Dopo l’ottimo lavoro svolto con Monaco: What’s Yours Is Mine, lo studio Pocketwatch Games torna su PC (tramite Steam & GoG) e PlayStation 4 con Tooth and Tail, Un RTS atipico pensato appositamente per gamepad e divano caratterizzato da scontri veloci e mappe generate proceduralmente. Quale fazione mangerà le altre?
Gamepad + RTS, siamo sicuri?
Ammettiamolo, scoprendo che Tooth and Tail è un gioco di strategia in tempo reale che si gioca con il pad e seduti comodamente sul divano, chiunque farà una faccia stranita. È incredibile ma è così, i tempi cambiano e l’evoluzione porta a creare prodotti prima impensabili. Detto questo, il ruolo classico del giocatore viene spostato da onnisciente a parte integrante del gioco. Vestiremo “la pelliccia” di uno dei personaggi, ci sposteremo per la mappa e faremo quello che si fa normalmente in un RTS, ma in maniera semplificata e adatta alla nostra periferica di input.
La guerra per la carne (The War for Meat)
Tooth and Tail come detto sopra, semplifica quella formula, ormai antica, tipica di un gioco di strategia in tempo reale, ma non ne perde l’essenza.
I mulini sono il cardine del gioco, nell’area limitrofa ad essi faremo crescere campi di grano, fonte dell’unica risorsa del gioco: la carne.
Qualunque azione ci costerà una parte di questa nostra risorsa. I processi di gioco sono automatizzati, la consueta casa degli RTS viene sostituita da una tana, la quale ha un massimo di unità da schierare; quando una di queste ultime verrà persa, la tana la sostituirà solo se sarà disponibile abbastanza carne.
Per quanto riguarda la meccanica del portare la guerra ai nostri avversari, non manderemo all’attacco i nostri eserciti standocene tranquilli alla base, ma parteciperemo alla battaglia anche noi, chiamando l’adunata, indicando l’area d’attacco e rischiando il pelo in prima persona. Perdere l’unità principale è possibile, ma non prevede la chiusura della nostra partita: dopo pochi secondi infatti questa ritornerà vicino ad un nostro mulino pronta di nuovo per l’azione.
Il cibo delle bestie (The Food of Beasts)
Come intuibile dal titolo, i protagonisti del gioco non sono i classici umani, ma gli animali che abitano le foreste: scoiattoli, volpi, talpe, gufi, topi, ecc. e l’utilizzo di questo modello di personaggi antropomorfi collegato con le tematiche del gioco sono palesemente una metafora semplificata dello sciocco comportamento umano per l’appropriazione delle risorse.
La trama di base è semplice, una guerra civile la cui forza motrice è una: la logica del mangiare o venire mangiati. Nella modalità campagna in single player le quattro fazioni in lotta sono ben divise dai colori oltre che dalle unità ben caratterizzate e con statistiche differenti, dando così un ulteriore ricambio di gameplay.
Non saranno disponibili solo missioni classiche nelle quali bisogna distruggere il mulino avversario ma ci saranno altre modalità, come sopravvivere per un determinato periodo di tempo ad un numero sempre maggiore di nemici, o alcune in cui non ci saranno mulini ma solo dei fuochi da campo da difendere. Difficilmente però le missioni dureranno più di 5 minuti.
La sfida offerta è alta nonostante una curva di apprendimento non troppo ripida, infatti non sarà semplice vincere al primo colpo le missioni ma perdere insegnerà come approcciare nel modo corretto la battaglia. Inoltre essendo ogni partita creata proceduralmente il campo di battaglia sarà sempre differente tenendo vivace l’attenzione del giocatore.
L’inno dei Commonfolk (Anthem of the Commonfolk)
Pocketwatch Games, come successo con Monaco, crea una colonna sonora che dipinge magnificamente le atmosfere del gioco in un susseguirsi di sonorità mediterranee come il tango o la tarantella, ricreate con strumenti moderni dell’area russa, accompagnando le sfumature di tensione in un climax che infine si risolve in azioni veloci e ritmi compulsivi. Questo è merito ancora una volta di Austin Wintory, compositore americano, che ha creato brani anche per giochi quali Journey, Abzu e i The banner Saga solo per citarne alcuni.
