Gli esperimenti di logica sono da sempre un tema ricorrente nei giochi, questi possono essere condotti da robot folli su umani ignari, con la promessa di torte, altri sono eseguiti senza dar spiegazioni su soggetti ignoti che si ritrovano equipaggiati con strani congegni in labirinti dalle strane meccaniche e dalla difficile uscita; fortunatamente su Death Squared sono sottoposti a queste pericolosissime prove degli ignari cubetti controllati a distanza, che hanno come unico scopo testare l’astuzia di chi li sta guidando e fino a che punto la rabbia umana si può spingere.
Il gioco è sviluppato ed edito da SMG Studio, studio indie già noto per altri titoli indie (come Thumb Drift e One More Bounce) che fanno del gameplay puro il loro punto di forza, infatti l’esperienza che ha l’utente è il punto focale e il design del gioco ha un livello di cura elevatissimo, a complementare questo c’è una grafica molto colorata e semplice, che fa risaltare i dettagli dei livelli e aiuta, in parte, a recuperare il morale nonostante le drammatiche esperienze che si stanno provando in Death Squared. Il gioco è disponibile su PlayStation 4, Steam, Xbox One e da oggi anche su Nintendo Switch e noi abbiamo potuto provarlo proprio su quest’ultima console.
Iniziano i test
L’idea alla base del gioco è semplicissima: in ogni stanza bisognerà guidare uno o più robottini fino al punto di arrivo del proprio colore, facile no? Lo sarebbe se non fosse che per andare dal punto A al punto B bisognerà passare per piattaforme mobili, raggi laser e trappole dalla natura più varia e barriere attraversabili solo da robot di determinati colori. L’insieme di questi elementi rende il gioco un vero e proprio rompicapo, costringendo il giocatore a ragionare sulle proprie mosse per evitare di portare il proprio mezzo alla morte e dover ricominciare lo schema. Molto godibile è anche la semplicità dei comandi stessi, infatti tutti i puzzle ruotano attorno al fatto che l’unica interazione che si può avere è quella di movimento, ciò però non va a limitare la difficoltà del titolo, ma piuttosto aiuta a tenere il più basso possibile il livello d’ingresso alle stanze dei test. Una pecca è data, a causa dei comandi sfruttati unicamente per il movimento, dall’impossibilità di girare la camera per poter meglio osservare le stanze anche da prospettive diverse.
Ovviamente la difficoltà andrà man mano incrementando con i livelli, così da far adeguare tutti alle varie tipologie di trappole, in modo da poter assimilare man mano i pericoli connessi a ciascuna di queste. Abbiamo parlato di robottini che sono costretti ad affrontare pericolosissime prove, ma cosa li rende così particolari e, va bene che possiamo muoverli, ma come si possono coordinare vari robot a eseguire azioni, a volte da compiere in simultanea, per poter aver la meglio sui vari test? Andiamo a scoprirlo.
L’unione fa la forza
Death Squared è un gioco pensato prima di tutto per essere giocato in compagnia, infatti c’è la possibilità di giocare fino a quattro persone con ognuno alla guida di un robot, questa modalità di gioco è anche fortemente incoraggiata da alcuni degli enigmi, poiché bisognerà muovere simultaneamente più personaggi per farli proteggere a vicenda dai laser oppure bisognerà sfruttarne uno per valicare un buco, creando quindi un vero e proprio trampolino. Nonostante la grande propensione verso il multiplayer. Il titolo non è limitato da ciò, infatti è pienamente godibile da due o da un giocatore, questo grazie alla modifica dei comandi di gioco: infatti semplicemente con l’utilizzo dei tasti dorsali sarà possibile selezionare un robot diverso e guidare quello fintanto che ci servirà; per quanto riguarda la modalità singola si possono semplicemente muovere due robot simultaneamente con le due levette analogiche.
Le stanze di Death Squared
Un altro punto di forza del gioco sono le modalità che questo ci offre, infatti abbiamo a disposizione la Storia, dove ci verrà un po’ narrata, dagli scienziati e dalle varie intelligenze artificiali, la natura degli esperimenti che stanno venendo condotti; in questa modalità avremo a disposizione due robot da comandare e i livelli disponibili saranno 80, mentre nella seconda modalità definita Party sono disponili 40 livelli da giocare con quattro personaggi. Oltre a queste due possibilità si potrà accedere, dopo aver completato tutti i livelli, alle modalità Vault sia della storia che del Party, così da accrescere ancora di più la disponibilità di schemi da poter giocare.
Delirio in compagnia
Death Squared è quindi un ottimo puzzle game che può dare tante ore di divertimento, soprattutto se giocato in compagnia di altri e la scelta da parte di SMG Studio di portare il gioco anche su Nintendo Switch è molto azzeccata, dato che punta tutto sul far trovare più persone nella stessa stanza per poter apprezzare al massimo ciò che il titolo ha da offrire, assicurando molte risate e tante ingiurie. Unici nei significativi che si possono trovare in Death Squared sono la presenza di una colonna sonora non molto brillante, che ci accompagnerà in modo fin troppo marginale durante le prove e l’assenza di una traduzione italiana, che può far perdere molti dialoghi (ottimamente doppiati) ai giocatori non avvezzi alla lingua Inglese.