Il brand di Ghostbusters è uno dei più famosi in assoluto, sin dal suo debutto nel lontano 1984 con il primo film nelle sale la pellicola incentrata sugli acchiappafantasmi ha dato vita ad un vero e proprio universo costellato da seguiti, serie animate, videogiochi e chi più ne più ne metta. Sicuramente riprendere in mano una saga del genere è tutt’altro che facile contando soprattutto che il suo autore e attore principale Harold Ramis è scomparso qualche anno fa, proprio per questo la scelta di mettere al comando di questo nuovo Ghostbuster: Legacy il figlio di Ivan Reitman, produttore del primo capitolo, è una delle scelte più azzeccate con Jason che è cresciuto sul set con il padre, il quale lo ha seguito passo passo anche in questa nuova produzione.
Una cittadina infestata
Produzione che si svolge in quel di Summerville, in Oklahoma, dove la piccola protagonista Phoebe Spengler (una bravissima Mckenna Grace) si trasferisce insieme alla famiglia dopo esser stati sfrattati dalla precedente casa per via delle poche finanze a disposizione.
Si capisce presto però che la nuova cittadina è tutt’altro che ordinaria dato che quest’ultima è costantemente colpita da scosse di terremoto pur non essendo una zona sismica come sostenuto dal nuovo professore della ragazzina, Mr. Grooberson
(un ottimo Paul Raud), il quale aiuterà la protagonista a venire a capo di questa intricata faccenda con l’aiuto del compagno di classe Podcast (Logan Kim).
Una volta arrivati a Summerville va in scena una sorta di ritorno al passato con la ragazzina che riscopre gran parte delle tecnologie da Acchiappafantasmi tra cui l’iconica trappola per fantasmi e lo zaino protonico, seguita poi dal fratello che rispolvera in un capanno la mitica Ecto-1, la macchina senza tempo del team. Neanche il tempo di capire cosa si ha tra le mani che i due si ritroveranno davanti i primi fantasmi con una trama che avanza senza troppi colpi di scena di nota risultando abbastanza prevedibile nella sua prosecuzione.
Scontro tra generazioni
Come il titolo ci suggerisce Ghostbusters: Legacy mette in risalto l’eredità lasciata dai vecchi acchiappafantasmi con il vecchio zappaterra, così viene chiamato il buon Egon, che ha nascosto tutte le sue scoperte nella casa abbandonata di Summerville con la prima parte del film che risulta proprio una riscoperta di quest’ultime. Il fattore nostalgia viene poi alimentato anche nella seconda parte della pellicola con l’arrivo delle vecchie glorie, non vi spoileriamo di più, che però sembrano un po’ forzate sullo schermo andando a comporre un quadretto sottotono con i protagonisti attuali che potevano avere ancora più importanza nelle scene senza dover ricorrere al passato.
Una discreta ripartenza
Ghostbuster: Legacy cerca di mettere insieme il passato e il futuro della saga facendolo discretamente puntanto sia al fattore nostalgia per gli amanti del primo film dell’84 sia per i novizi della serie con dei protagonisti del tutto inediti che vanno a rappresentare una sorta di nuova generazione degli acchiappafantasmi, in quello che potrebbe essere il primo di una serie di pellicole.
Ghostbuster: Legacy
- Regia 70%
- Fotografia 75%
- Montaggio 65%
- Interpretazioni 75%
- Sceneggiatura 65%
Pro
- La nuova generazione di acchiappafantasmi è ottima
- Prima parte piena di ricordi del passato
Contro
- Qualche scena sa di già visto
- Integrazione tra le due epoche non ottimale nella seconda parte