Quando si parla di platform incentrati su un porcospino blu ovviamente si parla di Sonic, che ritorna nei negozi, a distanza di qualche mese da Sonic Mania, con un nuovo capitolo stavolta incentrato sull’alternanza tra livelli 2D e 3D, ossia Sonic Forces.
Il titolo, sviluppato da Sonic Team, è disponibile su PC e console e si va ad infilare nelle avventure 3D della compagnia cercando di portare qualche innovazione alla serie, soprattutto con la Creazione del proprio Avatar, una delle feature sicuramente più pubblicizzate in sede di campagna marketing.
Il protagonista sei tu
L’incipit della nuova avventura targata SEGA è decisamente inaspettato, l’iconico, e sempre sconfitto, Dottor Eggman è riuscito per la prima volta ad aver la meglio sul suo acerrimo nemico Sonic, concentrando tutte le sue forze per metterlo fuorigioco in collaborazione con diversi brutti ceffi celebri della saga tra cui Shadow, Metal, Zavock e l’aggiunta di un nuovo e molto interessante personaggio, Infinite.
Ma ovviamente il mondo non può restare a lungo sotto le grinfie del male ed infatti ad organizzare il movimento di rivolta contro il tiranno troviamo altrettanti personaggi storici della saga tra cui Knuckles, colui che in assenza di Sonic ha preso le redini del gruppo, e eroi provenienti dagli altri capitoli come Rouge The Bat, Silver e Vector The Crocodile, che nell’attesa di capire se Sonic e Tails siano ancora vivi, avranno a che fare con una new entry nella saga, niente di meno che il nostro avatar, che sarà colui il quale porterà avanti alcune determinanti missioni come la liberazione di Sonic e i combattimenti contro alcuni scagnozzi di Eggman.
Ma non è finita qui, dato che alle danze si unirà anche la versione classica del porcospino, più paffutella e senza voce, che aiuterà il team a resistere alle incursioni del dottore per tenere il controllo territoriale sul pianeta.
Liberato Sonic la trama andrà in una direzione abbastanza scontata senza troppi colpi di scena, con il ruolo del protagonista che non sarà impersonato dal nostro amico blu, ma da spina, così viene chiamato l’avatar da Knuckles, il quale collaborando proprio con Sonic dovrà sventare i piani malvagi di Eggman e Infinite, per via della sua possibilità di aver a che fare con ciò che alimenta il potere di quest’ultimi, ma preferiamo non addentrarci oltre per non rovinarvi la sorpresa.
In linea generale tutto come detto rimane prevedibile anche se grazie ad un crescendo di livelli ben fatti ed articolati con l’alternanza di livelli 2D e 3D, e un boss finale che alza decisamente la qualità del tutto, il titolo riesce a far trascorrere un buon numero di ore attaccati allo schermo senza annoiare invogliando a completare i vari stage a livello S per sbloccare ulteriori oggetti di personalizzazione del nostro Avatar, con l’aggiunta inoltre delle missioni SOS, in cui saremo chiamati a soccorrere alcuni dei nostri compagni d’armi, con l’opportunità di impersonare, a seconda del grado (rosso, verde o azzurro), l’avatar che ha richiesto aiuto con la sua Whisp oppure Sonic nelle sue due versioni.
Tra 2D e 3D
Proprio la personalizzazione è uno degli aspetti fondamentali della produzione, dato che il vero protagonista sarà il personaggio da noi creato attraverso l’apposita e fornitissima Creazione Avatar, con la possibilità di personalizzare ogni dettaglio dell’eroe, dalla razza alle armi, chiamate Wispon, passando per abiti, scarpe e cappelli.
