A distanza di due anni dal primo capitolo della già celebre saga spin-off di Harry Potter, Animali Fantastici e dove trovarli, approda nelle sale cinematografiche il secondo episodio, Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, con aspettative decisamente alte da parte di tutti gli amanti dell’immaginario creato dalla penna e dalla mente di J. K. Rowling.
La pellicola promette di seguire le orme del suo predecessore introducendo tanta carne al fuoco e ovviamente tenendo un ritmo alto grazie ai numerosi colpi di scena conditi da diverse citazioni al mondo di Harry Potter. Sarà riuscita Warner Bros a proseguire sulla buona strada dopo il discreto esordio della nuova serie? Scopritelo nella nostra recensione!
Grindelwald a piede libero
Dopo che nel primo episodio della serie spin off il pericolosissimo mago Gellert Grindelwald era stato catturato dalle autorità grazie all’importante aiuto del giovane Newt Scamander, questo secondo capitolo si apre proprio con l’evasione di quest’ultimo che con una serie di escamotage riesce a farsi beffe di coloro che lo stavano tenendo in custodia iniziando a dar vita al suo piano malvagio, ossia radunare tutti i maghi purosangue che appoggiano la sua causa per dar vita ad un mondo solo con quest’ultimi al comando a discapito di tutte le altre razze come babbani e mezzo-sangue.
Grindelwald è talmente potente però che in questo capitolo anche il mitico professore Albus Silente, interpretato ottimamente da Jude Law, partecipa alla vicenda “ingaggiando” lo stesso Newt per controbattere quello che viene definito “più di un fratello” dopo un patto di sangue che gli impedisce di intervenire personalmente.
Insieme ad uno Scamander che rimane sempre sulle sue per tutto il film e che non riesce mai realmente a decollare come personaggio troviamo Tina (Katherine Waterston), la sorella Queenie (Alison Sudol) e l’unico no-mag del gruppo Jacob Kowalski (Dan Fogler), con alcune aggiunte decisamente poco approfondite come Leta Lestrange e Theseus Scamander, il fratello maggiore di Newt.
Ovviamente troveremo tra i personaggi più importanti anche Creedence, l’Obscuriale su cui si è basata la ricerca del primo capitolo, che questa volta sarà in cerca di risposte sulla sua persona e sulla sua famiglia.
Tu da che parte stai?
La pellicola diretta ancora una volta da David Yates, il regista del primo episodio e degli ultimi quattro HP, tratta diverse tematiche importanti come la ricerca della propria identità, la discriminazione e l’amore proibito, tutte tematiche chiave del film ma purtroppo poco approfondite così come alcuni personaggi introdotti in questo Animali Fantastici: I Crimini di Griendelwald: troviamo infatti un Theseus poco caratterizzato per non parlare dei personaggi quasi buttati li di Nagini e Leta Lestrange, con quest’ultima che poteva essere analizzata decisamente meglio grazie al suo passato e alla sua “aura” darkeggiante.
Parliamo poi di Newt Scamander, un personaggio che non tiene il passo con Griendelwald, dato che non riesce mai ad essere incisivo e al livello della sua nemesi stando sempre sulle sue e con tanto di un itrallazzo amoroso che lo fa sembrare un ragazzino alle prime armi. La vera star della produzione però risulta essere proprio Grindelwald, soprattutto grazie ad una interpretazione eccellente di Johnny Depp che senza strafare riesce a dare al personaggio quell’alone di superiorità se così vogliamo chiamarlo incutendo timore con uno sguardo o addirittura con la sua semplice presenza nella scena; da menzionare assolutamente anche un ottimo Jude Law che riesce ottimamente ad interpretare un personaggio complesso come Albus Silente dandogli quella sfumatura più british e intrigante che conquisterà sicuramente il pubblico.
Infine nel film trovano spazio gli Animali Fantastici tra vecchie conoscenze tra cui Pickett e lo snaso, ma anche diverse aggiunte decisamente gradite come Kelpie, una specie di dragone marino ricoperto d’alghe, e una delle più importanti del film, lo Zouwu, un gattone cinese che ricorda gli iconici dragoni orientali.
Da Londra a Parigi
La pellicola inizia dove era finito l’ultimo film, a New York, ma dopo l’introduzione il film si sviluppa in Europa in particolare a Londra dove vive Newt Scamander con tanto di “ospedale” per animali nel sottoscala dell’abitazione, e Parigi, dove tutti i personaggi convergeranno nei momenti clou della produzione.
Le ambientazioni sono senza dubbio evocative anche per via del lavoro perfetto dello scenografo Stuart Craig dato che il team ha scelto di girare gran parte del film all’interno degli studi di Leavesden andando a ricreare le location artificialmente dopo diversi sopralluoghi e fotografie degli scorci più interessanti delle città; inoltre c’è da fare una menzione di merito anche per il ministero della magia francese, luogo curatissimo e ambientazione nella quale si svolge una delle scene più belle del film.
Il film in generale riesce a intervallare momenti più colorati e pittoreschi a sequenze più oscure e cupe, con quest’ultime che enfatizzano ancor di più l’atmosfera più malinconica di questo secondo capitolo della serie spin-off.
Una nota di demerito è da trovare in alcune inquadrature, soprattutto all’inizio, nelle quali i personaggi vengono mostrati con una telecamera fin troppo vicina al volto di quest’ultimi dando una sensazione quasi claustrofobica.
Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald è di sicuro un buon film che però si pone più come un capitolo di transizione tra il primo e i prossimi episodi della serie che come una pellicola da ricordare per momenti indimenticabili al netto di alcuni colpi di scena ben piazzati. La produzione ci consegna due personaggi di spicco, Grindelwald e Silente, ma non ne approfondisce altri come Theseus e Leta, che di sicuro avrebbero potuto essere caratterizzati meglio; inoltre la produzione sembra correre un po’ troppo per far raggruppare i personaggi per il finale e dividerli in due gruppi (bene e male per semplificare) per poi lasciare la classica acquolina in bocca in vista dei prossimi episodi.