Da diversi anni i giochi sui vampiri non riescono ad avere un adeguato spazio sul mercato, sono stati diversi i tentativi con uno degli ultimi, Vampyr, che era riuscito a dare una svolta a questi protagonisti spesso bistrattati all’interno del mondo videoludico. Sono passati sei anni e finalmente abbiamo tra le mani una nuova opera incentrata su questo genere con il team svedese di Stunlock Studios che ha reso disponibile anche su console il suo nuovo action survival intitolato V Rising.
Quest’ultimo ha già goduto di un ampio periodo in Accesso Anticipato venendo rifinito e migliorato sotto diversi aspetti fino ad arrivare su console con tutte le possiblità e opzioni possibili. Vediamo dunque se il titolo sia riuscito a dare nuova linfa vitale ad un genere che non è mai stato al centro dell’attenzione.
Crafting e combattimenti
V Rising ha una natura action RPG con visuale dall’alto che con un occhio disattento potrebbe essere paragonato al più classico Diablo like anche se ben presto si scopre che il team svedese di Stunlock Studios abbia virato più sulle possibilità di crafting rispetto al titolo targato Blizzard.
Il gioco infatti non vede una “costruzione” del personaggio nelle minime statistiche come la suddetta saga ma punta di più sul gameplay immediato con la possibilità di utilizzare si varie abilità ma senza concedere la moltitudine di opzioni presenti nella saga. Dopo un rapido editor abbastanza scarno siamo già catapultati all’interno del mondo di gioco accompagnati dalle più classiche missioni tutorial.
Entrati nel loop del gioco quello che c’è da fare è la base di ogni survival, ovvero combattere i nemici recuperare i vari materiali per costruire oggetti e edifici medievaleggianti il tutto stando attenti alla mortale luce del sole: si perchè in V Rising ci si può muovere liberamente solo sotto la luce lunare mentre, da buon vampiro, qualche raggio di sole significa morte certa. Per questo bisogna fare molta attenzione di giorno a sfruttare le ombre dei vari paesaggi nel mentre combattendo con nemici di ogni sorta tra ragni, umani e quant’altro.
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Ma non solo combattimenti come detto perché il team svedese ha puntato forte sul crafting e sulle costruzioni con le possibilità che sono davvero molte andando da semplici mura per difendersi dagli attacchi nemici fino ad arrivare a veri e propri castelli con tanto di ornamenti e statue per dar vita al proprio regno mettendo timore a tutti gli avversari.
Si perché il gioco consente di prender parte alla propria avventura sia in singolo creando il proprio server dove rimanere indisturbato e senza pensieri, ma anche di affrontare il tutto sia in PVE che in PVP andando a creare degli ecosistemi simili a quelli già visti in altri survival dove i giocatori possono collaborare o affrontarsi a suon di spadate e abilità.
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Graficamente nella media
Dopo le avventure su PC V Rising si presenta su console senza eccellere consegnando ai giocatori un prodotto che fa il compitino sotto questo aspetto: sono presenti infatti alcuni spunti interessanti ma a livello grafico generale sia i personaggi che le ambientazioni non presentano particolari picchi.
Per quanto riguarda invece le prestazioni il titolo risulta abbastanza stabile godendo di una buona fluidità generale anche in diverse situazioni più concitate.
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Un survival interessante
Il titolo di Stunlock Studios approda su console e lo fa in maniera discreta senza avere particolari eccellenze con i giocatori che possono intraprendere il proprio viaggio costruendo qualsivoglia struttura e orpello medievale dando vita al proprio castello dei sogni anche in cooperativa con amici o affrontando avversari temibili nella difesa di quest’ultimo.
*Versione Testata: PS5, grazie al codice fornitoci dal publisher