Tanto atteso dai fan ed appassionati dei vari mondi Anime e Manga, dal connubio fra la storica rivista Shonen Jump e Bandai Namco, nasce Jump Force, un nuovo picchiaduro crossover 3vs3.
All’interno di Jump Force troveremo una notevole varietà di personaggi (circa 40) provenienti dai più famosi manga e anime dell’ultimo trentennio: Dragon Ball, One Piece, Naruto, JoJo’z Bizzare Adventure e HunterXHunter per citarne alcuni.
Analizzando il gameplay del titolo, ci troviamo di fronte ad un brawler arenabasato su un semplicistico Button Smashing continuo. Durante il combattimento saremo infatti chiamati a schiacciare i pulsanti d’attacco pesante e leggero per creare semplici combo, oppure proteggerci dai colpi nemici con la posa di guardia che può essere a sua volta spezzata tramite attacchi caricati o prese, andando di fatto a determinare un triangolo di azioni e contromisure molto semplice e sinceramente fin troppo classico: parata vince su colpo, presa vince su parata, colpo vince su presa.
Per quanto riguarda invece le mosse speciali basterà, una volta caricato il “mana”, premere due pulsanti per attivare una delle 4 abilità equipaggiate in quel momento.
Tutto il comparto si rende in ultima analisi davvero accessibile anche ai neofiti del genere, creando però per contro, a lungo andare, una notevole sensazione di noia e inficiando sulla capacità dei combattimenti di rendersi appaganti.
Certo non tutti i picchiaduro possono raggiungere il livello dei mostri sacri del genere, ma all’interno del titolo di Bandai Namco la sensazione nel giocare diversi personaggi di Jump Force risulta tristemente identica. Ognuno di essi ha una varietà propria delle animazioni e delle mosse speciali, che però vengono attivate tutte allo stesso modo.
Gli attacchi basici sono totalmente disconnessi dalle mosse speciali, e terminare una combo di colpi con un’abilità speciale spesso non colpisce nel segno o riporta un danno esiguo.
Sicuramente gli effetti visivi e audio di queste animazioni sono di buona fattura e saranno sicuramente apprezzati dai fan più sfegatati di manga ed anime editi nel corso degli anni da Shonen Jump.
Un’altra meccanica caratteristica dei vari personaggi è il “Risveglio“, abilità attivabile solo se si rispecchiano alcune condizioni, che permette di entrare in uno status potenziato con attacco o altre caratteristiche aumentate. Tra i più conosciuti abbiamo Goku che si “Risveglierá” in Super Sayan God, oppure Freezer nella sua forma “Gold“.
La Storia di Jump Force lascia un po’ a desiderare: con la tipica emergenza “fine del mondo” che ha fatto sì che vengano riuniti tutti i personaggi delle varie saghe nel tentativo di salvare la situazione.
Sin dal principio i giocatori saranno chiamati a creare il loro silenzioso avatar come più li aggrada, e si troveranno catapultati a New York City dove verranno uccisi dalla nuova forza nemica che ha invaso il nostro pianeta, i “Venom”.
Quella che può sembrare la fine però sarà solo l’inizio, e ben presto saremo riportati in vita per diventare gli eroi della Jump Force e affrontare tutti gli iconici antagonisti dei vari manga.
Per prima cosa il direttore dell’Agenzia ci chiederà di scegliere una fazione fra quelle capitanate da Goku, Luffy o Naruto. Tutto questo si svolgerà all’interno della gigantesca HUB dove troveremo altri player, negozi di cosmetica, NPC con cui interagire e i vari banconi dai quali accettare missioni o partite per uno scontro PvP.
Potremmo intraprendere missioni “Chiave” per proseguire nella campagna, missioni extra dove potremmo ricevere Mosse esclusive o oggetti estetici, oppure missioni libere nelle quali si dovrà passare più tempo se si vuole livellare il proprio team.
Per quanto concerne il PvP si avrà la possibilità di giocare sia contro la IA sia contro altri giocatori o amici. È presente, oltre all’amichevole, la modalità Ranked dove tramite Punti Lotta si possono scalare le classifiche mondiali.
