Black Desert Online non è un nuovo titolo (2014), ma sicuramente con l’approdo su Steam il 24 maggio 2017 ci sono stati numerosi cambiamenti nelle utenze: il pacchetto base è disponibile a 9,99€ e questa piattaforma fornisce un’enorme visibilità agli sviluppatori di Pearl Abyss, tuttavia sono stati penalizzati tutti coloro che già possedevano un account poiché i dati non possono essere trasferiti e si dovrebbe iniziare a giocare da zero.
Nei minimi dettagli
La grafica di Black Desert Online è spettacolare e con computer potente è possibile spingerla a livelli davvero molto elevati. Tutto ciò permette di personalizzare la propria controparte in gioco fin nei minimi dettagli e si possono impiegare comodamente due ore per spulciare tutte le opzioni, modificare i tratti del viso muscolo per muscolo, sia in modo simmetrico che asimmetrico, e si possono selezionare le proporzioni di ogni singola parte del corpo (dita comprese!), nonché la brillantezza della pelle o la sfumatura dei capelli (che possono essere spostati a ciocche secondo la propria volontà).
L’unica limitazione alla creazione del personaggio è che le classi di Black Desert Online sono strettamente legate ad una specifica razza e genere: scegliendo il Ranger ci toccherà vestire i panni di una ragazza dalle orecchie a punta, mentre i Berserker sono tutti giganti; nel ruolo di Warrior e Striker (nuova classe) ci saranno solo maschi umani mentre Tamer, Sorceress e Valkyrie saranno unicamente donne; Musa e Maehwa ci faranno vestire i panni rispettivamente di un uomo o una donna dai lineamenti asiatici, mentre fanno eccezione Witch e Wizard, che sono essenzialmente due generi per la stessa classe. Ninja e Kunoichi completano le tredici classi, la cui quasi totalità equipaggia una variante della spada come arma.
Per sottolineare fino a che punto si può spingere la grafica, nel caso si resti per diversi minuti senza compiere azioni non si assisterà solo al personaggio che alterna le posizioni di base: partirà invece una cinematica dal punto in cui ci si trova si espande poco alla volta fino a mostrare con accompagnamento di una degna colonna sonora le zone circostanti da diversi punti di vista, rendendo spettacolare anche un momento in cui probabilmente non si è nemmeno davanti al computer.
La schermata di gioco è semplice, con la barra dell’esperienza in alto, seguita dalle barre dei punti di forza e popolarità (per facilitare le interazioni e le trattative con i personaggi non giocanti) accumulati; in basso si trovano le abilità che si decide di avere sottomano e le pozioni. L’inventario è altrettanto chiaro, infatti è organizzabile in modo rapido e, nel caso di armi e armature, passando sull’icona dell’oggetto è possibile confrontarlo con quello dello stesso tipo già equipaggiato. Infine, è possibile scartare oggetti o trasformarli in materiale, se si segue la linea di missioni che porta a farlo. L’unica cosa non evidenziata nel modo grandioso che merita è l’avanzamento di livello, che passa inosservato in ogni caso tranne quello in cui un attimo prima si rischiava di morire e ci si ritrova a piena vita l’attimo successivo.
Black Spirit
La prima cosa che si scopre una volta entrati in gioco è che dentro il proprio personaggio risiede uno spiritello nero che in qualche modo ha preso il controllo della forza vitale fornendo abilità grandiose in cambio di ricordi e assuefazione al potere. Il Black Spirit fornisce missioni fin dall’inizio e i primi livelli sono quasi interamente dedicati all’apprendimento delle abilità e alle meccaniche di gioco, si passa poi ad una serie di obiettivi quali lo sterminio di diverse razze e di mini-boss per ciascuna (questa cosa dopo un po’ può essere considerata lecitamente come noiosa), infine, passato il livello 40 si iniziano a vedere ricompense interessanti come armi e armature più potenti.
Risulta subito chiaro che lo spiritello sempre presente è una creatura infestante che esiste da molto tempo e che ci sta sfruttando per riacquistare un antico potere che aveva disseminato in anime empie con necessità di potere per effettuare la propria vendetta: per me è diventato uno scopo primario quello che percorrere la storia il più velocemente possibile e seguire passo passo l’evoluzione della piccola guida! Anzi, piccola lo è all’inizio, perché proseguendo diventa molto più grande ed articolata.
