In occasione dell’arrivo della seconda stagione, analizzeremo il primo step di un progetto molto ambizioso chiamato: “ The Crown”. La serie televisiva creata da Peter Morgan, si pone l’obiettivo di raccontare la vita della Regina Elisabetta II, dal suo matrimonio nel 1947 ai giorni nostri, realizzando un dipinto sulla famiglia reale britannica. Le sei stagioni pensate dal creatore della serie, avranno un cambio di cast ogni due stagioni, consolidando l’idea di un arco narrativo lunghissimo. Distribuita da Netflix, The Crown ha suscitato un interesse fulmineo per il budget più alto nella storia della televisione, superando perfino Game Of Thrones.
Nel cast della prima stagione troviamo molti volti interessanti, come Matt Smith, Claire Foy, John Lithgow e Eileen Atkins; lodata dalla critica e amata dal pubblico, la serie ha riscontrato un buon successo, non classificandosi tuttavia come fenomeno di culto. Le spese altissime della serie hanno portato a una ricostruzione storica davvero sublime, dove costumi e scenografie, restituiscono lo stile regale della corona britannica. The Crown ci trasporterà in un mondo di tradizioni antichissime, dove l’ascesa della monarca sarà costellata da ostacoli di ogni tipo.
La serie ci trasporta nel 1947, in cui assistiamo al matrimonio tra Elisabetta e Philip, rispettivamente la futura regina e il duca di Edimburgo. Il matrimonio tra i due, benché non sia accolto positivamente da ogni membro della famiglia reale, sembra funzionare; tuttavia l’incoronazione segnerà per la coppia un duro colpo, nel quale non c’è possibilità di scampo. La regina Elisabetta II è intrappolata nel suo ruolo di regina e di moglie, mentre Philip ha l’unico dovere di essere consigliare la monarca, di amarla e di conseguire al suo destino come ombra eterna della propria consorte. La regia, spesso intima, scava nei personaggi per estrapolare le incertezze di un matrimonio tra due persone divise e unite paradossalmente dalla corona.
Con una sceneggiatura davvero ben scritta, The Crown insiste sull’onere da compiere ad ogni costo, dove la personalità e le proprie opinioni, sono in secondo piano rispetto alla corona, la quale deve essere sempre la priorità. Claire Foy è bravissima nell’interpretare una regina totalmente inesperta e succube della sua ignoranza, dove ad ogni passo perderà se stessa, ma acquisterà notevole prestigio e rispetto. A far da guida alla neo regina è il primo ministro Winston Churchill, il ritratto dell’Inghilterra in cui si possono notare tantissime ferite, mascherate dalla solennità del paese che incarna.
The Crown è una serie dalla messa in scena notevole, sebbene non sia il meglio che si può trovare nel panorama odierno. Una scrittura davvero ottima, personaggi ben caratterizzati e tanti spunti interessanti sull’immagine che dobbiamo rappresentare, in favore del nostro ruolo nella società. Ci sono alcune incertezze, qualche effetto visivo discutibile, un ritmo non sempre ben calibrato e delle sequenze che meriterebbero una pennellata meno trattenuta, sia in favore della messa in scena che della sceneggiatura.