Il 2024 vede l’emergere di una nuova tendenza nell’ambito della gestione e archiviazione dei dati che sarà sempre più rivolta a ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente, spingendo i responsabili dei data center di tutta Europa a trovare strade per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità delle imprese. Una sfida importante per le attività basate sui dati, che generano e archiviano grandi volumi di informazioni. Infatti, per funzionare e soprattutto per raffreddarsi, i data center impiegano tra l’1% e l’1,5% del consumo elettrico a livello mondiale e, considerando che la mole di dati generati continuerà ad aumentare, trainata anche dalla crescente adozione di innovazioni tecnologiche come l’intelligenza artificiale (AI) e il machine learning (ML), inevitabilmente aumenteranno i requisiti di elaborazione e archiviazione. Ne è un esempio la crescita esplosiva del mercato dei server dedicati all’intelligenza artificiale, che si prevede crescerà fino a raggiungere un impatto economico di 150 miliardi di dollari entro il 2027 che, tradotto in consumo energetico, significa impiegare da 85 a 134 terawattora all’anno.
In questo scenario, le organizzazioni si rivolgeranno sempre più all’adozione di soluzioni che possano aiutarle a raggiungere una maggiore efficienza energetica e a ridurre gli sprechi: hardware più sostenibili, come le unità disco rigido (HDD) ad alta capacità o la nuova generazione di unità ad alta capacità che utilizza la registrazione magnetica a strati (SMR) per ridurre l’impatto sull’ambiente e aiutare nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità nei data center. Le unità HDD SMR offrono un aumento della densità areale fino al 15% in più rispetto alle attuali unità ad alta capacità che utilizzano la tecnologia di registrazione magnetica convenzionale (CMR). Ne è un esempio l’unità Ultrastar® DC HC680 da 28 TB[1] recentemente presentata da Western Digital, progettata con il 40% (in peso) di contenuto riciclato e con un’efficienza energetica superiore al 10% per terabyte[2].
Inoltre, il ricorso a unità di maggiore capacità può consentire ai data center di installare una quantità minore di unità HDD a basso consumo rispetto a una quantità maggiore di unità HDD di minore capacità per memorizzare la stessa quantità di dati, così da ridurre i costi di alimentazione e di raffreddamento. Infine, per evitare la diffusione di inutili rifiuti elettronici, alcuni modelli di dischi rigidi vecchi o a fine vita possono essere portati nei centri di riciclo Easy Recycle, dove vengono salvati i materiali che possono essere riutilizzati, creando catene di approvvigionamento più sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico. Grazie al progresso e all’innovazione nelle soluzioni di archiviazione, nel 2024 le organizzazioni saranno in grado di elaborare e analizzare una massa crescente di dati, con un’attenzione maggiore alla sostenibilità e al raggiungimento degli obiettivi di riduzione nei consumi di energia.