Tanto da fare
Black Desert Online è caratterizzato da un ambiente enorme, che non si riesce ad esplorare interamente nemmeno dopo decine di ore di gioco! Grazie alla grafica così ben supportata, ci si muove in modo fluido anche negli ambienti affollati, esplorando città, sobborghi, fattorie e accampamenti sparsi; a proposito di questo, grazie ai Contribution Points accumulabili con le missioni si possono collegare tra loro i Nodi, creando una propria rete di commercio interno e di raccolta di materie prime, grazie a personaggi non giocanti che in cambio di cibo svolgeranno compiti che altrimenti richiederebbero uno spreco di tempo da parte nostra (Gathering, Crafting,Cooking, ecc…). I nodi sono anche utili in caso di morte, poiché si può scegliere di rinascere in quello più vicino o in uno dei paesi limitrofi, pagando un prezzo in esperienza; una terza possibilità è quella di pagare con le Perle e rinascere senza penalizzazioni né spostamenti, ma queste sono acquistabili con soldi reali. E mentre c’è chi sbriga le faccende noiose al posto nostro, ci si può dedicare allo sterminio delle creature circostanti, portando soprattutto nelle fasi iniziali all’aumento veloce di livello. I combattimenti sono fluidi ed è molto coinvolgente lo stile di gioco che comprende la possibilità di lunghe combo e di colpire da diversi lati il nemico per coglierne i punti deboli.
Ho scelto di giocare nei panni di una Sorceress e sono rimasta colpita da questa classe che basa tutto sull’evasione e sulla mobilità: la magia nera si manifesta sia a corto raggio, con pugni, calci ed esplosioni, sia a distanza, con raggi che rimbalzano tra i nemici e coni di oscurità che li avvolgono. Il nero potere può anche avvolgerci e proteggerci oppure stordire i nemici in una ritirata. Man mano che si procede nel contenuto si acquisiscono del punti da spendere per imparare nuove abilità, ma queste sono davvero tantissime e -nonostante ci sia un video che suggerisce in che ordine usarle per aumentarne l’efficacia- ammetto che ben presto ho optato per premere tasti a caso per atterrare i nemici, spesso con successo. Questa “modalità” tuttavia perde di efficacia diciamo dopo il quarantesimo livello, quando diventa improvvisamente più difficile sia il contenuto se non si decide di chiedere aiuto nella chat, sia l’accumulo di esperienza.
Ci sono a tal proposito numerose gilde sempre attive che offrono aiuto sia dal punto di vista delle informazioni, sia da quello pratico, ma bisogna essere disposti a dedicare molto tempo a compiere le missioni assegnate o allo scontro PvP (contro altri giocatori), che per il momento è senza un fine, ma che si vocifera porterà in futuro a poter conquistare le terre nemiche. Un punto negativo delle gilde, non per colpa loro ma per come è stato impostato Black Desert, è che ogni informazione che le riguarda appare a sproposito sullo schermo e qualora si decida di entrare nelle impostazioni per eliminare questo problema, al riavvio questo procedimento va ripetuto ogni singola volta, fino ad arrendersi ad avere una scritta quasi sempre presente al centro dello schermo.