Tooth and Tail utilizza una pixel art che rende l’ambientazione rurale ottimamente grazie ai colori tipici delle atmosfere bucoliche: verde e giallo unite a tonalità neutre di origine campestre. Il giocatore è quindi spinto all’immedesimazione, aiutato anche da animazioni funzionali allo sviluppo del gioco.
Chi diventerà carne? (Who becomes the meat?)
La campagna ci metterà nei panni dei comandanti delle quattro fazioni disponibili: Bellafide dei Longcoats, Hopper dei Commonfolk, l’ammiraglio dei KSR e Archimede dei civilized e non sarà possibile scegliere con chi iniziare.
Il tutorial, svolto in un seminterrato, prevede la spiegazione decisamente esaustiva di tutte le funzioni del nostro personaggio. Superato il tutorial, il gioco inizia direttamente nel quartier generale della fazione assegnataci. Ogni HQ è diverso dagli altri rafforzando ulteriormente l’atmosfera generale del gioco. La base, infatti, è ricca di personaggi e di oggetti con cui è possibile interagire.
L’esplorazione non sarà completamente libera, per sbloccare completamente l’area si dovranno infatti prima completare le missioni.
L’affamato affronta un inverno rigido (The Hungry face a stiff wind)
Per quanto riguarda i comandi del pad, In Tooth and Tail, si controllerà il topo bandiera grazie all’analogico sinistro. La solita nebbia di guerra obbligherà il giocatore ad esplorare il campo di battaglia per conoscere sia la posizione nemica sia le sue unità.
L’HUD ci soccorrerà grazie all’immancabile mini-mappa nell’angolo dello schermo, che ricostruirà le zone appena visitate. Le mappe generate proceduralmente non sono vaste, ma sarà comunque possibile tornare subito ad un mulino grazie ad un tasto frontale del gamepad. Verranno utilizzati altri due pulsanti frontali, uno per costruire edifici e l’altro per venderli. I grilletti serviranno a chiamare l’adunata e ad attaccare a seconda che li si tenga premuti o li si pressi solo una volta. Quello destro darà l’ordine a tutte le unità in nostro possesso mentre il sinistro solo a quella preselezionata nel riquadro sottostante grazie all’uso dello stick destro. A fianco di quest’ultimo sarà presente il nome dell’unità, una sua immagine in alta definizione oltre alle caratteristiche della suddetta.
A completare il tutto sarà anche presente un riquadro degli obiettivi diviso fra il compimento della missione vera e propria, imprescindibile per l’avanzamento del gioco, e fra l’opzione “eroico” che permette di aumentare il livello di sfida.
Vuoto nello Stomaco (Hollow in the Gut)
Oltre alla ben strutturata campagna, è presente nel titolo anche la modalità multiplayer con 3 opzioni di gioco: Ranked, Unranked e offline; Tutte disponibili fino a 4 giocatori; purtroppo, vista la scarsità di visitatori online, abbiamo potuto giocare solo offline.
Il game play subisce dei piccoli cambiamenti rispetto alla campagna. Infatti in questa modalità potremmo finalmente scegliere schieramento e genere delle unità da utilizzare, spingendo i partecipanti verso uno stile di gioco personale, dinamico, che cambi con lo sviluppo della partita, impedendo l’abitudine a fossilizzarsi sulle scelte strategiche pregresse.
I vincitori banchetteranno (Victors will Feast)
Con Tooth and Tail, lo studio Pocketwatch Games fa di nuovo centro realizzando un titolo con delle musiche incredibili e un’atmosfera di gioco quasi perfetta. La resa antropomorfa delle unità chiaramente richiamanti le meccaniche morali umane e le sue tematiche colpisce il giocatore, come lo stile di gioco che svecchia una delle formule più antiche nel panorama videoludico, semplificandola ma non facilitandola.
Se siete amanti degli RTS questo gioco vi sembrerà strano, ma superato l’impatto iniziale vi regalerà diverse ore di divertimento. Considerando anche il prezzo contenuto, Tooth and Tail ha la possibilità e la capacità di ritagliarsi uno spazio nella libreria (virtuale) di molti videogiocatori.