Sviluppato da Indoor Astronaut e pubblicato da Daedelic Entertainment, dal 23 settembre è disponibile su Nintendo Switch, Playstation 4, Xbox One e PC Unrailed! Riprendendo uno stile grafico “cubettoso”, il nostro scopo sarà quello di costruire il binario più lungo possibile per il treno che dovrà proseguire il suo percorso…
Come si dice? Finché il treno va, lascialo andare… ed è proprio questo il caso. Ne vale la pena prendere ascia e piccone per portare il treno più lontano possibile? In linea di massima la risposta è: sì. Ma è vincolato dal fatto che per goderne appieno è consigliato giocarlo con altri giocatori.
Unrailed! O come ti srotolo il binario
Come si è già ribadito prima, lo scopo principale e finale di Unrailed! è quello di costruire il binario più lungo possibile per il treno che deve viaggiare. Evitando, ovviamente, che quest’ultimo si distrugga per via del fatto che non si è riusciti a costruire abbastanza velocemente il binario. Per costruire questi ultimi sono necessari legna e acciaio ricavabili dagli alberi e dai giacimenti sparsi per la mappa; Indoor ha scelto di rendere automatico l’uso di ascia e piccone per ricavare la legna e l’acciaio, infatti basta avvicinarsi per vedere il proprio personaggio cominciare a dare colpi per ricavare i materiali. Con l’ascia ed il piccone sarà possibile sbloccare anche la dinamite, che, com’è facile immaginare, rende più facile procurarsi più materiali insieme (anche se tra un utilizzo e l’altro ci sarà bisogno di attendere).
Tutto il processo di costruzione dei binari dovrà avvenire velocemente, perché nel frattempo il treno avanzerà (ed aumenterà anche di velocità con il passare del tempo); nel caso in cui non si riesce a costruire per tempo il binario, il treno si schianterà e si dovrà ricominciare da capo. Oltre a questo, ci sarà da tenere d’occhio il livello di “surriscaldamento” del treno e nel caso raffreddarlo utilizzando il secchio d’acqua messo a disposizione (e che deve essere prima riempito). Questo per quanto riguarda gli elementi collegati strettamente al viaggio del treno perché ce ne sono altri, che riguardano il mondo di gioco, per cui si deve sempre stare in massima allerta.
In primis ci sono le condizioni climatiche. Con la pioggia il treno evita di surriscaldarsi e può quindi considerarsi quasi un aiuto mentre con il sereno è più alta la probabilità che i vagoni prendano (letteralmente) fuoco. Infine ci sono la nebbia e la notte, entrambe con il compito di limitarci la visuale (soprattutto la notte). In seconda battuta ci sono gli animali e i banditi; gli animali, come mucche e cammelli, ci impediscono di costruire dove vogliamo noi mentre i banditi rubano i materiali che ci procuriamo e li buttano al di fuori dei bordi della mappa rendendoli indisponibili.
Il tutto succede in mappe generate casualmente di volta in volta quando si comincia una nuova partita e l’alternanza di tutti questi elementi ed eventi a schermo garantisce un certo dinamismo alla partita.
E facciamolo andare ‘sto treno cubettoso.. ma da soli o in compagnia?
Le modalità messe a disposizione tra cui scegliere in Unrailed! sono quattro: Infinita, Sandbox, Versus e Rapida. In Infinita si avanzerà senza limiti fino a che il treno non si schianterà; la modalità Sandbox ci permetterà di costruire il nostro treno preferito prima di partire e più si gioca alla modalità precedente più si sbloccano opzioni per questa. La modalità Versus, com’è facilmente immaginabile, ci mette contro un altro giocatore o possono sfidarsi due gruppi di giocatori (in locale o online) mentre quella Rapida merita un discorso più approfondito (e collegato alla modalità Infinita).
Nella modalità classica, ossia quella Infinita, dovremo cercare di raccogliere dei bulloni per acquistare dei vagoni migliori ogni volta che si raggiunge una nuova stazione. Le stazioni hanno la funzione di veri e propri checkpoint e, tra l’altro, nelle opzioni prima di iniziare una partita si può abilitare la possibilità di iniziare dall’ultima stazione che abbiamo raggiunto. La modalità Rapida accennata prima elimina tutta questa componente relativa ai bulloni e mette delle casse da raccogliere all’interno della mappa; queste casse ci danno direttamente dei vagoni migliorati per il treno rendendo questa meccanica più veloce.
Le modalità Infinita, Sandbox e Rapida si possono affrontare in solo o in multiplayer (locale e online). Se si sceglie di giocare da soli, ci sarà un compagno guidato dall’IA che ci aiuterà a costruire il binario; con l’uso delle emote si potrà comandare il compagno e fargli raccogliere legna, acciaio o far costruire i binari. Nel caso in cui si sceglie di giocare in solitaria c’è da dire che la noia è subito dietro l’angolo; non ci vorrà molto prima che quest’ultima cominci ad arrivare data la natura multiplayer del titolo.
Il discorso cambia quando si gioca in multiplayer, soprattutto in 4 giocatori. Qui diventa fondamentale dividersi i vari compiti e bisognerà coordinarsi per bene con gli altri giocatori per progredire senza intoppi. Inutile dire che proprio con altri giocatori Unrailed! cambia faccia e risulta divertente da giocare.
Ultimo appunto sulla veste grafica e sul sonoro. Lo stile adottato è quello “cubettoso” e fa il suo dovere, dato che l’importante è non avere troppa latenza nelle partite online. Non ci si poteva aspettare, sotto questo punto di vista, miracoli; stesso discorso per quanto riguarda il sonoro, appena sufficiente.
Vale la pena far andare questo treno?
Alla fine dei giochi Unrailed! è un titolo che vale la pena giocare in multiplayer, dove garantisce il massimo divertimento possibile e le partite risultano sempre molto movimentate e dove l’organizzazione è fondamentale.
Se preso per giocarci da solo, invece, si deve dire che non rende molto. Per Indoor Astronauts, comunque, questo è un buon esordio ed è sicuramente da promuovere. Se avete un gruppo con cui giocarci sarà sicuramente un ottimo modo per passare qualche ora in compagnia.. cercando di portare il più lontano possibile! E nel frattempo sbloccare tanti personaggi nuovi e molto diversi tra loro.
*versione testata per PC, grazie ad un codice fornitoci dal publisher.