Abbiamo giocato a Demetrios – The BIG Cynical Adventure, un titolo prodotto ed edito l’anno scorso da Cowcat a cui da poco è stata aggiunta la modalità di gioco senza contenuto-spazzatura per ampliare il bacino di utenza anche a chi non apprezza il facile humor che caratterizza(va) i dialoghi.
Questa avventura grafica indie è disponibile a € 9,99 su Steam o per PlayStation Vita ed è stata realizzata grazie ai fondi raccolti tramite un Kickstarter con un obiettivo piuttosto basso, che ha permesso però di realizzare un titolo con tutto quello che serve, senza fronzoli aggiuntivi. Demetrios – The BIG Cynical Adventure contiene numerosi riferimenti ad altri giochi, come citazioni riconoscibili durante la partita e l’ambientazione iniziale a Parigi (anche perché l’autore Fabrice Breton è appunto francese), con i pro e i contro che questa decisione può portare.
Parigi
La trama è ben sviluppata nella sua semplicità e prevede un incipit in cui il protagonista Bjorn Thonen, antiquario da pochi soldi e scapolo tipico che vive in una casa disordinata da solo, viene aggredito nella sua abitazione durante la notte, dopo aver ricevuto una chiamata inaspettata che cercava di avvertirlo. La mattina successiva scoprirà di essere stato derubato di soldi e di una tavoletta luminosa a cui non aveva mai dato peso prima e scoprirà che chiunque la stesse cercando, aveva già forzato la serratura anche del suo negozio in precedenza, in quel caso senza successo. Demetrios – The BIG Cynical Adventure ha quindi una partenza in salita, senza soldi e senza indizi su ciò che è successo, oltre alla polizia disorganizzata e incredula, ma sarà compito del giocatore cercare informazioni nelle scene disponibili e risalire al colpevole. Giocando però senza filtri, così come il titolo era stato pensato originariamente, la trama passa in secondo piano poiché si viene bersagliati con commenti pungenti su tutto, a partire dai dialoghi, passando per i pareri personali di Bjorn sugli altri personaggi, finendo con abbinamenti sbagliati tra oggetti nell’inventario o tra gli stessi e l’interazione con l’ambiente: si finisce per esserne sommersi e, secondo il gusto personale, per stancarsene.
Le località tra cui ci si muove sono Parigi e Rhubat, una piccola cittadina inventata, e all’interno di queste si hanno a disposizione diverse mappe di gioco, disponibili a seconda della necessità: Demetrios – The BIG Cynical Adventure si svolge in modo molto lineare e ordinato, sia grazie alle scene a disposizione solo nel momento del bisogno e quindi senza un sovraccarico in questo senso, sia perché anche il tempo è scandito precisamente e al termine di ogni giornata-capitolo si accede ad un video per riassumere ciò che è successo e ciò che ci si aspetta di dover fare.
Biscottini
La grafica è semplice e particolare, piacevole e ricca di colori; le scene si sviluppano in 2D e in ciascuna è possibile trovare tra le altre cose tre biscottini ben nascosti che possono essere utilizzati come aiuti nel momento del bisogno, più ne si mangia di seguito, più l’indizio sarà preciso. L’ottimizzazione permette rapidi cambiamenti tra una scena e l’altra, senza tempi di caricamento, e ciò è molto positivo perché non ci si dovrà preoccupare di oggetti lasciati indietro in quanto sarà veloce tornare dove si desidera: il rovescio della medaglia è che in un clima così rilassato si rischia forse di entrare e uscire ripetitivamente dalle scene, senza dare troppa importanza ai dialoghi (che a volte sono utili, ma altre sono solo dispersivi) o addirittura all’esplorazione, consci del fatto che non si riuscirà a proseguire senza aver completato interamente la giornata e del fatto che in alto a destra sarà sempre possibile vedere quale sia la missione da compiere… Il tutto senza dimenticarci dei biscottini! Data la bassa difficoltà del titolo, si potrebbe giocare senza, ma sapere di averli sempre a disposizione porta ad una certa tranquillità. Si rischia insomma di perdere il senso dell’esplorazione tipica di un’avventura grafica in favore della smania di finire Demetrios – The BIG Cynical Adventure nel più breve tempo possibile, ossia entro le 7-8 ore.
Gli sviluppatori hanno però introdotto una cosa interessante che potrebbe portare i giocatori con manie di collezionismo a prestare attenzione alle scene, ossia le meccaniche di Game Over. Sarà infatti possibile morire o finire in prigione, nonché con arti mozzati sia per decisioni personali (esempio: “vuoi infilare le dita nella presa elettrica?” Sì-No), sia da storia, prima di capire come si debba in realtà procedere (“vuoi prendere in giro il presunto malvivente che con cui stai parlando?” Sì-No): tutte queste scene che porterebbero alla fine del gioco sono in realtà obiettivi collezionabili che non portano a terminare la partita, ma solo a ripartire da un attimo prima dell’accaduto.
Bleargh
Il punto debole di Demetrios – The BIG Cynical Adventure è il sonoro poiché la colonna che fa da sottofondo alla partita è orecchiabile ma monotona e non è la cosa peggiore: i dialoghi non sono doppiati (e questo può essere legato al basso budget, in quanto così è più possibile tradurre in altre lingue, cosa realizzata ottimamente per i dialoghi in italiano) ma gli effetti sonori sono per la maggior parte presenti e troppo spesso capita che un personaggio dia di stomaco, creando un rumore molto spiacevole che si fa sempre sentire.
In generale la monotonia del titolo è interrotta da mini-giochi che richiedono abilità come l’alta reattività nell’interazione mano-occhio oppure la fortuna del giocatore; è anche possibile giocare per un breve tratto nei panni di Sandra, la vicina di casa e compagna di avventure; si può infine ricorrere all’uso del cellulare per creare diversivi o accedere a liste di oggetti da raccogliere nelle diverse mappe di gioco. Nel caso del Luna Park all’inizio, si può anche decidere di insistere nell’eseguire questi contenuti secondari per motivi per completezza, oltre che per distaccarsi dalla linea principale di gioco.
Per il resto, se si decide di giocare (senza suono) ad una semplice avventura grafica non scontata, questo titolo può soddisfare le aspettative.