Gaming Minds Studios sono già noti per lo sviluppo di gestionali e strategici storici, ma questa volta hanno voluto osare spingendosi in un nuovo campo: Railway Empire, prodotto da Kalypso Media Digital, è il loro nuovo gestionale ferroviario ad ambientazione western. Ho detto che hanno osato principalmente tenendo in conto che questo genere ora come ora è ben più che saturo, e se non mi credete vi invito a provare a digitare le parole chiave train/rail sulla barra di ricerca di qualsiasi store digitale per averne la conferma.
Nonostante le problematiche dovute alla saturazione del mercato in ambito, l’ottimo mix tra accuratezza storica e dinamiche di gameplay semplici, efficaci ma soprattutto divertenti rende Railway Empire un gioco particolarmente interessante. Andiamo a vedere le varie caratteristiche che compongono questo titolo.
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Un impero ferroviario che si diffonde a macchia d’olio
La modalità Campagna del gioco ha inizio con un ottimo tutorial presentato nel Capitolo 1 ed ambientato nel 1863, ma scopriremo che questo incipit è una mera illusione: infatti verremo catapultati nel 1830, anno in cui viene fondata la compagnia che dirigiamo, la Union Pacific Railroad.
Inizieremo con poche e primitive locomotive(o meglio “caffettiere su ruote”), accrescendo mano a mano la nostra influenza economica e sociale per permetterci di spingerci sempre più in là. Avremo la possibilità di rivivere i momenti salienti della conquista ferroviaria del West, come ad esempio i rallentamenti dovuti ai duri inverni delle Montagne Rocciose che alla fine degli anni ’60 dell’ ‘800 fecero slittare il completamento della linea transcontinentale di ben due decenni.
Il tutto sarà reso fedelmente anche grazie ai numerosi tipi storicamente accurati di treni presenti e alla presenza di un albero di sviluppo tecnologico vasto e minuzioso. Intraprenderete anche voi questo pittoresco viaggio?
Semplice, intuitivo ed efficace
Railway Empire accompagna i giocatori fin dai primi passi al suo interno, in modo chiaro e divertente, al fine di prendere subito dimestichezza con delle dinamiche di gameplay semplici. Attenzione: semplici non vuol dire banali! In questo caso intendo dire armoniose; una volta presa una certa dimestichezza con esse, infatti, si potrà gestire in modo ottimale la propria azienda senza avere il rischio di impazzire nel mentre, soprattutto tenendo conto delle numerose possibilità che il gioco ci offre.
In Railway Empire dovremmo costruire stazioni in giro per le macro-aree del continente nordamericano, collegandole tra loro tramite i treni disponibili nel nostro albero delle tecnologie. Dietro ogni tratta vi deve essere però un fine commerciale: sarà inutile collegare tra loro città che non necessitano le risorse l’una dell’altra, se non addirittura deleterio per l’azienda stessa. Pianificare le tratte in modo funzionale, permettere alle locomotive di essere sempre funzionanti e rifornite, costruire i binari in modo intelligente e gestire le città di influenza acquistandone le grandi attività commerciali e/o edifici di ricerca ci darà l’illusione di star creando realmente un impero, e poco importerà al giocatore se si tratterà di semplici dati. Un gioco ben strutturato che arricchisce la sua sfida ed il suo potenziale man mano che il giocatore accumula esperienza in esso, anche grazie all’utilizzo delle varie tecnologie sbloccabili tramite la ricerca scientifica.
Va inoltre notato che in Railway Empire la modalità Campagna non è l’unica presente. Possiamo trovare altre tre interessanti modalità che arricchiranno notevolmente la longevità del titolo: la modalità Scenari ci permetterà di affrontare missioni diverse da quelle presentate nella campagna tra tre diverse difficoltà; la modalità Libera di creare liberamente il nostro impero senza obiettivi prestabiliti; la modalità Sandbox, infine, ci fornirà denaro infinito e la totale assenza di rivali nelle mappe senza alcun obiettivo particolare se non il nostro mero divertimento.
Insomma il gioco sembra non avere difetti…ma ciò non è propriamente vero. Spesso, ed è una cosa fastidiosa soprattutto nella modalità Campagna, non possiamo dare priorità al trasporto determinate merci che ci servirebbe avere nel minor tempo in una data città, il che rischia di intaccare notevolmente lo svolgimento degli obiettivi, siano essi principali o secondari. Il difetto è particolarmente trascurabile in effetti, ma riuscirà ad irritare lo stesso i giocatori perfezionisti e minuziosi come me; tranquilli comunque, non sarà così grave da inficiare la bellezza del creare ed arricchire la propria azienda.
Un po’ troppo grossolano
Railway Empire è forse troppo grossolano a livello grafico. Escludendo i treni, che sono dettagliati e particolareggiati a dovere, le ambientazioni sono poco curate, in particolare le città che sono letteralmente le stesse in ogni dove. Il che è forse la pecca più grossa del gioco, soprattutto tenendo conto del fatto che si tratta di un gioco dagli accenni storici non indifferenti e del fatto che ci sono città ampiamente conosciute(Washington D.C. e New York, per citare due nomi da poco) del tutto spersonalizzate.
La componente sonora riesce ad essere d’effetto e rende pienamente l’atmosfera western. Risulta essere sempre calzante e rilassante, addolcendo notevolmente la già godibile esperienza di gioco e rendendo più sopportabili le lievi mancanze grafiche.
Conclusioni
Per tutti i giocatori che amano il genere gestionale e che covano in sé un piccolo Sheldon Cooper appassionato di trenini, Railway Empire è un must have. La sua ambientazione di notevole interesse storico(sia per lo sviluppo ferroviario, sia per la conquista del West), le notevoli possibilità di gameplay e la musica rilassante permetteranno di passare molto tempo in totale relax divenendo un magnate dei traporti digitale.
Un gioco che potrebbe stuccare alcuni giocatori, tenendo chiaramente conto del fatto che è rivolto ad un pubblico principalmente di nicchia, ma che al tempo stesso potrebbe rivelarsi una sorpresa per molti! Vi ricordiamo inoltre Railway Empire è già disponibile su PC, PlayStation 4 e Xbox One, e che la versione utilizzata per la recensione è quella PS4.
*Versione testata: PS4 grazie al codice fornito dagli sviluppatori
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