzle game gestite da Poisonette, inframezzate da altre in cui è il nostro personaggio a dover tenere banco, togliendo di mezzo i nemici in sequenze di shooting semplice, per quanto questo offra la possibilità di approcciare le situazioni in modo diverso grazie alle diverse armi ottenibili. A questo si unisce, dettando i ritmi di una narrazione orientale tipica, una forte componente più assimilabile al genere visual novel, usata e abusata dagli sviluppatori per portare avanti la trama e presentare i personaggi.
Nello specifico il cast della produzione non è un granché notevole e si piega fin troppo a tutti i cliché del genere. I personaggi sono davvero molto stereotipati secondo i classici canoni del JRPG e non offrono praticamente nessuno spunto di riflessione o possibilità di approfondimento: risulta evidente quindi che sommando questo fattore alla manifesta assurdità della trama e e dell’ambientazione la produzione prenda una direzione precisa facendo delle scelte molto forti, dettate dalla volontà di essere un’opera leggera godibile soprattutto da un pubblico affezionato al genere di appartenenza, spesso orientale, che troverà comunque godibili i numerosi siparietti che si creano tra i protagonisti in delle vere e proprie scene da commedia dell’assurdo. Non siamo certo davanti ad una produzione che proponga introspezione o altro di simile: Nippon Ichi qui davvero un videogioco che vuole divertire in tutti i sensi.
Dal punto di vista tecnico colpisce invece immediatamente come il prodotto non miri a raggiungere un’eccellenza grafica, quanto più a colpire con forti scelte artistiche. I modelli dei personaggi e dei nemici sono semplici e scontato, l’hud eccentrico e tutto il comparto visivo si regge esclusivamente sul coraggio dei designer, che vogliono portare a schermo un mondo incredibile e d’impatto, riuscendoci soprattutto grazie alla forza del titolo dal punto di vista cromatico. Tutta l’avventura viene accompagnata infatti da quello che è quasi un pugno negli occhi per via del setting della tavolozza di colori, che propone tinte forti e acide spesso contrastanti tra loro, in grado di suggerire anche visivamente una corruzione velenosa. Si tratta di un fattore di base semplice, ma comunque molto apprezzabile visto il suo effetto pienamente riuscito
In conclusione, Poison Control è un prodotto più elitario di quanto possa sembrare, nel senso che saranno in pochi i giocatori che riusciranno a godere appieno della proposta di Nippon Ichi. abbiamo davanti di fatto un prodotto ottimamente confezionato e curato bene per essere sbilanciato, confondente, d’impatto. La trama e la ambientazione, volutamente assurde e discostanti sono una componente importante che si unisce ad un gameplay eccentrico che unisce JRPG, Puzzle game e shooting in un calderone ai limiti del folle. Il comparto artistico, studiato a fondo e coerente con l’opera, è quello poi che con ogni probabilità ci permetterà di ricordare Poison Control, con le sue arie mefitiche e le sue atmosfere corrosive attraverso le quali i personaggi di un teatrino dell’assurdo si muovono per portare a schermo una commedia stravagante ed eccentrica
Nessuna rassicurazione per i coraggiosi che si cimenteranno nell’avventura proposta da Poison Control, se non quella di trovarsi ad avere per le mani qualcosa di veramente particolare e per questo di grande interesse.
*Versione testata: PS5, grazie al codice fornito dal publisher