All’interno del catalogo Shockdom, sono arrivate molte novità interessanti negli ultimi mesi, come ad esempio il freschissimo La Ricerca del Silenzio di Mihai Rotari oppure Il Lupo di Arkham di cui parleremo oggi.
Scritto da Francesco Vicentini Orgnani, disegnato da Virginia Salucci e colorato da Francesco Antonelli, Il Lupo di Arkham ha visto la luce il 22 aprile all’interno della collana Shock! ed è un volume con copertina flessibile da 160 pagine al prezzo di €15.
All’interno troviamo un thriller, nientedimeno, collocabile però anche nel fantasy. Le tematiche spaziano dal bullismo all’adolescenza, dalla difficoltà di integrazione alla gestione di una sindrome in particolare, da cui è affetto il protagonista.
Ecco dunque la recensione de Il Lupo di Arkham.
“Una storia adolescenziale, cupa e avventurosa”.
Misha è un ragazzo del Massachusetts con un occhio cieco che da un anno si è trasferito nella cittadina di Arkham, insieme alla sua famiglia, e purtroppo nell’ambiente scolastico viene considerato il diverso, quello strambo. Affetto da una sindrome particolare (che non riveleremo, per evitare spoilers), la vita di Misha si divide tra la la passione per la mitologia norrena, la scuola, l’amicizia con il suo tutor, Kurt, e quella con il suo cane, Lizzy. Data la sua fatica ad integrarsi, i genitori cercano costantemente di spronarlo a uscire, al fine di stringere amicizia con ragazzi della sua età e non ridurre la sua vita a un cane e un tutor.
Un giorno Misha viene mandato contro la sua volontà a giocare in strada, ma quelli con cui prova ad attaccare bottone, non sono altro che i soliti bulletti del suo quartiere. Immediatamente deridono il suo occhio e la vergogna è tanta da portarlo a fuggire. Si ritrova così in un campo, nel quale assiste impotente all’omicidio di una ragazza. Non ha dubbi sull’identità dell’assassino. Si tratta di Fenrir, il temibile lupo.
Una volta tornato a casa, prova a condividere il fatto con i suoi genitori, i quali, stufi delle sue storie di fantasia, lo spediscono in punizione. Inizia una ricerca disperata di indizi sulla presenza di Fernir ad Arkham, aiutato e sostenuto solo da Lizzy e Kurt, ma quando anche quest’ultimo lo abbandona, Misha si ritroverà nuovamente a vagare senza meta fino a portarlo al luogo in cui ritiene si nasconda il temibile lupo: in un pub.
Tra fantasia e realtà.
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Il fumetto è un susseguirsi di sequenze cariche di suspense. Il mondo di Misha è corredato da una miriade di visioni fantastiche che non capiamo quanto essere reali e quanto essere frutto dell’immaginazione. La narrazione crea un equilibrio molto stabile tra i due mondi, senza mai lasciare che uno contamini davvero l’altro. Il lettore va avanti in uno stato di confusione, non capendo cosa ha visto e dove sia la verità, ma con la fervente certezza che Misha abbia ragione e meriti di essere ascoltato
Tra una sequenza e l’altra, troviamo dei pezzi di mitologia norrena, narrati dal libro che Misha adora leggere. In quei pezzi, lo stile cambia completamente, dando un tocco di solennità alle narrazioni norrene. Per il resto tutto il fumetto ha un disegnoe e dei colori capaci di portare in vita la storia. Lo stile rende l’intera opera di facile fruizione, ottima per un pubblico teen, ma anche per young adult.
Conclusioni.
La capacità di tenere il lettore incollato alle pagine è il frutto di un lavoro eseguito impeccabilmente. Dopotutto Vicentini Orgnani (classe ’92) è uno scrittore che ha ottenuto una candidatura al Premio Micheluzzi come Miglior Opera Prima, grazie al suo precedente lavoro, Ruggine. Virginia Salucci (classe ’94) è un’autrice bestseller grazie alla sua serie Guida Galattica per Dogsitter . E Francesco Antonelli (classe ’82) cura l’impaginazione di edizioni da libreria della Sergio Bonelli Editore. Insomma una squadra vincente, accomunata dalla formazione alla Scuola Internazionale di Comics.
Il Lupo di Arkham è un lavoro che beneficia delle specializzazioni di tutti e tre gli autori e lo esprime con la sua godibilità e, come già detto, lo stabile equilibrio tra fantasia e realtà, ma soprattutto tra le tematiche trattate all’interno dell’opera, dando uno spaccato completo della vita di Misha.