Che proietti un cono d’ombra o che sia fonte di luce, la guerra a Mordor non accenna ad attenuarsi. Ormai non si tratta più infatti della classica battaglia tra oscurità e arti bianche, che hanno assunto durante i fatti narrati La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra contorni sempre meno definiti, ma del tentativo di sopravvivenza di quella che semplicemente è una speranza di pace.
Monolith Productions torna infatti nella terra che si stende ai piedi del monte fato, per raccontare un’altra storia di coraggio, determinazione e fede che si interseca con quelle già presenti nell’universo narrativo de Il Signore degli Anelli di Tolkien ed il conseguente derivato mondo fittizio di Shadow of Mordor e Shadow of War.
La pietà rimase a Lothlorien
Nella prima vera e propria espansione narrativa di quest’ultimo titolo, chiamata La Lama di Galadriel, gli sviluppatori ci invitano a vestire i panni di Eltariel, un’elfa assassina inviata appunto dalla Dama Galadriel del Reame Boscoso in quel di Mordor per dare la caccia ai Nazgul: poco dopo i fatti narrati nel finale del gioco base infatti, la coprotagonista viene richiamata all’ordine dalla sua signora Galadriel, che le ricorda il motivo della sua permanenza nella landa sovrastata da Barad-dur: la sua sfida con Sauron in supporto a Celebrimbor è stato si notevole, ma non richiesto: sono gli spettri dell’anello il suo obiettivo, e su tutti l’ultimo di questi, che ha preso dimora a Minas Morgul.
Eltariel conosce bene questa pallida ombra, e anche noi giocatori: si tratta di Talion, protagonista principale dei primi due titoli della saga che, tradito dall’elfa e il fabbro della seconda era Celebrimbor che gli tagliarono la gola poco prima dell’epilogo dell’ultimo capitolo, si è attaccato alla vita e alla speranza di poter fermare Sauron nell’unica maniera possibile al momento della sua caduta: Indossando l’anello di Isildur e diventando un Nazgul a sua volta.
Galadriel è stata chiara: Eltariel dovrà eliminare gli spettri, ma riuscirà a fronteggiare Talion come se fosse un suo nemico? Il ramingo di Gondor non è ancora assoggettato alla volontà dell’oscuro signore, ma quanto potrà resistere? Eppure l’elfa avrà bisogno proprio di lui per fronteggiare la nuova celata minaccia che striscia per Mordor…
L’eleganza della luce
Avviando il gioco e entrando nel menù principale, potremo scegliere se proseguire le nostre avventure con Talion o iniziare a raccontare la storia di Eltariel: le due possibilità non sono in alcuna maniera comunicanti tra loro, e scegliendo di immergerci nel DLC avremo subito esperienza di corpose e gradite novità che non saranno però “trasponibili” nel gioco base.
La prima di queste nuove feature sarà ovviamente quella che ci imporrà di usare un personaggio nuovo: se infatti le meccaniche del gameplay saranno in gran parte simili a quelle già sviscerate nelle molte ore di gioco che ci propone SoW, Eltariel rappresenta una vera e propria rivoluzione. L’esile elfa è una fresca ventata di novità, e si presenta sin da subito con nuove animazioni di schivata, corsa, attacchi e movimenti in generale rispetto a quelle del nerboruto Talion. Anche le abilità a sua disposizione sono molto diverse da quelle del ramingo: pur mantenendo molti dei perk passivi presenti sulla versione vanilla, il kit di mosse attive della ragazza sono di tutt’altra foggia, e permetteranno al giocatore di usare in battaglia i poteri della luce di Galadriel e dell’anello di Celebrimbor, rendendosi a dir poco letale per qualunque creatura che passeggi per Mordor.
Conseguentemente, lo stile di gioco imposto agli utenti varierà non di poco: Eltariel potrà inondare di luce radiante i suoi nemici, che una volta ricolmi di questa, potranno essere eliminati tramite un semplice impulso dell’Nuovo Anello: si tratta di un utilizzo dei poteri bianchi infinitamente distruttivo, e che ci permetterà di gestire in scioltezza un gran numero di nemici contemporaneamente e senza nemmeno troppo impegno. La luce potrà anche essere usata per rigenerare costantemente la nostra salute, e vista la scarsità dei punti vita del nostro personaggio, questa abilità risulterà fondamentale durante tutto il walkthroug.
Ci troviamo dunque di fronte ad un nuovo personaggio potenzialmente OP, ma che se non capito e sfruttato di conseguenza a dovere, risulterà comunque inadeguato alla guerra sui terreni dell’oscuro signore. I giocatori saranno chiamati a fare tesoro dell’esperienza maturata con Talion e apportare qualche modifica alle strategie di attacco e difesa nelle battaglie action contestuale alle nuove potenti abilità.
Ho memoria di questo posto
Le ambientazioni proposte all’interno di questo nuovo contenuto sono le medesime già presentate all’interno de Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra. Anche impersonando Eltariel saremo dunque chiamati a dare una nuova occhiata a Cirith Ungol, Nurnen, Seregost, Gorgoroth e Minas Morgul, scoprendo così che nulla è cambiato, gli orchi continuano a brulicare insieme a tutte le altre ripugnanti creature di Mordor. Per queste terre troveremo però alcune nuove quest secondarie, ognuna delle quali ci permetterà di sbloccare un pezzo di armatura appartenente a diversi set: ogni regione avrà il suo, e una volta completato in tutte le sue parti riceveremo come ulteriore ricompensa un elemento dell’equipaggiamento “end-game” più potente di qualunque altro: il set Portatore di Luce, che faciliterà ulteriormente il già arduo compito di dare una ripulita a Mordor almeno da quei puzzolenti Nazgul.
Al momento di tirare le somme, scopriamo che La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra – La Lama di Galadriel è stato in grado di dare una vera e propria svolta all’opera di Monolith Productions. Il prezzo di circa 15 euro si dimostra irrisorio per la qualità e la quantità del lavoro espresso, e il contenuto scaricabile riesce a tenere incollati i giocatori allo schermo per tutte le sue circa 5 ore di Gameplay (7 se vogliamo contare il tempo speso a scrivere il nome completo del titolo sullo store digitale al fine di procedere al download).
Di fatto il progetto non presenta lati negativi, se non il fatto che il doppiaggio italiano di TUTTI gli orchi sia affidato al solo e incommensurabile Claudio Moneta, ma può davvero Claudio Moneta far parte del lato negativo di qualcosa? Io non credo…
In conclusione comunque, ancora una volta la saga di Talion e Eltariel colpisce nel segno, e vista la magnifica fattura di questo ultimo DLC, i giocatori possono solo avere l’acquolina in bocca pensando a cosa potrà essere il prossimo.
Mordor sarà anche un luogo inadatto ad una passeggiata domenicale, ma viverla nei modi proposti da Monolith Productions è come ricordare il dolce sapore delle fragole in un mondo che si immerge nelle tenebre.
*Versione testata: Playstation 4, grazie al codice fornito dagli sviluppatori