Nel 2001 uscì il videogioco gestionale “Tropico” e fece appassionare molte persone a questo genere. Per chi si chiedesse la motivazione dell’enorme successo del primo capitolo, la risposta è molto semplice: è stato il primo videogioco “caraibico” a trattare questioni politiche ambientando il tutto nel periodo della Guerra Fredda.
Da poco è uscito il suo sesto capitolo e noi lo abbiamo provato per voi.
Introduzione – El Presidente è tornato
“El Presidente” non si fa attendere ed entra in scena in grande stile fin dall’intro del videogame con un discorso semi-ironico sulla situazione politica mondiale attuale.
Subito dopo, i videogiocatori avranno la possibilità di scegliere più modalità di gioco su cui cimentarsi e avranno la possibilità di personalizzare il Presidente sia da un punto di vista fisico che caratteriale.
A differenza dell’aspetto fisico, il carattere che verrà scelto avrà un certo peso sulla riuscita o meno delle varie missioni.
Una simulazione gestionale quasi reale
Una cosa che abbiamo notato fin dalla prima missione è quanto le scelte che prendiamo possano incidere sotto molteplici aspetti. Non stiamo parlando solo di scelte politiche e quindi dello schierarsi da una parte o dall’altra, ma anche gli edifici che costruiremo definiranno la nostra immagine come figura politica agli occhi del popolo, degli alleati e dei nemici.
Ad esempio la costruzione della biblioteca e del giornale favoriranno la cultura del nostro popolo.
Una maggior parvenza di mondo reale viene data anche dal fatto che dovremo gestire un arcipelago e non più una singola isola.
Questo ha permesso agli sviluppatori di creare più ambienti con caratteristiche geografiche diverse e dovremo analizzare queste differenze per poter ricavare più profitti possibili.
Anche il lato economico viene potenziato da una maggiore varietà di accordi commerciali da poter stipulare.
Santo, umano o dittatore?
Il punto di forza di Tropico è sempre stato la libertà data al giocatore di essere il Presidente che desiderava, ma il sesto capitolo tira fuori da ognuno sfumature della nostra persona sconosciute inizialmente anche a noi stessi.
Saremo liberi di scegliere editti e rotte commerciali, potremo modificare la Costituzione a seconda delle nostre necessità, aumentare o abbassare affitti e stipendi, ma attenzione: ogni scelta avrà una conseguenza e ciò significa che potrebbero esserci attacchi e rivolte da parte del popolo o dai nemici.
Grafica, gameplay e aspetti di contorno
L’utilizzo del motore grafico Unreal Engine 4 si dimostra ancora una volta una scelta positiva, ma forse potevano essere fatti dei miglioramenti sul rendering. Nonostante questo e l’eccessiva somiglianza sotto molti aspetti con quella del capitolo precedente, ci teniamo a dire che nel suo complesso la grafica risulta piacevole e adatta alla tipologia di gioco.
Per quanto riguarda il gameplay, possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti, ma anche qui sono presenti piccoli difetti che potrebbero far storcere il naso a più giocatori. Nel nostro caso quello più fastidioso che abbiamo notato è la difficile costruzione delle strade. Vogliamo essere più esaustivi: anche nei tratti più semplici del terreno, il gioco “elabora” percorsi assurdi e ciò non porta ad una buona esperienza utente.
Pollice alzato invece sia per le musiche caraibiche del gioco che per la scelta di raccontare pillole di storia durante il caricamento.
Conclusioni
Nonostante la casa produttrice avrebbe dovuto e potuto fare maggiormente attenzione ad alcuni particolari, Tropico 6 si rivela un degno successore dei capitoli precedenti e sicuramente le differenti modalità aumentano la longevità del gioco e permettono all’utente di sperimentare più “soluzioni” e di diventare “El Mejor Presidente” che esista.
Ci teniamo a far presente che oltre alla versione scaricabile da Steam, esiste anche una versione fisica per PC: Tropico 6 – El Prez Edition.
Oltre al gioco completo questa versione include:
- Quattro cartoline dedicate alle spiagge di Tropico;
- Due completi da turista;
- Un esclusivo progetto per realizzare “Il laghetto dei fenicotteri” nel palazzo presidenziale;
- La colonna sonora del gioco a base di melodie caraibiche;
- Un calendario digitale che segna i giorni che mancano fino alle prossime elezioni.
*Versione testata: PC, grazie al codice fornito dal publisher