Mentre la stagione MotoGP è in piena fase di sviluppo con Marc Marquez, Valentino Rossi e Maverik Vinales sono impegnati a contendersi il tanto e agognato titolo Mondiale, Milestone si ributta in carreggiata con il nuovo capitolo della serie, MotoGP 18, che per la prima volta dopo alcuni anni si basa sul motore grafico Unreal Engine 4, con il team che ha come obiettivo quello di rinnovare e migliorare la serie dal punto di vista tecnico e grafico.
Rossi c’è! Rossi c’è!
Dopo aver affrontato un rapido tutorial che ci inizierà alla nostra avventura tra i professionisti su due ruote con diversi gradi di difficoltà, potremo scegliere tra diverse modalità abbastanza tradizionali, tra cui la solita carriera, le gare esibizione, il campionato, prove a tempo e così via.
Scegliendo la modalità più “profonda” di queste, ossia la carriera ci ritroveremo a creare il nostro alter ego con una serie di scelte rapide per poi buttarci in pista partendo da un team minore per poi tentare, a suon di vittorie, di arrivare sempre più in alto fino a confrontarci con i più grandi della Moto GP. Ovviamente il salto non sarà diretto ma dovremo prima prender parte ad una serie di gare iniziali, nelle quali sembrerà di affrontare una ventina di cloni, per cercare di passare in Moto3 e mettere le mani sulla nostra prima e vera e propria moto, con la possibilità di svilupparla andando a migliorare sempre più le statistiche e renderla perfetta per il nostro stile di guida.
Nelle varie modifiche che potremo apportare rientreranno il motore, i freni, le sospensioni, il telaio e l’aerodinamica, con ognuna di queste caratteristiche che potranno essere ritoccate a seconda delle nostre preferenze per rendere sempre più performante il nostro mezzo utilizzando gli appositi punti sviluppo guadagnati in test, gare e così via.
Insieme a queste modifiche la carriera offrirà anche un sistema di reputazione, nel quale dovremo guadagnare punti completando alcune richieste forniteci dal team così da poter diventare sempre più famosi e importanti all’interno del box fino a divenire la cosìdetta prima guida, però attenzione se non riusciremo a soddisfare le richieste rischieremo sempre di più di perdere addirittura il nostro posto di pilota.
Gas a martello
Ma le vere novità di questa edizione 2018 della serie MotoGP risiedono nel gameplay, grazie al nuovo motore grafico infatti si sentono un maggior peso della moto e una qualità maggiore nelle “movenze” di quest’ultima riuscendo a convincere in ogni istante della gara, sia mentre si affronta un lungo rettilineo sia quando si è impegnati in una difficile curva insieme affiancati da altri piloti. Il tutto risulta dunque più realistico anche per quanto riguarda il motociclista in sé che ora gode di molte più animazioni rispetto a prima riuscendo addirittura a differenziarsi a seconda delle movenze di ogni top rider, così da poter riconoscere anche i vari piloti più famosi.
Nella nostra esperienza su MotoGp 18 potremo poi selezionare tra diversi stili di guida grazie alle diverse opzioni di personalizzazione tra cui troviamo bilanciato, gomiti a terra, vecchia scuola e così via per goderci appieno le animazioni create dal team di sviluppo; oltre a ciò poi non mancano le varie possibilità in merito alla guida vera e propria che daranno effetti tangibili nella nostra esperienza: per esempio troviamo la possibilità di attivare il consumo delle gomme e le penalità, senza dimenticare poi i danni alla moto, anche se in questo caso i danni non ci sono sembrati troppo realistici dato che per rendere inutilizzabile il mezzo dovremo cadere diverse volte, e le diverse possibilità sulla durata della gara e del weekend andando a correre solo la domenica oppure affrontando tutte le varie sessioni insieme alla qualifica.
Infine si potrà modificare la difficoltà dell’intelligenza artificiale, andando da un livello molto facile decisamente accessibile per tutti i giocatori anche quelli alle prime armi nel genere in questione, fino alla massima difficoltà che vedrà avversari decisamente più veloci ed ostici da affrontare che combatteranno per ogni centimetro dei vari tracciati. Qui però risiede uno dei problemi maggiori della produzione ed in generale di diversi titoli Milestone, ossia l’intelligenza dell’IA che non riesce ad essere credibile in alcune occasioni come per esempio nelle curve, nelle quali ci ritroveremo per terra per colpa dei piloti avversari che ci tamponeranno senza accorgersi della nostra presenza andando così a minare il nostro duro lavoro nella conquista di punti fondamentali per la classifica iridata.
Nuovo engine da capire a fondo
Il nuovo motore grafico adottato da Milestone ha consentito alla software house milanese di dar nuova linfa vitale alla serie aggiungendo molte nuove sequenze cinematiche rispetto ai precedenti capitoli, tra queste troviamo scene come la premiazione a fine gara con tanto di champagne e alcune scenette prese a piene mani da quelle caratteristiche dei piloti con le loro movenze tipiche e altre chicche. Il team ha inoltre usufruito di tecnologie avanzate per dari vita a tutti i circuiti ufficiali che risultano ottimamente riportati sotto ogni punto di vista, con tutti i dettagli riportati alla perfezione e le loro atmosfere tipiche rendendo l’esperienza mondiale sempre più simile alla realtà; inoltre sono stati usati scan 3D per i volti dei piloti che risultano discretamente dettagliati anche se in alcuni frangenti non perfetti, a differenza delle moto che sono state riprodotte in ogni singolo dettaglio rendendole praticamente analoghe alle controparti originali.
Ottimo anche il sonoro con il rombo dei motori che è reso alla perfezione facendoci vivere le emozioni vere e proprie delle gare su due ruote accompagnato inoltre dal commento di Guido Meda che nelle fasi pre gara introduce brevemente ogni circuito insieme ad un apposito filmato che ci mostra alcune caratteristiche del luogo in cui si tiene l’evento. Purtroppo però il commento di Meda si ferma solo alle fasi sopracitate non andando ancor più nel profondo del gioco senza intervenire nei momenti clou delle gare.
Ma non è tutto ottimo con il nuovo motore grafico dato che oltre ad alcuni difetti qua e là, la decisione degli sviluppatori di cambiare engine ha portato a far girare il titolo con una fluidità bloccata a 30fps che non garantisce il massimo dei risultati come il vecchio motore grafico proprietario di Milestone che aveva sì dei difetti ma che riusciva a raggiungere i 60 fps.
Il nuovo capitolo della serie targata Milestone riesce a convincere sotto l’aspetto del gameplay e delle esperienze offerte tra carriera, campionato e affini, con la prima di queste che ci porterà a vivere una vera e propria vita da pilota partendo dal basso fino ad arrivare in cima con diverse novità e ottimi sistemi di reputazione e di sviluppo della moto. Il cambiamento di engine inoltre consente alla software house di portar ancor più aria fresca nella serie con una fisica migliorata e una maneggevolezza della moto decisamente superiore rispetto a prima garantendo ottime sensazioni ai giocatori. Purtroppo però il nuovo motore deve ancora essere assimilato alla perfezione dalla compagnia visti i problemi in alcuni frangenti su qualche animazione e soprattutto sul frame rate che rimane bloccato a 30fps non arrivando al massimo di frame che consentono una maggiore fruizione delle gare.Infine anche per quanto riguarda l’IA si riscontrano alcune problematiche soprattutto nelle staccate della CPU che tenderà a venirvi addosso facendo come se non ci foste.
*Versione Testata: PS4, grazie alla copia promo fornitaci dal publisher