Disponibile da maggio 2020 su PC e da fine maggio 2021 su Nintendo Switch e PlayStation 4 (e PlayStation 5 tramite retrocompatibilità), Beautiful Desolation è un’avventura punta e clicca sviluppata dai sudafricani di Brotherhood Games, già autori di Stasis e Cayne, e pubblicata da Untold Tales che ci porta ad esplorare un misterioso mondo post-apocalittico. Scopriamo insieme tutti i dettagli di questo titolo, nella nostra recensione approfondita.
Alieni e viaggi spazio-temporali in un Sud Africa post-apocalittico
La trama di Beautiful Desolation prende il via nel 1976, per le strade di Città del Capo, con il protagonista Mark Leslie che mentre è alla guida della sua automobile assiste ad un avvenimento spaventoso ed epocale, ovvero un gigantesco monolite triangolare scende dal cielo creando una devastante onda d’urto che ribalta la vettura.
Da questo inquietante prologo passano 10 anni, tempo in cui la Terra è profondamente cambiata proprio per via del Penrose, questo il nome del monolite alieno, che ha permesso all’umanità di scoprire tecnologie straordinarie, che hanno però diviso gli uomini, tra chi è a favore e chi no all’utilizzo delle stesse e fatto scoppiare ovunque la guerra.
Il nostro protagonista Mark è tra coloro che non vedono di buon occhio l’avvento del manufatto alieno e decide così, assieme a suo fratello Don, di avventurarsi in cima al gigantesco Penrose per scoprire cosa nasconde. Arrivati in cima però i due vengono “proiettati” in una diversa dimensione spazio-temporale e da qui inizia un viaggio di 12-14 ore per portare a termine la trama principale, tra astronavi, alieni, misteri ed enigmi.
Beautiful Desolation è un titolo con visuale isometrica che mescola elementi classici dei punta e clicca ad altre interessanti variabili di gameplay, soprattutto nella seconda metà dell’avventura, come per esempio i combattimenti a turni e diversi mini-giochi.
Ovviamente il gameplay è incentrato sullo scovare indizi dagli NPC, combinare oggetti ed esplorare a fondo tutte le varie ed impressionanti zone di gioco, più volte; vista la necessità di tornare in determinati luoghi una volta sbloccati determinati parametri con dialoghi o azioni.
Il mondo di Beautiful Desolation è infatti diviso in diverse macro-aree che si sbloccheranno progredendo con la storia principale, a loro volta suddivise in zone esplorabili più piccole. Tutte le aree pullulano di NPC alieni (di svariate razze) e non, ognuno con la propria storia e con diverse linee di dialogo.
È purtroppo da segnalare che non è presente una localizzazione in italiano e che i dialoghi, doppiati e sottotitolati in inglese sono tutt’altro che di facile comprensione, infatti sono presenti termini piuttosto complessi, frasi in slang, e la quantità di testi da comprendere, vista la natura narrativa della produzione, non è adatta a chi ha una conoscenza marginale della lingua inglese.
Millemila alieni, panorami mozzafiato e diversificati
Il comparto tecnico ha un level design di ottimo livello, con aree davvero ben diversificate che offrono una varietà impressionante e con una caratterizzazione degli NPC davvero sorprendente. I modelli poligonali dei personaggi principali e secondari sono buoni ma non eccellenti come il level design, mentre ovviamente essendo un titolo con visuale isometrica il framerate è stabile sia su PS4 che su PS4 Pro e su PS5 dove il titolo è giocabile grazie alla retrocompatibilità.
Il sonoro presenta buone musiche che permettono di immedesimarsi nelle situazioni di gioco ed un ottimo doppiaggio inglese, come scritto sopra però non è presente alcuna localizzazione in italiano e non è molto probabile che questa possa arrivare in un secondo momento, vista la natura indie del titolo.
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In conclusione, Beautiful Desolation è un titolo assolutamente consigliato agli amanti delle avventure grafiche e dei punta e clicca che offre una trama davvero ben sceneggiata, con una lore approfondita e ben strutturata ed una caratterizzazione davvero incredibile dei tantissimi NPC che popolano il mondo di gioco. Purtroppo però non è un gioco che potrà interessare a tutti perché la mancanza della localizzazione non rende fruibile questo bellissimo titolo a chi non ha una conoscenza più che buona della lingua inglese, vista la complessità dei dialoghi e la natura in prevalenza narrativa di quest’opera. Se soddisfate questo requisito, allora non lasciatevelo scappare.
Versione testata: PlayStation 4, grazie ad un codice digitale fornito dal publisher.