Quanti di voi si ricordano il famoso cartone incentrato sul golf Tutti in Campo con Lotti? Questo simpatico anime giapponese prodotto nel lontano 1984 e diretto da Hiroyoshi Mitsunobu, arrivato in Italia qualche anno più tardi, vede come protagonista Lotti, un giocatore di golf che vuole a tutti i costi diventare un professionista.
Proprio questo sarà il nostro obiettivo principale nel titolo sviluppato da Sidebar Games, Golf Story, dove il protagonista inizierà dal basso e senza particolari fondamentali per compiere una scalata sportiva che lo porterà tra le vette dello sport in questione, in quello che non è un semplice golfistico ma un titolo con una forte componente RPG incentrato sul golf.
Da infante a campione
La storia di Golf Story inizia sin dai primi passi sul green del protagonista, quest’ultimo ancora in tenerà età accompagna il padre sui verdi campi da golf, momento perfetto per iniziare a tirare qualche colpo qua e la alla pallina e venir addestrati da chi ne sà di più in materia.
Nella fase iniziale infatti potremo prender parte ad un tutorial, nel quale ci verranno spiegate le meccaniche base del gioco, tra cui le meccaniche di tiro e, in compagnia di alcuni “disturbatori” come un ladro e qualche paperella, anche a gestire la pressione e le distrazioni.
Una volta portata a termine questa breve sezione introduttiva saremo catapultati in una accademia golfistica chiamata Wellworne Grove dove potremo interagire con diverse persone praticanti il medesimo sport, insegnanti e personaggi singolari, con il solo obiettivo di diventare sempre più forti e poter un giorno competere con i più forti del settore, prendendo parte ai tornei più importanti e farci largo a suon di buche.
Tutto il titolo sarà proprio incentrato sull’andare in buca, ogni questione, ogni missione potrà essere risolta in questo modo, partendo dalle missioni principali, che alla fine si presenteranno come delle gare sui diversi tracciati che ci ritroveremo ad affrontare, per poi passare alle quest secondarie, sempre a tema golfistico, in cui ci verrà chiesto di portare a termine alcuni obiettivi, come per esempio fare una buca in determinate condizioni o lanciare la pallina più distante possibile.
Un colpo preciso
Il sistema di gioco di Golf Story è abbastanza semplice da capire ma tutt’altro che scontato da interiorizzare, il tutto si baserà sul tasto A e la sua iterazione per ben tre volte all’interno di ogni colpo.
Per prima cosa, premendo il tasto si farà partire il cursore presente nell’apposita barra determinante per calibrare le caratteristiche principali del nostro colpo, successivamente, ad una nuova pressione del tasto, saremo in grado di “assegnare” una determinata potenza al tiro, infine, con l’ultima volta che toccheremo il pulsante in questione, daremo la precisione e il nostro colpo sarà pronto, con la speranza che vada dritto in buca.
A tutto ciò ovviamente, come ogni gioco di golf che si rispetti, vanno ad aggiungersi diverse variabili di cui dovremo tener conto nel corso della nostra preparazione, come la presenza del vento, indicata con un’apposita freccetta in alto a destra nello schermo, la conformazione del terreno, che in base alle varie situazioni presenterà l’erba più alta, il green e la difficoltosa sabbia chiamata bunker; da notare inoltre la presenza di alcuni simpatici “disturbatori” come uccelli o talpe, questi muoveranno la vostra pallina, se quest’ultima andrà nel loro campo d’azione; poi potremo anche selezionare i vari ferri del mestiere per poter calibrare al meglio il nostro colpo, ma non solo, sarà possibile inoltre utilizzare un tiro calibrato che ci consentirà di essere più precisi.
Tutto questo sarà a portata di mano, infatti nel corso della nostra avventura, mentre saremo intenti a cercare i diversi NPC per la missione principale o quest secondarie, con un semplice tasto potremo tirare fuori la pallina da golf e allenarci in qualsiasi posizione, così da impratichirci in tutte le situazioni anche le più complicate.
Ma non è finita qui, dato che lo spirito GDR del titolo si fa sentire anche nella presenza della progressione del personaggio, quest’ultima infatti avrà ben cinque caratteristiche, potenza, precisione, effetto e così via, che andranno potenziate attraverso i punti che otterremo nel corso dell’avventura, completando quest principali e secondarie, così da poter crescere e avvicinarsi sempre di più ad un giocatore professionista; oltre ai punti esperienza, ci verrà consegnato qualche spicciolo a missione, che, inizialmente, sarà utile per pagare la prima lezione di golf, ma successivamente consentirà di acquistare dell’equipaggiamento utile per come mazze che permetteranno colpi diversi o altri oggetti utili per migliorare alcune caratteristiche.
Semplice ma molto curato
Anche se il titolo si basa su una grafica classica a 16 bit il comparto artistico si assesta su ottimi livelli, grazie alla cura con cui i ragazzi di Sidebar Games hanno realizzato ogni singolo stage, gestendo perfettamente le diverse variabili presenti in gioco come il vento, o, addirittura, il semplice passare tra due erbacce, che comporta il movimento di quest’ultime.
Il tutto è realizzato con massima precisione e nulla è lasciato al caso, ogni singolo personaggio è riconoscibile anche se definito da pochi pixel, con le sue peculiarità e le sue movenze che lo caratterizzano.
Per quanto riguarda il comparto sonoro anche i brani che ci accompagnano nell’avventura sono curati, con diversi temi strumentali che riescono a non pesare per tutto lo stage e riuscendo a dare un clima rilassato alla vicenda.
Buca al primo colpo
Golf Story è un titolo ottimo, un GDR atipico basato sul golf, che non si prende molto sul serio ma che sa essere piacevole per tutta la sua durata che si assesta intorno alla decina di ore. Con un prezzo decisamente accessibile è uno di quei giochi da non perdere su Nintendo Switch, non solo per la sua qualità, ma anche per un gameplay semplice ma non per questo poco curato.