Simile al vero
Ci sono diversi aspetti che portano Black Desert Online ad essere in qualche modo più simile al vero rispetto ad altri MMORPG. Innanzitutto, premendo la barra spaziatrice si può ovviamente saltare, ma nel caso ci sia un ostacolo il nostro eroe lo scalerà in modo del tutto simile al vero; avviene lo stesso anche nel caso in cui si decida di scendere da una grande altezza, poiché infatti ci troveremo ad opporci alla paura di cadere del nostro alter-ego, che cercherà di rimanere in equilibrio. Va poi citato il fatto che si si può muovere tra le città solo via terra, senza portali di collegamento o voli: si può decidere di percorrere la strada a piedi o in sella ad un cavallo/asino per andare più veloci e si può approfittare del sistema di corsa automatica tra un punto e l’altro sia per non perdersi, sia per compiere azioni come la riorganizzazione dell’inventario o l’assegnazione di punti abilità durante questo tempo altrimenti vuoto. A proposito di cavalcature, queste sono utili poiché più veloci di un pedone e più robuste in quanto sono in grado di trasportare molto più peso rispetto all’eroe in gioco, che quando è appesantito ha movimenti rallentati (anche l’inventario è molto verosimile infatti e ogni oggetto ha il suo peso, comprese le monete! Viene infatti fornita la possibilità di scambiare monete d’argento per lingotti d’oro, più leggeri, oppure di lasciarle nei depositi dedicati, da cui si può comunque attingere per fare acquisti). I cavalli hanno anche però numerosi difetti: devono essere posseduti dal personaggio, acquistandoli o acquisendoli nelle missioni, e devono essere prelevati da una stalla; devono poi essere nutriti e possono essere colpiti dal nemico, cosa che li rende a volte una limitazione. Come avrete già capito, una volta mi sono dimenticata il cavallo in una rovina e non ho sentito la necessità di rimpiazzarlo.
Insomma, questa somiglianza alla realtà non è un aspetto del tutto positivo e infatti, anche se subito può colpire e sembrare interessante, ben presto può risultare frustrante o un ostacolo alla fuga, soprattutto per coloro che sono abituati alle caratteristiche più “classiche” tipiche dei MMORPG. Basta pensare ad un momento in cui ci si trova magari con poca vita e si decide di allontanarsi dal combattimento: ci si trova davanti ad un ostacolo e invece che saltare il personaggio si mette ad arrampicarsi (con un’animazione perfetta) sull’oggetto. Si rischia inutilmente di perdere esperienza! La stessa cosa vale anche nel caso in cui nel bel mezzo di un combattimento il cavallo inizi a subire danni e si debba preoccuparsi della sua salute, oltre che la nostra…
Ah-Uh-Oh!
Black Desert Online è accompagnato da una piacevole colonna sonora, che tuttavia è minata dalla voce del personaggio che, come da titolo, ripete versi inconsulti ad ogni mossa eseguita: per me è diventato presto necessario rimuovere l’audio, ma questo penalizza i dialoghi doppiati invece piuttosto bene (in inglese).
Questo titolo è realizzato molto bene dal punto di vista del gameplay, con comandi recepiti ottimamente e un’ottima fluidità; è davvero molto apprezzato il fatto che non ci siano mai caricamenti, se non quello all’avvio, e che il mondo sia unico e interamente esplorabile. Per facilitare gli spostamenti è possibile -come già detto- ricorrere alla corsa automatica dalla posiziona attuale al luogo in cui si svolge una missione, si trova un personaggio non giocante che si vuole rintracciare o solamente verso un punto qualsiasi in cui si decida di andare: questa modalità però non è stata sviluppata a dovere e in diversi casi ci si trova a sbattere contro un muro perché la via tracciata non ha tenuto conto ad esempio dei diversi piani su cui è costruito un edificio o di porte chiuse. Un altro aspetto che ho trovato molto frustrante è che, essendoci la possibilità di muoversi più velocemente fuori dal combattimento premendo Tab (modalità che viene attivata automaticamente quando si inizia una corsa automatica), nel caso in cui si voglia affrontare un nemico durante uno spostamento bisognerà ricordarsi di premere questo tasto, pena il subire numerosi attacchi passivamente poiché non si ha modo di attaccare.
Insomma, Black Desert Online è un titolo davvero ben sviluppato sotto quasi tutti i punti di vista; tuttavia ha un grande difetto: la trama non regala emozioni ed è molto ripetitiva fino alla fine, oltre al fatto che non sono presenti veri e propri contenuti di fine gioco a parte qualche boss da sconfiggere in gruppo. Questo porta secondo me alla scelta tra due opzioni, ossia l’allontanamento dal gioco dopo il raggiungimento del livello 60 (comunque si sta parlando di molto più di 40 ore di gioco) oppure della specializzazione nel PvP dopo l’adesione ad una gilda.
Per concludere, questo gioco ha grandissime potenzialità, probabilmente non sfruttate appieno.