A distanza di due anni dall’uscita del primo e deludente capitolo NACON ci riprova con la serie Tennis World Tour affidando lo sviluppo della seconda iterazione ai ragazzi di Big Ant Studios che, dopo le esperienze con il buon AO Tennis 2, riprovano con un prodotto tennistico cercando di mantenere l’idea dii base proposta dal team Breakpoint ma rivoluzionando però alcuni aspetti del gameplay e soprattutto a livello grafico con un nuovo motore grafico.
Saranno riusciti gli sviluppatori di Big Ant a dar vita ad un titolo tennistico che possa reggere il confronto con i grandi del passato? Scopriamolo insieme.
Diventare il migliore al mondo
Analogamente al suo predecessore la modalità principe di Tennis World Tour 2 è la carriera nella quale impersoneremo il nostro alter ego partendo dal basso con l’obiettivo di scalare la classifica a suon di tornei vinti. Dopo un buon editor del personaggio con diverse possibilità di personalizzazione avremo la possibilità di scendere in campo con un ricco calendario pregno di tornei, eventi e possibilità dove dovremo scegliere volta per volta la cosa migliore da fare per non rimanere a secco di energie, calibrando quindi il dispendio di quest’ultime alternando qualche competizione a giorni di
riposo strategici.
Insieme alla carriera poi troviamo le classiche modalità esibizione, torneo e il comparto online, con quest’ultimo che comprende anche l’interessante modalità classificata che permette di giocare contro altri utenti scalando le classiche divisioni che già si sono viste in altri titoli.
In tutto questo bisogna sottolineare anche il lavoro svolto dal team per quanto riguarda le licenze con la possibilità di utilizzare ben 38 tennisti tra quelli principali tra cui Federer e Nadal (assente invece Djokovic) selezionandoli sia nelle esibizioni sia nei tornei con l’opportunità questa volta di competere anche in partite di doppio sia con amici che con l’IA.
Il tempismo è tutto
Mettendo da parte le modalità di gioco che rimangono quelle classiche il vero punto di svolta di Tennis World Tour 2 rispetto al suo predecessore risiede nel nuovo motore grafico di cui si sfoggia il titolo: grazie al rinnovato engine infatti il comparto animazioni risulta senza dubbio migliorato con il numero e la qualità di quest’ultime che è decisamente di un altro livello rispetto al deludente primo capitolo. Con le nuove animazioni possiamo finalmente vedere dei colpi coerenti con il momento della partita senza assistere ogni volta a mosse spesso poco sensate come succedeva nella prima iterazione della serie; ovviamente qualche magagna rimane, soprattutto quando si tenta di colpire in corsa la pallina, ma nel complesso tutte le animazioni ci sono sembrate senza dubbio molto più curate rispetto al passato.
Detto questo veniamo alle principali modifiche che riguardano il gameplay vero e proprio partendo dalla battuta, con quest’ultima che è stata rivista permettendo al giocatore di decidere la potenza, la tipologia e l’altezza nella quale si colpirà la pallina il tutto tenendo conto di un fattore determinante, ovvero il tempismo.
Tutto il gioco infatti si basa sulla prontezza dei giocatori che dovranno perfezionare il momento in cui si andrà ad impattare la pallina: colpendo troppo presto e troppo tardi quest’ultima si andrà a generare un colpo con più probabilità di finire in rete o di andare lungo, perdendo così il punto. Ovviamente questo andrà ad incidere soprattutto in caso di colpi caricati con quest’ultimi che avranno più possibilità di errore ma che, se colpiti alla perfezione, risulteranno decisamente determinanti per l’esito dello scambio.
Ad aggiungersi al sistema del tempismo ritornano le carte potenziamento già presenti nel primo capitolo, con i tennisti che potranno usufruire di cinque carte che consentiranno di utilizzare dei boost temporanei riguardanti diversi aspetti come la potenza, la precisione o il vigore, anche se il loro utilizzo non risulterà fondamentale negli scambi.
Come detto in precedenza il lavoro svolto da parte del team di Big Ant Studios è ottimo soprattutto per quanto riguarda il comparto animazioni con i giocatori che ora sono molto più credibili, al netto di qualche piccola sbavatura, anche grazie all’ottima qualità dei modelli che risultano molto fedeli soprattutto per quanto riguarda i tennisti più blasonati.
Oltre alle animazioni anche il comparto grafico generale risulta buono con alcuni stadi che hanno un ottimo colpo d’occhio soprattutto licenziati, consegnando in ogni caso buone sensazioni anche a livello visivo.
Un ottimo punto di partenza
Dopo la brutta e travagliata esperienza con il primo capitolo Tennis World Tour torna con uno stile rinnovato grazie al lavoro svolto dai Big Ant Studios che, dopo le esperienze avute con AO Tennis, riescono a confezionare un prodotto decisamente buono anche se non ancora ai livelli dei grandi del passato del genere. I progressi sono senza dubbio evidenti sia dal lato del gameplay sia dal punto di vista tecnico con il titolo che risulta un buon esponente del genere andando a creare una base solida su cui lavorare per il futuro del brand.
*Versione Testata: Xbox One, grazie al codice fornitoci dal publsher