A parte gli oggetti estetici in cui troveremo caschi da rugby, cappelli da cowboy, infradito e quant’altro, le suddette Wispon avranno un ruolo molto importante nel titolo, infatti grazie a questi oggetti intercambiabili dopo ogni missione (ovviamente dopo averli sbloccati) avremo la possibilità di variare il nostro gameplay; per esempio potremo sferrare potenti attacchi elementali sui nemici oppure creare piccole piattaforme per raccogliere meglio i soliti anelli fondamentali per sopravvivere e far punti.
Questa aggiunta importante riesce a render diverso l’approccio ai vari stage, anche se, purtroppo, rimane decisamente marginale ai fini di completamento data la possibilità di farne tranquillamente a meno durante la nostra corsa verso la fine del livello, ma non solo anche per quanto riguarda le boss fight presenti nel titolo le nostre armi saranno praticamente inutili, dato che potremo completare il tutto con i comandi base.
Proprio sotto questo aspetto il gameplay del titolo rimane decisamente fedele alla serie, mettendo la velocità e la frenesia come dogma al centro della produzione coadiuvata da un continuo passaggio, decisamente azzeccato, tra sequenze in 2D e 3D con la possibilità di muoversi liberamente nelle seconde, ovviamente sempre nei corridoi predefiniti, con il solito obiettivo principale di portare a casa la pelle nel minor tempo possibile recuperando sulla strada i vari anelli e i ring rossi, cinque collezionabili per ogni stage, e distruggendo gli arcigni robot nemici che vorranno metterci i bastoni tra le ruote.
Ovviamente arrivare alla fine del livello con 100 ring, con i collezionabili, morendo poche volte e completando lo stage nel minor tempo possibile ci consentirà di aumentare esponenzialmente il nostro punteggio finale, con il quale sbloccare ulteriori oggetti di personalizzazione una volta raggiunto il livello S.
Quest’ultimo potrà inoltre essere alzato grazie al completamento di alcune sfide giornaliere e missioni, che verteranno principalmente sul completamento di determinati livelli, ma anche sull’utilizzare il proprio avatar o una determinata Wispon, con le quali sbloccare un moltiplicatore di punteggio.
Purtroppo però bisogna segnalare alcuni problemi, per esempio nei controlli di gioco che in alcune situazioni ci hanno fatto ripetere diverse volte gli stage a causa di un salto arrivato leggermente in ritardo o non pervenuto, inoltre anche la difficoltà generale della produzione è decisamente tarata verso il basso, non rappresentando dunque una sfida impegnativa anche a livello Difficile.
Suoni ritmati
Parlando del comparto tecnico e artistico bisogna fare decisamente i complimenti agli sviluppatori dato che il titolo non presenta cali di frame rate di ogni sorta, rendendo tutto decisamente molto fluido e piacevole, seguito poi da una grafica decisamente apprezzabile, con stage realizzati alla perfezione, molto belli da vedere e affrontare, accompagnati da un design dei boss discreto, che riescono ad alimentare la voglia di correre del giocatore.
Dove eccelle però il titolo è sotto l’aspetto sonoro, infatti nelle nostre scampagnate in cerca di anelli saremo accompagnati da una elettrizzante e favolosa soundtrack che calza a pennello in ogni istante della produzione, non annoiando mai, anzi tenendo sempre alto il ritmo dell’azione.
Nota di assoluto merito va poi al doppiaggio, completamente in italiano e decisamente azzeccato in ogni situazione, con battute ottimamente riportate, accompagnate dai moltissimi effetti sonori presenti.
Discreto ma con potenziale poco sfruttato
Nel complesso Sonic Forces si presenta al pubblico con un capitolo discreto che porta la possibilità di creare il proprio personaggio e renderlo il protagonista della vicenda insieme al mitico porcospino blu. Se da un lato bisogna notare l’ottima variazione tra gli stage 2D e 3D c’è da sottolineare come la vera feature della produzione, la personalizzazione, pecca quando si parla di portare varietà al gameplay, riducendo le potenzialità che potevano essere sfruttate meglio.
*versione testata Xbox One grazie al codice digitale fornito da Koch Media