Come detto in precedenza, sono presenti pure i negozi dove si potranno acquistare, tramite la moneta di gioco, completi per i nostri Avatar, mosse dei vari personaggi e potenziamenti di quest’ultime. È quindi presente una leggera componente ruolistica che ci permetterà di applicare degli effetti status o di cambiare elemento alle abilità del nostro avatar; elemento tanto gradevole quanto inconsistente sul campo di battaglia.
Durante le missioni l’IA risulterà molto poco efficiente e si limiterà a parare per tutto il tempo e ad eseguire combo basilari. Nelle 25 ore di gioco tutti i personaggi controllati dalla IA a qualsiasi difficoltà (4 difficoltà diverse per le missioni libere) si sono comportati allo stesso modo.
L’unico “scoglio” durante l’avventura si rivelerà essere la differenza di livello del team del giocatore con quello richiesto dalla missione. In Jump Force è infatti presente una sistema di livelli per ogni personaggio che andrà a determinarne la vita, l’attacco e le varie difese elementali o Fisiche, oltre che una condizione necessaria per affrontare le battaglie più in là nella storia. Tra un’attività e l’altra spesso dovremmo sostare su una missione e prenderci il nostro tempo per la sacra pratica del farming, far salire di livello il nostro team e proseguire così la storia.
Ci sono circa 40 personaggi giocabili, anche se durante il proseguo della storia incontreremo alcune figure iconiche supplementari, come per esempio Light Yagami di Death Note che attualmente non è giocabile o affrontabile. È molto probabile per questo che nelle prossime settimane con i Vari DLC si aggiungeranno diversi personaggi al Roster.
Una caratteristica di Jump Force che ha fatto storcere il naso a tantissime persone più di qualsiasi altra cosa, è la scelta Artistica del Realismo.
Nonostante sembri che gli appassionati non possano accettare di vedere le loro icone in versione “umana”, credendo che i manga debbano rimanere tali, c’è però da lodare in ogni caso gli sviluppatori di Bandai Namco per il lavoro svolto tra animazioni, le varie ambientazioni e i personaggi in sé, che risultano davvero ben realizzati e gradevoli agli occhi.
Ad essere davvero ben realizzato è anche il comparto audio, che presenta suoni, esplosioni e voci davvero immersive ed intense.
Sul lato tecnico, sono presenti diversi Bug e Glitch, alcuni dei quali più ilari che altro (come Freezer che durante le cutscene sembra “slittare” in mezzo al dialogo), altri invece purtroppo fastidiosi: è infatti capitato spesso che il gioco si bloccasse alla fine di una missione costringendoci a riavviarla, oppure che i personaggi o i vari oggetti di costume attraversassero i muri o si scindessero dal proprio Avatar, creando non poca confusione e problemi durante la battaglia.
Molte volte anche la stessa telecamera, durante le fasi più cruciali, tende a perdersi o a non permettere la visione del nemico.
Per quanto riguarda il comparto online invece, i Server si mostrano granitici, e le varie partite PvP sono sempre state stabili e senza lag.
In conclusione Jump Force è un’occasione mancata, che sarebbe potuta sfociare in un caposaldo per tanti giocatori e appassionati ma purtroppo non riesce a raggiungere tale definizione.
Il sistema di combattimento troppo semplicistico non permetterà al gioco di avere una componente competitiva e limiterà il gioco ad essere poco più di un passatempo al quale farsi qualche partita ogni tanto con gli amici. Per ciò che concerne l’endgame inoltre, una volta finita la storia il titolo non offre alcuna sfida supplementare se non semplicemente quella relativa alla possibilità di ripetere infinite volte le stesse missioni nella speranza di droppare un oggetto estetico diverso.
Jump Force è un gioco che piacerà agli appassionati che non vedevano l’ora di poter giocare con i propri eroi preferiti, ma si dimostra essere purtroppo una promessa mancata. Un concetto molto interessante che però, ad oggi, può essere redento solo da un corposo supporto post lancio (comunque annunciato dagli sviluppatori), al fine di rendere davvero reale quella magnifica idea di combattere nei panni dei nostri idoli manga e anime.