“Cosa ci riserverà il futuro?” sembra essere la domanda di partenza che Warren Ellis si è posto, ed è la stessa domanda alla quale è stata chiamata a rispondere l’Unità di Cross-Contaminazione Culturale, formata dai protagonisti della storia di Injection Vol. 1. [table id=15 /]
Il XX secolo è stato all’insegna dell’innovazione, della corsa al nuovo, delle scoperte in ambito scientifico e tecnologico tra le più stupefacenti che l’uomo potesse mai immaginare, la società si è trasformata radicalmente ed è ormai inutile ed impensabile immaginare di poter tornare indietro; eppure, negli ultimi anni si sta sta facendo largo l’idea che non ci sia più questa “fame” di sapere, di andare oltre ciò che ci circonda, sembra che questa bufera stia andando via via a scemare.
Sapendo ciò, voi come reagireste? Vi trasformereste in persone che fanno la storia, o preferireste osservare ciò che succede e lasciarvi trasportare dalla corrente? Maria, Robin e gli altri componenti dell’Unità hanno fatto la loro scelta. Il racconto, più che porre l’attenzione sul progetto in sé, si focalizza sulle conseguenze che questo ha sul resto del Paese.
“Che cos’è?” “L’inoculazione.”
Il Primo Volume di Injection si concentra sulla Dott.ssa Maria Kilbride, scienziata di fama mondiale che, però, è rinchiusa in un manicomio apparendo ormai come una donna spezzata, soprattutto in confronto alla Kilbride che Ellis ci mostra durante i flashback sull’Unità e sul loro lavoro. Nonostante l’apparente follia e malinconia, la Dott.ssa è la persona che, tra i cinque membri del team, sente di più il peso delle azioni commesse e che si farà carico di porvi rimedio.
Altro personaggio sul quale Ellis si concentra è Rob Morel, studioso di tradizioni e miti inglesi nonché ultimo discendente di una famiglia di cunning men, ovvero stregoni (anche se lui non si considera tale). Morel è il personaggio che, personalmente, reputo più interessante al momento: cerca di agire razionalmente ripudiando le tradizioni di famiglia e il suo potere (che non è ancora chiaro), e anche qui i flashback ci aiutano a comprendere la natura del personaggio, le relazioni con gli altri protagonisti, in particolar modo con Maria. Proprio il loro rapporto sarà il punto di partenza della storia, e sono fiduciosa che nel prosieguo ci sarà dato saperne di più. Il resto dell’Unità ci viene solo presentato quindi ancora non è possibili dare un giudizio dettagliato.
Riepilogando: una scienziata, uno stre- un esperto di mitologia, un hacker, una sorta di Sherlock Holmes ed infine un agente segreto… Sembra l’inizio di un B movie, eppure Ellis è riuscito a far convivere in questi primi cinque numeri aspetti così diversi in modo egregio, riuscendo a rapire il lettore spingendolo a domandarsi quali sono i limiti dell’essere umano e della scienza. Black Mirror docet.
“Parli sul serio, Maria? Non sai chi sono?”
Se avete già letto altri racconti di Ellis, saprete della tendenza che ha l’autore a non rivelare tutto e subito, ma piuttosto di gettare nei primi numeri alcune idee, situazioni e personaggi creando (apparentemente) quadri confusionari che potrebbero scoraggiare la lettura, ma già a partire dal n. 4 e poi con l’ultimo numero di questo volume sarà tutto più chiaro – ma non troppo.
Il tratto di Declan Shalvey è pulito e dà vita ai personaggi di Injection, accentuando la determinazione di Maria o il turbamento di Morel; menzione d’onore di questo numero è la sequenza d’azione di Simeon Winters, inquadrature all’altezza delle migliori spie del cinema. La colorazione è affidata a Sordie Bellaire, che con i suoi toni spenti rende a pieno l’idea degli stati d’animo dei personaggi, alternati alle tinte più tenui dei flashback e a quelle vive del mondo spirituale con il quale il cunning man è in contatto.
In conclusione, Injection mescola molto attentamente elementi fantasy, socio-politici, etici e tecnologici riuscendo a non sembrare un fumetto pacchiano e scontato. Ellis è riuscito in questo primo numero a caratterizzare bene i personaggi sui quali si incentra, prendendosi il tempo necessario per costruire un incipit solido (ma necessario) che non mancherà di deludere i lettori negli ultimi numeri. Naturalmente molti sono ancora gli interrogativi, ed essendo ancora una serie in corso, non è facile dire quanto ancora Ellis ci ha riservato per il futuro, quindi non resta che continuare la lettura e stare a vedere.
*Volume gentilmente fornito da SaldaPress per la recensione.