La prima volta che abbiamo incontrato il buon Hiccup questi era poco più che un ragazzetto alla ricerca del suo posto nel mondo. Aveva tutti gli arti e in realtà ben poco di più. La prima volta che l’abbiamo visto era il 2010 e da quel giorno Hic ne ha passate tante. La sua storia ha accompagnato molti di noi attraverso tutto questo decennio, e oggi, all’inizio del 2019, vediamo scriverne il terzo capitolo, dopo che i primi due si erano affermati come prodotti di primissima qualità nel campo del cinema di animazione.
Riuscirà dunque oggi Dragon Trainer: il Mondo Nascosto ad essere all’altezza dei suoi predecessori regalando a tutti i fan della saga un altro momento glorioso da ricordare? Di seguito il nostro parere.
La narrazione di Dragon Trainer: Il mondo Nascosto si snoda in maniera pulita e lineare partendo da un anno dopo gli avvenimenti del secondo capitolo. La madre di Hiccup ha trovato il suo posto nel villaggio di Berk e la vita qui prosegue tranquilla. Tranquilla quanto può essere una vita in un villaggio dove draghi e vichinghi vivono insieme. Hic infatti già da tempo capo villaggio sta tentando di costruire un mondo dove la coesistenza dei grossi rettili e gli uomini scorra naturale, continuando a radunare draghi da tutto il mondo e rendendo il villaggio un vero e proprio nido. La situazione però è tutt’altro che sostenibile, e ben presto i conquistatori e i cacciatori di draghi più pericolosi del mondo spostano la loro attenzione su Berk, di fatto l’ultima roccaforte dove le bestie sputafuoco hanno asilo.
A capo di questi bracconieri c’è il famigerato Grimmel, un uomo che ha fatto della caccia al drago la sua ragione di vita e che è responsabile della quasi totale estinzione della specie delle furie buie. È proprio con lui e coi suoi ideali diametralmente opposti che Hiccup dovrà scontrarsi in una battaglia che non si combatterà tanto con i draghi, quanto per loro. Per sconfiggere la sua nemesi, il capo villaggio dovrà fare un altro importante passo sulla strada della sua maturazione che va avanti ormai dal primo film, per riuscire a difendere Berk, i suoi amici e i draghi. Riuscirà il ragazzo ad essere all’altezza di suo padre, capo prima di lui e tracciare allo stesso tempo una sua strada che porti tutti alla salvezza?
In questo terzo capitolo più che negli altri si fa in effetti sentire il peso dell’eredità degli ottimi due precedenti, e il ritmo della narrazione è un osservato speciale in quello che spesso mi dimentico anche io essere un film indirizzato a tutte le fasce di età. Quelli che si aspetteranno una narrazione serrata dall’inizio alla fine rimarranno delusi, perché la storia di DT3 ha i suoi momenti di alto e di basso, come può essere una partita a scacchi o una battuta di caccia. In ultima analisi infatti siamo davanti ad un vero e proprio testa a testa tra protagonista e antagonista ed è normale che gli avvenimenti si susseguono in accelerazioni e rallentamenti, per culminare poi in una battaglia finale interessante ma non eccelsa, e successivamente in un epilogo a dir poco maestoso, capace di fare emozionare chiunque e che in ultima analisi è l’elemento più importante e pesante per la valutazione finale dell’intero prodotto.
Una vittoria totale per la produzione, maturata attraverso ogni minuto del film e che da ognuno di questi, notevole o meno, trae la forza per esplodere in un tornado di emozioni supportate dalla ormai usuale magnificenza grafica alla quale Dreamworks ci ha abituati dal 2010.
Non mi è chiaro se sia responsabile o semplicemente collegato con un ritmo così altalenante della narrazione, ma un elemento che di sicuro qualcosa c’entra è la caratura dell’antagonista: Grimmel è di sicuro il “cattivo” meglio riuscito della saga, non tanto per il suo approfondimento psicologico o la sua storia (in realtà un po’ buttata li) ma per il suo carisma. Si tratta di un vero cacciatore: esperto, paziente, spietato. Conosce profondamente la natura umana e la fauna dei draghi, e riesce a usare le sue conoscenze per elaborare strategie sottili e argute, che attuate senza fretta e con gusto lo hanno portato ad essere quello che è: il migliore dei cacciatori.
Il suo inseguimento alle sue prede, Hiccup e Sdentato, sono in fondo la chiave di lettura ultima per vivere l’intero film: una lunga caccia da parte di Grimmel, con i suoi momenti morti e quelli più concitati, tra attacchi e contromosse da una parte de dall’altra.
Un altro personaggio che non vuole proprio smetterla di stupire è proprio Hiccup. L’ormai capo villaggio di Berk ha proseguito dal 2010 il suo percorso di maturazione, e anche in The Hidden World la sua evoluzione viene sviscerata in maniera delicata e perfetta, approfondendo non più il legame con il padre, la famiglia e le tradizioni del primo episodio, oppure quello con i draghi e Sdentato del secondo, ma affinando questa volta il rapporto con sè stesso. In Dragon Trainer 3 Hiccup esplora quello che è davvero il suo essere più profondo, in relazione si con Sdentato o Astrid, ma in ottica sempre di scoprire il suo solo valore assoluto. Alla fine del film Hiccup raggiunge quella che è senza dubbio la sua maturazione finale, rendendolo un personaggio completo e concludendo il suo percorso, al punto che probabilmente non lo ritroveremo più come protagonista di un eventuale nuovo capitolo della serie.
Dal punto di vista tecnico, Dragon Trainer: Il Mondo Nascosto mette in campo ancora una volta tutti i punti di forza della serie di Dreamworks: una fotografia studiata e spettacolare, supportata da un impianto grafico di prima qualità capace di sfruttare i colori brillanti per stupire grandi e piccini, si unisce in questo ultimo capolavoro ad una colonna sonora in grado qui di bissare quelle dei precedenti capitoli, e di rendere la produzione un’esperienza audiovisiva davvero totalizzante.
In conclusione, Dragon Trainer: Il Mondo Nascosto raggiunge in termini di voto una promozione totale. Degno successore dei capitoli prima di lui, il film è in grado, anche a fronte di una narrazione con un ritmo altalenante, di regalare ai fan della saga tutti gli elementi che hanno reso quest’ultima così amata. Ogni inquadratura è perfetta per essere un wallpaper e la colonna sonora una perla che si sposa perfettamente ad ogni situazione. I personaggi e il loro approfondimento sono l’ultima carta vincente della produzione, che si conferma essere qualcosa di davvero magico per chiunque la guardi, che sia un bambino o un adulto.
In Dragon Trainer 3 il mondo sarà anche nascosto, ma il capolavoro è sotto gli occhi di tutti.