Niffelheim è un GDR indie di sopravvivenza, sviluppato e pubblicato da Ellada Games, casa che, si può dire, vanta questo unico titolo.
Nonostante, come si deduce anche dal trailer sottostante, Niffelheim possa sembrare un accozzaglia di generi videoludici, pochi giochi sono riusciti a integrare così bene tante meccaniche diverse in un unico titolo senza farle pesare e soprattutto senza che ce ne sia una troppo predominante sulle altre.
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Dalle stelle alle stalle
Niffelheim è un gioco faticoso. All’inizio di ogni partita si parte giusto con qualche oggetto di base, e con una casa che è letteralmente un buco spoglio nel terreno. Già solo per riuscire a costruire i servizi di base necessari per la sopravvivenza ci vuole una buona mezz’ora. Ogni piccolo passetto in avanti, ogni piccolo potenziamento però è di vitale importanza: ogni power up è bilanciato talmente bene da risultare comunque necessario per proseguire nel gioco e soprattutto ha un effettivo impatto anche sul nostro personaggio.
Al contrario di come può sembrare, questa continua corsa al prossimo buff risulta sorprendentemente divertente e non snervante. Questo è dovuto probabilmente al fatto che tutto questo grinding intenso ha uno scopo, ovvero trovare le gemme che servono per entrare ad Asgard e che sono protette da letali Dungeon Boss. E per “letali” si intende “verrete massacrati con un unico colpo”, sempre ammesso che riuscirete anche solo ad avvicinarvici.
Un piccolo mondo dalle tante sorprese
Il mondo di gioco di Niffelheim nonostante possa sembrare relativamente piccolo (bastano 5 minuti scarsi per fare il giro completo) è pieno zeppo di dungeon, stazioni per il crafting e incontri che riescono in qualche modo a ingigantirlo, anche grazie a quello che è un movimento del personaggio alquanto lento e un cambio tattico di clima e paesaggio a ogni spostamento tra una zona e un’altra.
Il tutto è condito da un design particolareggiato e caratteristico tanto da far perdere svariato tempo al giocatore solo per notare anche i più insignificanti dettagli di una ambientazione che in ogni sua sfumatura sembra direttamente dipinta sullo schermo, che va a mettere una pezza su un sistema di animazioni molto povere e macchinose che da sole sarebbero bollate come “brutte e low effort”, ma che unite a questo tipo di grafica risultano molto retrò.
Più amici significa più divertimento, o più sberle
In Niffelheim è possibile aggiungere fino ad altri tre giocatori alla creazione di una nuova partita, siano essi IA gestite dal computer o persone in carne e ossa. Questo permette lo svilupparsi di nuove meccaniche che in single player non potremmo mai sfruttare come il poter condividere le risorse, esplorare assieme, oppure, se si preferisce essere dei cattivi vicini, poter depredare le basi avversarie o combattere fino all’ultima pecora.
Inoltre giocare assieme aiuterà anche a sopportare meglio quelli che sono i piccoli difetti di questo titolo: una fin troppo severa meccanica della fame che ci obbliga a trovare sempre più cibo e rifornimenti, togliendo un po’ di spazio a tutto il resto e allungando di parecchio le tempistiche di una partita, un tutorial fin troppo nascosto e che non aiuta decentemente i giocatori che si approcciano per la prima volta al gioco e infine dei palesi errori di traduzione (per quanto riguarda la versione italiana) e problemi al loop della colonna sonora, per i quali si spera in un veòloce e indolore hotfix degli sviluppatori.
Niffelheim nella sua semplicità risulta ottimo, soprattutto per coloro che amano i titoli impegnativi e che obbligano a giocare in modo intelligente e ponderato. E’ già disponibile su Steam dal 26 settembre 2018, al prezzo giusto di 16.79€. E possibile anche comprare la OST a 3.99€, che consiglio non solo da gamer, ma anche da giocatore di D&D, in quanto risulta essere una ottima colonna sonora per le sessioni.
*Versione provata: PC, grazie al codice digitale fornito dal publisher